AndyF97 ha scritto una recensione su The Last of Us Part II
“I don’t think I can ever forgive you for that, but I’d like to try.”
[recensione spoiIer-free]
Finito.
Questo gioco è stato un qualcosa di davvero potentissimo. Non privo di difetti, ovviamente, ma mi piace pensare che se un media (di qualunque tipo esso sia) riesce a lasciarti un qualcosa di così significativo dentro, vuol dire che è riuscito nel suo scopo.
Non sono un grandissimo fan di TLOU, il primo lo recuperai direttamente su PS4 nel suo periodo di uscita, solo perché ai tempi ancora la console non offriva un granché a livello di esclusive, ma neanche di giochi in generale. Non ne uscii pazzo, ma mi piacque molto il suo approccio al survival ed il modo in cui sapeva sbatterti in faccia la realtà senza dirtelo troppo esplicitamente. Ciononostante lo trovai “solo” un gioco da 8.5, un signor voto, certo, ma comunque ben lontano dal capolavoro indiscusso che gran parte della comunità videoludica osannava.
Ed è qui che arriva il confronto col tanto odiato secondo capitolo: a fronte di una narrazione meno consistente (escluso il prologo, la prima metà della campagna fa da mero pretesto per dare alla seconda metà la possibilità di tirare fuori i denti nel migliore dei modi) troviamo una trama che, pur non essendo in tutto e per tutto originale nel suo genere, osa molto di più rispetto a quella del suo predecessore. Una trama che non procede in base a quello che lo spettatore ha bisogno di vedere (o non vedere), ma in base a ciò che rispecchia più verosimilmente l’animo umano, nel bene ma soprattutto nel male. Il cui scopo non è presentare una semplice storia di vendetta, quanto mostrare gli enormi sacrifici che essa può comportare, e come il processo di accettazione e di perdono possa essere incredibilmente tortuoso, seppur necessario.
Non mi soffermo più di così sulla componente narrativa perché penso che il resto dobbiate vederlo/capirlo da soli, e non voglio neanche discutere del comparto audiovisivo del gioco, sappiamo tutti che da questo punto di vista Naughty Dog è indiscutibilmente sinonimo di qualità. Spendo solo due parole per dire che il gioco, pur mantenendo praticamente intonse le meccaniche del capitolo precedente, riesce ad essere molto più immersivo e divertente grazie ad animazioni di prima qualità, uno stealth migliorato, una maggiore varietà in armi e potenziamenti e ad un’IA mastodontica, che a difficoltà Sopravvissuto è la cosa più vicina che abbia mai visto ad un comportamento “umano” in un videogioco.
Passando a ciò che non ho apprezzato, devo dire che (a mio parere) hanno calcato troppo la mano nel fare parallelismi continui fra la prima e la seconda metà della campagna, e fra quest’ultima ed il gioco precedente. Inoltre, non sono particolarmente contento di come hanno gestito gli scontri contro i nemici umani: si svolgono quasi tutti in arene più o meno grandi e, sebbene questo non comporti un problema troppo grave nel caso in cui si voglia utilizzare un approccio diretto, a difficoltà Sopravvissuto si è il più delle volte costretti a trovare un modo per dileguarsi il più velocemente possibile evitando qualsiasi tipo di approccio al nemico, poiché ogni uccisione comporta un rischio, ed ogni rischio implica un’alta probabilità di dover riavviare il checkpoint dall’inizio dello scontro (con frustrazione annessa). Da questo punto di vista il gioco mi ricorda moltissimo Hotline Miami 2: Wrong Number, che aveva lo stesso identico problema, accentuato però all’ennesima potenza per via della struttura trial & error e la visuale a volo d’uccello.
Concludo dicendo che questo è stato per me il primo videogioco a meritare veramente il bollino 18+. Non perché, come dicono in molti, il suo scopo sia quello di angosciare il giocatore, ma perché vuole spingerlo a riflettere sull’impatto che le sue azioni possono avere sulla vita di un’altra persona, e su quanto sia sbagliato per esso avere una visione unilaterale dei fatti. A volte in un modo che agli occhi di qualcuno può risultare forzato, ma se avete veramente capito il messaggio che voleva trasmettere il primo The Last of Us, dovreste già sapere a cosa potete andare incontro.
“May your survival be long. May your death be swift.”
Voto assegnato da AndyF97
Media utenti: 9.2 · Recensioni della critica: 9.7
Barattolo
Quando penso che non posso amarti più di così mi stupisci sempre, maledetto bastardo
AndyF97