Red_Scorp

Non sarà mai facile recensire un gioco come The Evil Within. Non è facile no, perché è un gioco che , per i suoi pregi e i suoi difetti , o lo si ama o lo si odia. Partiamo dall'atmosfera , dove la penna di Mikami c'è e si sente per davvero : scenografie malate , sangue e qualche sobbalzo ci accompagnerà per tutte e le 15 ore utili per completare l'avventura. Ci sono ambienti talmente evocativi e soffocanti , da essere un forte richiamo a pietre miliari come silent hill e resident evil. Mikami ha scoccato la sua freccia e ha centrato la mela : questo , strutturalmente , è davvero un survival horror. Difficoltà elevata ( anche in normale ) , poche munizioni e risorse a disposizione , mira imprecisa e momenti di pura tensione. Occhio però : il gioco offre un'immersione che non si vedeva da tempo , ma non fa davvero paura. Mi spiego meglio : giocarlo a luci spente e immergendosi in questo mondo claustofobico , genererà tensione , panico e qualche sobbalzo , ma non terrore e spavento.
A fronte di un protagonista non troppo incisivo, troviamo , inoltre , dei boss davvero ben fatti anche se non sempre originali , ad eccezione dell'ultimo , troppo facile da battere e leggermente deludente. Graficamente non è il top, con modelli poligonali non sempre ben definiti , le tanto odiate bande nere sopra e sotto. Armi e potenziamenti del protagonista , alleggeriranno la difficoltà , ma non vi salveranno sempre. Il gioco è difficile e con un morso , la vostra barra di energia scenderà in men che non si dica , autoricaricandosi parzialmente solo quel poco per poter andare avanti. Non voglio svelare altro , ma il mio consiglio è di comprarlo ad occhi chiusi. Senza svelare altro , concludo dicendo che il gioco merita , con la speranza di un secondo capitolo avente un protagonista possibilmente meno coraggioso e meno distaccato. Voto 9.5