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Metal Gear Solid V: Ground Zeroes - Recensione

Il finger food di Kojima.

Analizzando un titolo di Hideo Kojima ci si aspetterebbe una notte insonne, passata riempendola di parole più o meno adatte alla levatura del gioco in questione, di riformulazioni, di correzioni. Capolavori di scrittura ed ideazione, che spiccano per originalità e ricercatezza delle tematiche, avrebbero bisogno di una selettiva scelta di frasi atte a valutare la realizzazione generale nel migliore dei modi concepibili. Nonostante tutto però, Metal Gears Solid V: Ground Zeroes ci trasporta in un limbo, in una sottile striscia eterea senza dimensione, nella quale "giudizio" e "non giudizio" tendono ad annichilirsi a vicenda. La nuova opera di Hideo Kojima altro non è che un povero prologo, e il far ritrovare così mentalmente in stallo i recensori di videogames, non sempre giova ai fini di una buona valutazione. Non ci sono volute perciò notti senza sonno, tazze di caffè ed ore difronte un computer. La recensione questa volta fila liscia, in poche, essenziali parole.



Ci ritroviamo cronologicamente catapultati dopo le vicende raccontate in Peace Walker, e questa volta il nostro "Naked Snake", in procinto di esser nominato "Big Boss", si ritrova costretto ad operare presso una segretissima base militare cubana nella quale Chico e Paz (due giovanissimi membri della Mother Base di Snake) sono tenuti crudelmente segregati. Introdotti in grande stile dalla sinuosa camera di Hideo Kojima (che questa volta opera solitaria, senza che il giocatore possa alterarne le inquadrature), penetreremo prima cinematograficamente e in secondo luogo fisicamente nei meandri del quartier generale nemico. In poche inquadrature iniziali, ci renderemo conto di chi probabilmente in Phantom Pain ci darà del filo da torcere, ovvero un misterioso, crudele individuo dall'identità sconosciuta, Skull Face.
Il nostro obiettivo consisterà nel prelevare le due giovani spie. Una premessa al quanto scialba, la quale Kojima riesce comunque ad alimentare di enfasi ed aspettativa, concludendo il piccolo cerchio degli eventi avendoci infine del tutto irrorati di hype.



Seppur tecnicamente lodevole, con un Fox Engine che sembra brillare letteralmente da ogni poro visto l'enorme lavoro impiegato nel comparto illuminazioni, il gameplay di Ground Zeroes ci risulta sì più conciso, meno ironico (assenti scatole e barili nei quali potersi nascondere e tuta octocamo) e per questo per gran parte stravolto, ma pur sempre limitativo vista la nuova struttura open world del titolo. Le opzioni a schermo sono poche e si limiteranno al semplice utilizzo di pochissimi mezzi terresti e al richiamo del nostro elicottero, oltre che alle già note modalità di neutralizzazione dei nemici. Le abilità di un giovane Snake rilegato ad un vecchio e per niente rivoluzionario stile stealth, stridono difronte la maestosità (per ora contenuta ma pur sempre diversa dai predecessori) degli ambienti di gioco. L'interattività con lo scenario risulta quasi nulla e il divertimento, dopo le 3/4 ore necessarie per completare il titolo (delle quali solo mezz'ora circa è dedicata allo svolgimento della "main quest"), inizia a scemare vertiginosamente.



Metal Gear Solid V: Ground Zeroes è un piacevole antipasto che lascia in breve tempo con un vuoto nello stomaco. Un raffinato finger food, sostanzioso nella scelta dei giusti aromi (accenno di sceneggiatura, comprato tecnico, direzione artistica), ma carente nel suo intrinseco compito, quello di sfamare il cliente (gameplay inadatto, longevità esigua, mancanza di novità). Hideo Kojima ci lascia solo immaginare quanto potenzialmente potrà essere incidente nel mercato video-ludico il suo conclusivo capitolo Phantom Pain, imput mentale importante che comunque non giustifica i 30€ necessari all'acquisto. Tutto rimane permeato in una fantomatica idea di innovazione che però stenta a farsi cogliere. L'aspettativa è molta a questo punto, la fiducia da riporre in Kojima altrettanta, sperando che questa trovata commerciale non comporti la snaturalizzazione dell'anima dell'IP.



6.5

Fonte: http://inobodies.blogspot.it/2014/05/met …

pubblicato alle 15:55 del 26/05/2014

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