Destiny teatro in costruzione

Se ne parla se n'è parlato se ne parlerà, ne parlammo ne avremo parlato e se avessimo parlato un po meno avremmo fatto forse la cosa giusta. Partiamo dal comincio. Mi sono ritrovato ,mesi fa, a vedere un sacco di colori accattivanti su di un buon televisore. Si parlava, in quelle immagini, di mondi alieni, di gran gioco, di futuro di prossima generazione, si parlava di avere la fortuna di assistere al prodigio Bungiesco, ad un meraviglioso prosimetro Activisionaro, trattasi di musica sotto forma di pixel armoniosi su tela a LED. E così alfa beta gamma e delta, tutto l'alfabeto greco hanno preso per sviluppare il capolavoro. Però se tu vai a teatro a vedere un'opera spesso non capisci cosa dicono mentre cantano liricamente gli artisti, spesso ti passa in un minuto, spesso non vedi l'ora di uscire perchè ti stanca, ti annoia, ma ancor peggio ti scoraggia e ti viene il sudorino freddo di chi non si sente mentalmente e psicologicamente "degno" o "adatto" a ricevere QUEL messaggio. Ora, parliamo di messaggio, il messaggio è uno, un titolo che ti riecheggia nel cervello. "DESTINO": che si tratti di un titolo a tema? Che tratti forse di una linea, uno spartiacque in cui taluni di noi si rispecchieranno e vedranno un bel viso di giovine donna, mentre altri vedano il mostro di Lockness e scappino via? Ed ancora,a voi pubblico indignato, Hype-delusi, come è sembrata questa poesia? Lunga? Corta? Breve, insipida, noiosa, monotematica? Aspettando vostri pareri, dico il mio. Ma prima di farlo, una digressione: quanto facciamo del parere comune il NOSTRO parere, o quanto spariamo a caso commenti, prendiamo posizione sui giochi come se fossero i nostri fratelli, figli, genitori, senza cognizione di causa? Qunato invece tutto è derivato dallo schifosissimo dogma "è bello perchè è bello punto è così uffa taci ho la console nuova ho i giochi nuovi tu hai quella vecchia e io ho speso 70 euro e quindi sono ganzo ". Seriamente, vedo persone che si sono lamentate immediatamente dell'opera bungiesca(e le apprezzo di più di chi farà finta di applaudire per poi fumarsi una sigaretta al bagno del granteatro), altri invece sicuramente la ameranno, gente dalle orecchie e occhi fini mi si dirà, dal copioso portafoglio e HDD. Sì perchè, parliamo di dimensioni, ce ne sono di attori in quest'opera, pesano oltre 40 e dico ben 40 giga, per non parlare poi di quelli che si aggiungeranno in futuro, sempre se l'opera venderà biglietti.Però la compagine non è disposta bene. Alcuni musicisti prendono a sberle il direttore d'orchestra, intanto il primo attore da un acuto talmente alto che assordisce metà pubblico. Poi un vuoto, il sipario si apre e si chiude male, i posti a sedere non hanno i numeri, sono scritti in lingue aliene e c'è così tanta dispersione di suono... la gente apre le finestre perchè ha caldo, un teatro così modernamente costruito senza aria condizionata funzionante? E poi mille cose da vedere, ma alla fine nessuna. E mille ambientazioni da scoprire, ma alla fine nessuna. E varietà e coinvolgimento... ma alla fine nessuno. Però del buono c'è. Ci si può incontrare con tanti colleghi e fare amicizia, si puo fare l'amore sulle valli lunari mentre si balla come dementi un ritrmo che non c'è. Si può stare su una torre guardandoci in faccia, almeno la faccia che vorremmo avere se la vita fosse un videogioco. Insomma fra un assolo di un musicista impazzito,eccessivamente straripante di virtuosismi che sfociano in un quasi nulla di fatto,e spunti ed idee avvolti -per adesso in parte- nella carta da parati, la casa del Destino, il granteatro, è ancora in costruzione. Quindi spariamo meno a ufo, guardiamo i fatti. Ma soprattutto, siamo coerenti negli acquisti, io non vado a vedere una partita di calcio se non mi piace, poi dicendo a tutti SIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII GRANDE TOTTIIIIII, e magari lo conosco solo perchè sua moglie fa Le Iene, e io seguo quel programma. Ecco io la penso così. Destiny è un trasloco di uomini e donne in una casa non ancora a norma di legge per poterli accontantare tutti.