Videogiocare da adulti
Ciao a tutti! Vi propongo una riflessione che mi è passata nella mente ultimamente. Sappiamo tutti che videogiocare dopo l'adolescenza porta a sentirci in un qualche modo fuori posto, venendo additati come infantili o persone che non vogliono crescere. Secondo me una peculiarità importante che ha il videogioco è che permette di AGIRE, nel senso di sciogliere i freni della propria "immaginazione" senza fissarli su carta o su video ma fare dei cambiamenti tangibili in un mondo artificiale in cui abbiamo un certo grado di libertà. Non pensate che questo sia il tabù del videogioco rispetto alla vita matura? Cioè che con la maturità ci si impone di impedire quella immersione forte in un mondo astratto che è possibile solo o con i giocattoli e con la tanta fantasia che si ha da piccoli o con i videogiochi? Se siete d'accordo perché secondo voi si applica questa imposizione? Mi rendo conto che l'argomento è strano, spero di essermi fatto capire
yunalina
Credo che al momento ci siano parecchie discussioni con lo stesso argomento...Mi sa che molti hanno un complesso da risolvere
spartacus120
Si può videogiocare a qualsiasi età, poi è la società che è stupida e basta
MegaNoDeath
Ci sono persone che giudicano infantile qualsiasi cosa. Leggo anche fumetti, ti lascio immaginare le solite frasi del tipo "ma come, a questa età ancora leggi fumetti?!?". E puntualmente rispondo con un "e tu a questa età ancora non sai farti i c***i tuoi?". Ho 24 anni, adoro videogiocare e non me ne vergogno. Non mi sento assolutamente fuori posto, questo perché so che non sono l'unica testa di rapanello al mondo. Già solo qui quanti siamo? E' un modo come un altro di staccare la spina, di mettersi in gioco. Di distrarsi, di far passare le ore, di dimenticare anche momenti brutti. Che poi, sentirsi dare dell'idiota perché gioco, da uno che quando torna a casa da lavoro si mette in pantofole sul divano e si fa una maratona di programmi spazzatura con una combo bestiale Dmax/RealTime, è tutto dire...