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LuxPKK

ha scritto una recensione su Persona 4: Golden

Cover Persona 4: Golden per PS Vita

Eh, da dove comincio?
So che molti stavano aspettando questa recensione per pura curiosità. E io non sono da meno.
Aspettavo questo momento da un bel po', da quando ho appurato una cosa importante.

Persona 4 Golden è un ritorno all'era d'oro dei MIEI RPG.
Ne ho giocati tantissimi, ma solo quando ero bambino riuscivo a rimanere così attratto, così attaccato a un videogioco. Per questo lo reputo un ritorno all'era d'oro, per due motivi. Il primo è questo, il secondo perché lo reputo un capolavoro assoluto del genere, in grado di eccellere in tutti gli ambiti in cui gioca.
Ci sarebbe un terzo motivo, ma quello lo teniamo per la fine.

Non riesco neanche a suddividere perché ci sono un sacco, un grande sacco, di cose che dovrei dire. Cercherò di andare con ordine.

La trama è bella. Ragazzi, la trama parte da un giallo normalissimo (se contiamo il salvare le vittime da un mondo misterioso normalissimo) e si evolve, mese per mese, in qualcosa di più. Una storia in grado di sorprendere, di trasmettere, di stupire con i suoi risvolti, alcuni aspettati e altri meno. Ho apprezzato ogni singolo filmato, ogni singolo momento, ho sentito le emozioni del momento. Ho pianto quando c'era da piangere, ho riso quando c'era da ridere. Il perfetto ibrido emotivo tra una storia profonda e complessa e momenti a cuor leggero da adolescenti.
Soprattutto verso la fine assistiamo a una fusione di tutte le tematiche trattate in una sola parola che ci accompagna dall'inizio del gioco: la Verità.
Grazie a Persona 4 ho imparato cosa vuol dire giocare a un gioco che va studiato, analizzato e in grado di offrire spunti di riflessione magari non proprio evidenti. Sto parlando dell'altro mondo nella TV, dell'incredibile ammontare di simbolismo e riferimenti alla vita, all'umanità. In Persona 4 l'essere umano è al centro del gioco, la sua percezione della vita. Una storia che tocca filosofia, psicologia e pura verità. Tematiche puramente umane, ma complesse. L'essere umano che nasconde ai suoi occhi ciò che non vuole vedere. La nebbia che culla l'uomo in pacifiche bugie. I legami e la bellezza della vita, la capacità di accettare se stessi.
L'unione di tutti questi elementi è condita con mitologia giapponese a gogo, e ancora una raffica di simboli, dettagli che vanno a unirsi a una lore complessa e profonda, in grado di dare significato a ogni elemento della trama. Qualcosa di incredibile, che va a superare di gran lunga il validissimo Persona 3 proprio per le basi che getta questo capitolo della saga.

I personaggi. Cosa devo dirvi sui personaggi?
Che sono stati in grado di imporsi come il mio gruppo preferito ever all'interno di un RPG. Personalità profonde, caratterizzate e delineate da problematiche realistici e varie. Kanji e le sue riflessioni sull'essere un uomo, Rise e la ricerca di se stessa, Yukiko e la strada del suo futuro, Chie e il suo desiderio di proteggere le persone, Teddie che cerca di scoprire chi sia veramente, Yosuke che affronta se stesso e il suo altruismo, Naoto e il suo conflitto tra esteriorità e interiorità. E questo vale solo per il party. Abbiamo Social Link incredibilmente profondi e toccanti, che ho amato. Tutti, persino quelli che non ho fatto mi pento di non aver fatto. Storie personali ricche di evoluzione e realizzazione, legami e desideri. E dalla parte degli antagonisti siamo pure su alti livelli. Gli Shadow Self sono una caricatura simbolica delle problematiche dei personaggi, il loro desing, la cura per i dettagli, i loro dialoghi, davvero splendidi. Ora, non vi posso citare troppi antagonisti per motivi di trama, ma l'assassino. Il Colpevole. Colui che è dietro a tutto è salito incredibilmente nella mia classifica di personaggi preferiti. So perfettamente che molti non saranno d'accordo, ma abbiamo una personalità complessa e intrigante, una follia mista a noia, brutte esperienze e un carattere infantile ma strutturato. Parliamo di un villain folle ed egoista, che ho apprezzato moltissimo. So che metà del fandom lo ama e l'altra metà che si crede più intelligente non vede in lui significato e profondità. Una complessa psicologia che non è apprezzabile da molti, secondo me incapaci di empatizzare con lui per via del loro modo di pensare troppo razionale e "maturo". Alla fine, la gente vede solo quello che vuole vedere.

Il gameplay è godibile, l'ho giocato ad Hard e sebbene sia riuscito a cavarmela contro molti boss, se non si sfruttano al meglio le proprie abilità si rischia di fare una fine orribile. Ho giocato a Persona 3 e Persona 2 (che però è molto diverso come gameplay), forse è anche questo che mi ha reso un po' "veterano" e permesso di andare oltre molte battaglie con semplicità, rispetto a molti che si sono lamentati dell'eccessiva difficoltà (Void Quest sto parlando con te).
Parliamo di una versione migliorata, potenziata e ripulita di Persona 3, la cui struttura era grezza e molte dinamiche non spiegate e rese più lente. Ci sono state alcune "semplificazioni", forse, grazie all'inserimento di nuove abilità (tipo Rise) e Persona di terzo livello per il party, ma io non mi lamento.
Piacevole da giocare, mai stressato di grindare come avveniva in Persona 3 e molto, molto più bello.

Graficamente il gioco è quello che è, ma in generale soddisfa, soprattutto nei filmati di incredibile qualità grafica. Il comparto tecnico è pulito e senza problemi di sorta, e meno male.

Il sonoro è qualcosa di incredibile. Meguro sei riuscito a creare una colonna sonora epica e dinamica, mischiando stili allegri e upbeat come in Sings of Love, passando da musiche più oscure e twistate come A New World's Fool, che trasmette follia e mania, a pezzi di epicità incredibile, solenni e ben realizzati, come Genesis, The Almighty e I'll Face Myself.
Le musiche di battaglia, Reach Out to the Truth e Time to Make History sono upbeat, dinamiche ed energizzanti, in grado di rendere gli scontri ancora più spettacolari, mischiando alla perfezione il sonoro con le acrobazie, le animazioni e le voci dei personaggi.
La colonna sonora di Persona 4 è un livello altissimo in grado di imporsi su tutte quelle ost più "rpg classico", un primo esempio di rottura di canoni, come anche Persona 3, The World Ends With You...
Composizioni che reputo più belle di alcune più tradizionali, per quanto valide. Insomma, l'innovativo vince sul classico, donando melodie in grado di rimanere anche tali insieme al pop e all'upbeat.
Il doppiaggio è qualcosa di sublime e perfetto. E parlo con un certo interesse alle spalle; il mondo dei doppiatori è un mondo che mi appassiona, che mi intriga. Non mi reputo un esperto, quanto più un fan. Il mio doppiatore preferito, Yuri Lowenthal, doppia Yosuke, uno dei miei personaggi preferiti, in cui mi rivedo TANTISSIMO. Comunque, la performance di Yuri è stata perfetta, espressiva e carica di energia per nulla forzata. E posso dire lo stesso di Erin Fitzgerald, che mi piace molto di più come Chie. Ma posso dire lo stesso di tanta gente, Sam e Eden Riegel, Troy Baker, Jhonny Yong Bosch, Amanda Winn Lee e tanti tanti altri. Delle voci incredibili per tutti i personaggi, badass quando necessario, umani quando serve. I miei doppiatori preferiti si sono proprio superati, divertendosi e chissà, magari empatizzando un po' con il proprio ruolo. Comunque, si vede la passione e l'impegno che hanno messo, soprattutto nei dietro le quinte. Troy Baker stesso dichiarò di aver capito che i videogames sono più che semplice intrattenimento dopo aver doppiato Kanji, se ricordo bene.

E adesso, parliamo dell'ultimo punto.
Ovvero l'impatto emotivo.
Persona 4 mi ha toccato il cuore in numerose occasioni, facendomi piangere, stupendomi e facendomi ridere con maestria.
È riuscito a vincere anche in questo punto, guadagnandosi per me il titolo di capolavoro. Complimenti Atlus, complimenti...
Ma aspettate, c'è di più. Una piccola rivelazione che spero sia inaspettata per chi mi conosce. Ho scavato un sacco nella lore del gioco, mi ha fatto pure interessare alla mitologia giapponese xd
Ho empatizzato un sacco con i personaggi, ho amato ogni singolo momento dell'avventura.
Vorrei solo dirvi che Persona 4 Golden è diventato in "poco" tempo il mio videogioco preferito, arrivando in punti del mio cuore che nessuno aveva mai toccato prima.
Un gioco che è stato in grado di ferirmi e aiutarmi, che mi ha portato a riflettere pure sulla mia stessa vita, sulla verità. Ma anche sul valore dei legami e degli affetti. È stato in grado di cambiare il mio modo di pensare, di diventare il gioco che fa per me. Ha avuto un impatto diretto sulla mia persona, riflessivo ed emotivo. In poche parole, ha vinto il mio cuore e la psiche. E lo dico e lo ripeto, Persona 4 è uno dei migliori videogiochi di sempre, per me di gran lunga superiore a Persona 3, che avrà anche il protagonista apatico, ma non ha un sacco di profondità e tematiche che questo titolo possiede e sfoggia.
E se per l'occasione ho deciso di sfoggiare il voto più alto della mia scala, ovvero 9.8, un motivo ci sarà.
Ma ehi, forse sono solo io che ci metto troppo cuore.
Vi dirò, non mi dispiace affatto.