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Su Age of Empires: la stanza dei Re

Per gli amanti di Age of Empires II, entrate se avete il gioco e fateci sapere se vi va di organizzare qualche partita!

I Persiani

  • Unita' speciale : elefante da guerra (cavalleria)
    http://images3.wikia.nocookie.net/__cb20110703181710/ageofempires/images/c/c2/W_Elephant1.gif
  • Bonus squadra :Potenza di attacco di cavalleria contro arcieri a cavallo e cavalleria + 2
  • Tecnologia riservata : velocita' degli elefanti da guerra + 30%
  • Osservazioni militari : resistenza ai colpi di centri citta' e di porti x2 ; velocita' di lavoro + 10% eta' feudale , + 15% eta' dei castelli e + 20% eta' imperiale
Spoiler · MostraNascondiQuando in Occidente cominciava il Medioevo, l'Impero Persiano esisteva già da molti secoli, riunificato dopo la conquista di Alessandro Magno nel IV secolo a.C. e lo smembramento del suo impero nei secoli successivi.

L'Impero Persiano si estendeva dalla Mesopotamia all'India e dal Mar Caspio al Golfo Persico, comprendendo le odierne nazioni di Irak, Iran e Afghanistan. I Persiani furono in guerra con i Romani fin dal III secolo d.C., e successivamente con i Bizantini, per il controllo di Siria, Turchia, Palestina, Israele, Egitto e Arabia. La loro capitale era Ctesifonte, oggi nota come Baghdad.

Nei secoli III e IV i Romani tentarono invano più volte di sottomettere i Persiani che, dopo il trattato di pace del 364, poterono consolidare il loro dominio a est e a nord. Agli inizi del VI secolo i Persiani sferrarono l'attacco all'Impero Bizantino in Siria, Palestina, Egitto e Turchia, dando inizio a un conflitto che proseguì fra alterne vicende: nel 626 i Persiani assediarono Bisanzio, ma senza vincerla, e l'anno successivo i Bizantini invasero la Persia. I due imperi stremati firmarono la pace nel 628.

Impreparati alla furia araba che, sotto l'impulso dell'Islam, si diffuse nel VII secolo e privi di una capitale con difese paragonabili a quelle di Costantinopoli, i Sassanidi della Persia scomparvero dopo la battaglia del 636. La conquista musulmana del loro territorio fu completata nel 651.

Gli Spagnoli

  • Unita' speciale : conquistador (cavalleria)
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  • Bonus squadra : guadagno da commercio + 33%
  • Tecnologia riservata : conferisce abilita' eccezionali di combattimento agli abitanti
  • Osservazioni militari : upgrates del fabbro non costano di oro ; rapidita' di costruzione + 30% ; galeoni armati beneficiano della balistica
Spoiler · MostraNascondiLa storia della Spagna medievale si può suddividere in tre capitoli fondamentali: la creazione del regno visigoto di Spagna, la Spagna moresca e la Reconquista, cioè il riscatto della popolazione cristiana di Spagna.

La penisola iberica costituiva una sorta di appendice dell'Impero Romano e fu abbandonata al suo destino perché impossibile da difendere dalle invasioni barbariche che arrivarono a devastare la stessa Roma. Gran parte della Spagna fu dunque occupata dai Visigoti, che calavano dalle pianure sudoccidentali dell'odierna Russia, spinti a loro volta dagli Unni che giungevano da est. I Visigoti si convertirono al cristianesimo e si stabilirono per diversi secoli nella regione centrale della Spagna.

Quando nel VIII secolo, nel corso di una lunga guerra civile, una delle fazioni dei Visigoti chiamò in proprio aiuto contro il re i Musulmani dell'Africa del Nord, attraverso lo Stretto di Gibilterra si aprì un varco all'espansione araba in Europa. Nel giro di 50 anni, i Mori occuparono la maggior parte della penisola e solo piccole aree nelle regioni montuose del nord rimasero fuori dal loro controllo. Sotto il governo dei Mori, la Spagna divenne rapidamente sede di una delle più avanzate civiltà europee di tutto il Medio Evo. Godette di una certa pace e poté prosperare grazie alle ottime tecniche agricole, al commercio e ad altre attività produttive, beneficiando inoltre della vasta cultura dei Musulmani. Cordoba divenne la più grande e sofisticata città europea dopo Costantinopoli, grazie a una popolazione di ben 500.000 abitanti, agli splendidi edifici, all'arte raffinata che produceva, all'immensa biblioteca e alla sua fama come centro di studi.

Questa periodo di pace e prosperità fu spazzato via dalle lotte intestine: i vari governatori locali entrarono in lotta gli uni contro gli altri per assumere il dominio sugli altri. Come se ciò non bastasse, arrivarono attacchi dall'esterno, sia da parte dei Cristiani, a nord, sia da parte di altri Mori del Nord Africa. A metà del XIII secolo la Spagna moresca era ormai ridotta a un solo regno, che aveva la sua capitale a Granada. Sebbene fossero spesso in combattimento l'uno contro l'altro, i regni cristiani a nord conquistarono sempre più potere e territori a spese dei Mori. Il Portogallo ebbe la forza di affrancarsi e di creare un regno indipendente. I Mori di Granada resistettero per diversi secoli, grazie ai tributi che versavano ai Cristiani dei regni più settentrionali ma anche grazie a un'abile politica diplomatica che riusciva a portare alla luce i contrasti tra gli avversari. Tuttavia nel 1469, con il matrimonio di Isabella I di Castiglia e Ferdinando II di Aragona, i due principali regni cristiani si riunificarono: era la fine della Spagna moresca.

La Spagna medievale era ricca di contraddizioni. Si caratterizzò soprattutto per il coacervo di popoli che formavano il suo tessuto sociale: la sua cultura era il risultato di influssi latini e mediterranei, ebrei, cristiani, arabi e musulmani. Nello stesso tempo, tuttavia, si ebbero anche profondi contrasti, che a volte sfociarono in violenti scontri. E quando culture tanto diverse si scontrano, spesso i risultati sono tragici. La riconquista durò otto secoli, trovando un fedele riflesso nelle Crociate in Terrasanta e lasciando in eredità una sempre più esacerbata intolleranza. I guerrieri cristiani che respinsero i Mori si guadagnarono la fama di essere tra i migliori di tutta Europa.

Granada cadde sotto i colpi dei congiunti regni di Aragona e Castiglia all'inizio del 1492. Anno da non dimenticare, anche perché, con l'avvallo della regina Isabella, Cristoforo Colombo fece vela nell'Atlantico per il viaggio che doveva portare a conoscenza dell'Europa intera un nuovo mondo e i suoi abitanti.

I Teutoni

  • Unita' speciale : cavaliere teutonico (fanteria)
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  • Bonus squadra : maggiore resistenza delle unita' alla conversione
  • Tecnologia riservata : aggiunge + 3 alla gittata dei castelli e cnsente alla fanteria che presidia una costruzione di lanciare frecce
  • Osservazioni militari : distanza di guarigione dei monaci x2 ; capacita' di presidio delle unita' nelle torri x2 ; feritorie gratuite ; costo fattorie - 33% ; potenza di attacco di centri citta' + 2 e campo visivo + 5
Spoiler · MostraNascondiLe origini della Germania risalgono all'incoronazione di Carlo Magno a imperatore del Sacro Romano Impero nell'800. Alla sua morte, l'impero venne diviso in tre parti che gradualmente si unirono in due territori principali: il regno dei Franchi a occidente, la futura Francia, e il regno orientale, che divenne l'attuale Germania. Il titolo di Imperatore del Sacro Romano Impero venne tramandato agli eredi di Carlo Magno fino al X secolo, quando la linea di discendenza si estinse. Nel 919 Enrico, Duca di Sassonia, fu eletto sovrano di Germania dal consesso degli altri duchi. Il figlio Ottone divenne imperatore nel 962.

Il successo iniziale del Sacro Romano Impero privilegiò e permise lo sviluppo delle principali province, Germania e Italia. Il popolo dei Germani viveva ancora in condizioni di barbarie, dal momento che era stato conquistato da Carlo Magno solo un secolo prima e beneficiò quindi enormemente della cultura, della tecnologia e del commercio italiani. Gli Italiani accolsero favorevolmente la relativa pace e stabilità che l'impero sembrava garantire, poiché negli ultimi 500 anni il paese aveva subito ripetute invasioni. Inoltre, la protezione dell'impero difendeva il papato e permetteva alle città stato di svilupparsi e prosperare.

Gli eserciti imperiali furono composti in parte dai fittavoli dei territori della chiesa asserviti all'imperatore. Un secondo importante contingente fu rappresentato dai "ministeriali", un corpo di servi addestrati ed equipaggiati come cavalieri, che non erano però uomini liberi. Questo corpo veniva impiegato per sedare le rivolte o le interferenze suscitate da nobili e contadini oppure a scopo difensivo per arginare le razzie dei Vichinghi a nord e gli attacchi dei Magiari a est.

Il conflitto tra imperatori e chiesa sull'investitura dei vescovi indebolì il potere imperiale sia in Italia che in Germania. L'imperatore ricevette più volte la scomunica temporanea e si pose in lotta aperta nei confronti di Roma, ma la sua autorità venne meno. I principi locali tedeschi rafforzarono la loro posizione e i loro possedimenti e respinsero gli attacchi dei Vichinghi senza interferenza o aiuto da parte dell'imperatore. In Italia le città stato insorte si organizzarono nella Lega Lombarda, rifiutandosi di riconoscere l'autorità imperiale.

Il potere politico in Germania e in Italia oscillava costantemente tra l'imperatore e i principi o le città locali. I "ministeriali" si ribellarono, assumendo il controllo delle città e dei castelli in cui avevano le proprie guarnigioni e si proclamarono uomini liberi. Nel disperato tentativo di riconquistare l'Italia, ai principi in Germania furono accordate ulteriori concessioni. Nella metà del XIII secolo il Sacro Romano Impero esisteva ormai solo nominalmente. Il trono rimase vacante per vent'anni: i principi tedeschi erano esclusivamente preoccupati dalla cura dei propri possedimenti, mentre le città stato italiane non volevano un sovrano tedesco ed erano sufficientemente forti per difendersi in modo autonomo.

I successivi imperatori nel corso dell'epoca medievale furono eletti dai principi tedeschi ma esercitarono una sovranità rappresentativa, controllando quasi esclusivamente le proprietà e i beni di famiglia. Nei secoli successivi, la Germania rimase una nazione di secondaria importanza nel quadro degli avvenimenti europei.

I Turchi

  • Unita' speciale : giannizzero (cannoniere)
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  • Bonus squadra : velocita' di addestramento di unita' dotate di polvere da sparo + 20%
  • Tecnologia riservata : gittata + 2 di torri con bombarda , bombarde e galeoni armati
  • Osservazioni militari : resistenza ai colpi di polvere da sparo + 25% ; costo dello sviluppo di tecnologie con polvere da sparo - 50% ; chimica gratuita ; velocita' di lavoro dei cercatori d'oro + 15% ; potenziamenti gratuiti per cavalleria leggera ed ussari
Spoiler · MostraNascondiIl nome "Turco" si riferisce a due diverse etnie musulmane del Medio Oriente: dapprima il termine venne applicato ai Selgiuchi e in seguito agli Ottomani. I Selgiuchi erano nomadi provenienti dalla regione delle steppe vicino al Mar Caspio che si convertirono all'islam intorno al X secolo. Circa 70.000 turchi selgiuchidi entrarono come mercenari nei ranghi dell'esercito islamico al servizio del califfo di Baghdad. Questi mercenari si convertirono alla dottrina sunnita dell'Islam. Nel 1055 furono la vera forza alle spalle del califfo di Baghdad e iniziarono a estendere il loro potere. I capi selgiuchidi assunsero il titolo di "sultano", cioè "colui che detiene il potere", e nel XII secolo arrivarono a controllare la maggior parte dei territori dell'Anatolia (sottratti ai Bizantini), la Palestina, i territori intorno al Golfo Persico, le città sante arabe e si spinsero fino a Samarcanda, agli estremi confini orientali.

Nel 1071 i Selgiuchi riportarono una splendida vittoria sull'esercito bizantino a Malazgirt, nell'attuale Turchia, che estese l'occupazione turca a quasi tutta l'Anatolia. All'incirca nello stesso periodo, l'esercito turco conquistò Gerusalemme, strappandola dalle mani dei sovrani egiziani. Questi due avvenimenti scossero profondamente il mondo bizantino, il papato e gli europei cristiani, che dinanzi alla minaccia turca risposero con le crociate, protrattesi poi per 200 anni.

I Selgiuchi furono sconfitti in una serie di reiterate battaglie con i crociati, sebbene alla fine riuscirono a riconquistare il controllo della Palestina; inoltre vennero contemporaneamente minacciati dalle attività degli Assassini, una setta eretica islamica. In ambito interno, il mondo islamico si avviò verso un periodo di introspezione, grazie alla diffusione del misticismo Sufi. Nel corso di questo periodo di debolezza e vulnerabilità, i Turchi subirono inaspettatamente l'attacco dei Mongoli, che segnò la loro disfatta completa. Baghdad fu conquistata dagli invasori nel 1258 e l'impero selgiuchide si disgregò.

Le popolazioni islamiche dell'Anatolia (l'attuale Turchia, in Asia Minore) furono unificate all'inizio del XIV secolo sotto il sultano Osman I e in suo onore presero il nome di "Osmanli" o "Ottomani". Gli Ottomani intrapresero una "jihad" contro l'impero bizantino, prossimo alla disgregazione, e condussero una campagna intorno a Costantinopoli nei Balcani e in Grecia. Nel 1389 i Serbi furono sconfitti. Nel 1396 anche un esercito crociato proveniente dall'Ungheria fu battuto. I successi ottomani vennero temporaneamente interrotti dai Mongoli di Tamerlano, che proseguirono nella loro avanzata, dando così agli Ottomani la possibilità di ricostituire il proprio esercito.

Infine, il 29 maggio 1453, il sultano Mehmed II, detto "il Conquistatore", riuscì a invadere e a vincere Costantinopoli. Le possenti mura di cinta della città furono tempestate dai colpi di settanta cannoni per otto settimane, dopo le quali 15.000 giannizzeri sferrarono l'attacco finale.

Sulla scia del successo di Costantinopoli, gli Ottomani si spinsero verso l'Europa minacciando le popolazioni con una sorta di contro-crociata; vennero però fermati dall'esercito ungherese a Belgrado nel 1456. Gli attacchi turchi contro Vienna furono respinti nel 1529 e di nuovo nel 1683. All'apice della sua espansione, nel XVI secolo, l'impero ottomano si estendeva in Europa fino a Budapest e Odessa, occupava tutta la Grecia e i Balcani, i territori che circondavano il Mar Nero, l'Asia Minore, il Levante, l'Arabia, l'Egitto e la maggior parte dei territori del Nord Africa. L'impero turco continuò a essere una potenza significativa fino allo scoppio della prima guerra mondiale nel XX secolo.

Gli Unni

  • Unita' speciale : tarkan (cavalleria)
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  • Bonus squadra : le scuderie lavorano piu' veloce del normale
  • Tecnologia riservata : le vittorie tramite reliquie e meraviglie richiedono + 100 anni , riduzione del 50% del costo per lo sviluppo della tecnologia pie / tradimento
  • Osservazion militari : questa civilta' non ha bisogno di case ma iniziano con - 100 di legna ; costo degli arcieri cavallo - 25% eta' dei castelli ; - 30% eta' imperiale ; precisione dei trabucchi + 30%
Spoiler · MostraNascondiGli Unni erano una popolazione nomade proveniente dalla steppe della Mongolia, nell'Asia Centrale. Nel III secolo cominciarono a migrare verso occidente, forse a causa dell'irrigidimento del clima. Erano uomini nati per cavalcare, abilissimi nei combattimenti a cavallo, sia con le lance sia con gli archi. Migravano con le proprie famiglie e un seguito di grandi mandrie di cavalli e altri animali addomesticati, in cerca di nuove praterie dove stabilirsi. Dotati di grande valore militare e forte senso della disciplina, si rivelarono inarrestabili e nulla e nessuno resisteva al loro passaggio. Infatti il loro spostamento mise in moto una vera e propria ondata di migrazioni verso occidente, che coinvolse tutte le altre popolazioni che fuggivano al loro arrivo. Questo effetto a catena portò molti popoli a lambire Costantinopoli, cuore dell'Impero Romano d'Oriente, e a stabilirsi nelle valli del Danubio e del Reno, per poi travolgere l'Impero Romano d'Occidente, nel 476.

Gli Unni si stanziarono nella piana ungherese, in Europa Orientale, facendo della città di Seghedino, sulle sponde del fiume Tibisco, il proprio quartier generale. Quella vasta regione, con le sue ampie praterie, garantiva infatti il sostentamento necessario alle loro mandrie di cavalli e altri animali. Da queste pianure gli Unni estesero il proprio controllo, diretto o tramite alleanze, su un impero i cui confini andavano dagli Urali, in Russia, fino al fiume Rodano, in Francia.

Abituati a cavalcare fin dall'infanzia, gli Unni erano impareggiabili cavalieri e, secondo alcuni, furono gli inventori della staffa, che consentì di potenziare maggiormente la loro abilità con la lancia nei combattimento a cavallo. I loro nemici li temevano per la velocità con cui si muovevano e proprio per mantenere questa superiorità gli Unni cambiavano cavallo anche più volte nello stesso combattimento. La loro superiorità militare era inoltre garantita dal loro arco lungo ricurvo, di molto superiore a qualsiasi altra arma conosciuta in Occidente. Stando in piedi sulle staffe, erano in grado di lanciare frecce davanti, di lato e alle loro spalle. Seguivano una tattica che sfruttava l'effetto a sorpresa: portavano attacchi fulminei che incutevano terrore e poi si ritiravano velocemente. Il loro esercito era costituito essenzialmente da una cavalleria leggera, e la loro organizzazione politica richiedeva una guida molto autoritaria per tenerli uniti verso un obiettivo comune.

La potenza unna fu all'apice sotto il comando di Attila, che prese il comando nel 433 e diede inizio a una serie di incursioni nel sud della Russia e in Persia. La sua attenzione si rivolse quindi ai Balcani: con due successive incursioni seminò tanto panico e devastazione che ottenne un tributo in cambio della ritirata. Nel 450 si mosse verso l'Impero d'Occidente, attraversando il Reno a nord di Mainz con circa 100.000 guerrieri. Avanzando lungo un fronte di circa 100 miglia, mise a ferro e fuoco la maggior parte dei villaggi dell'odierna Francia settentrionale. Il generale romano Ezio riuscì a costituire un esercito contando sull'alleanza con i Galli e mosse contro Attila, che aveva messo sotto assedio la città di Orleans. Nel grande scontro di Chalôns, Attila fu sconfitto, ma non annientato.

La battaglia di Chalôns è considerata decisiva, perché un esito diverso avrebbe rappresentato il collasso definitivo del cristianesimo in Occidente e il conseguente dominio delle popolazioni asiatiche su tutto il continente.

In seguito Attila invase l'Italia alla ricerca di nuove conquiste. Al suo passaggio le popolazioni cercavano rifugio in luoghi meno accessibili. Benché le forze romane fossero allo stremo e il grosso dell'esercito si trovasse in Gallia, anche gli Unni erano alquanto indeboliti da tutti quegli anni di continue guerre, dalla recente sconfitta e, non ultima, dalla carestia che affamava la Penisola. Durante l'incontro con Papa Leone I, Attila acconsentì a ritirarsi.

Nel 453, con la morte di Attila, in mancanza di una guida carismatica e forte, l'impero unno si disintegrò. Da una parte i popoli conquistati, dall'altra le fazioni interne che dividevano le loro tribù, diedero vita a ripetuti scontri per assumere il potere. Così, sotto la spinta di una nuova ondata di invasori, tra cui gli Àvari, gli Unni scomparvero per sempre e il loro nome non fece più comparsa nelle cronache storiche.

I Vichinghi (dal 500 al 1100)

  • Unita' speciale : berserker (fanteria) ; barcaccia( nave da guerra)
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  • Bonus squadra : costo dei porti - 25%
  • Tecnologia riservata : aumenta la velocita' di rigenerazione dei berserker
  • Osservazioni militari : costo di navi da guerra - 20% ; resistenza ai colpi di fanteria + 10% eta' feudale ; + 15% eta' dei castelli ; + 20% eta' imperiale (non comulative) ; carriola e carretto a mano gratuiti
Spoiler · MostraNascondiI Vichinghi (il cui nome significa "uomini del nord") furono l'ultima delle tribù barbare, che i Romani designavano collettivamente come "Germani", a terrorizzare l'Europa. Partendo dalle loro terre d'origine in Scandinavia, attaccavano improvvisamente dal mare grazie ai potenti "drakkar", le navi così chiamate per le teste di drago intagliate sulla poppa e sulla prua. Inizialmente compivano saccheggi e razzie, ritirandosi sempre prima che gli avversari fossero in grado di organizzare una seria resistenza armata, ma in seguito si fecero sempre più audaci, fino a occupare e colonizzare zone significative dell'Europa.

Essendo pagani, non esitavano a uccidere monaci ed ecclesiastici e a depredare i possedimenti della chiesa. Temuti per la loro ferocia e crudeltà, erano allo stesso tempo ottimi artigiani, naviganti, esploratori e mercanti.

I territori originari dei Vichinghi erano Norvegia, Svezia e Danimarca. In seguito, essi controllarono, seppur temporaneamente, la maggior parte della costa baltica, buona parte dell'entroterra russo, la Normandia, l'Inghilterra, la Sicilia, i territori meridionali in Italia e alcune zone della Palestina. Nel 825 giunsero in Islanda, dove erano già tuttavia approdati i monaci irlandesi, e vi si stabilirono nell'875. Nel 985 colonizzarono la Groenlandia. Si ritiene che i Vichinghi abbiano raggiunto Terranova ed esplorato parte del Nord America 500 anni prima del viaggio intrapreso da Colombo.

I Vichinghi dapprima razziarono e in seguito, nel corso dei secoli VI e VII, si stabilirono sulla costa baltica orientale. Alla fine dell'VIII secolo compirono lunghe scorrerie lungo il corso dei fiumi dell'attuale Russia, disseminando sul loro percorso una serie di fortezze difensive. Nel IX secolo si erano impossessati della città di Kiev e nel 907 un esercito composto da 2000 navi e 80.000 uomini attaccò Costantinopoli. Di fronte a una simile minaccia, l'imperatore di Bisanzio propose di "comprare" una promessa di pace, proponendo ai capi vichinghi termini commerciali assai favorevoli.

I Vichinghi colpirono dapprima a ovest, alla fine dell'VIII secolo. Erano stati preceduti dai Danesi, che avevano attaccato e saccheggiato il famoso monastero situato sull'isola di Lindisfarne sulla costa nordorientale dell'Inghilterra, dando così inizio alle incursioni barbare successive. La dimensione e la frequenza dei saccheggi compiuti ai danni di Inghilterra, Francia e Germania divennero tali da essere considerati invasioni vere e proprie. I territori conquistati venivano considerati basi per le incursioni successive. Gli insediamenti vichinghi nella zona nordoccidentale della Francia vennero in seguito definiti Normandia (da "Uomini del Nord") e i suoi abitanti furono chiamati "Normanni".

Nel 865 il grande esercito danese invase l'Inghilterra e la conquista dei territori inglesi proseguì per i due secoli successivi. Uno degli ultimi sovrani a capo di tutta l'Inghilterra prima del 1066 fu Canuto, che governò contemporaneamente Danimarca e Norvegia. Nell'871 un'altra potente flotta risalì il corso della Senna per attaccare Parigi. La città fu assediata per due anni, prima che ai Vichinghi venissero offerti una favolosa somma di denaro e il permesso di razziare liberamente alcuni territori della Francia occidentale in cambio della libertà di Parigi.

Nel 911 il re francese concesse ai Vichinghi il ducato di Normandia a condizione che si convertissero al cristianesimo e che cessassero ogni saccheggio. Dal Ducato di Normandia provennero una serie di formidabili guerrieri, tra i quali Guglielmo I, che nel 1066 conquistò l'Inghilterra, Roberto il Guiscardo e la sua famiglia, che strapparono la Sicilia agli Arabi tra il 1060 e il 1091, e Baldovino I, sovrano del regno crociato di Gerusalemme.

I saccheggi vichinghi terminarono alla fine del X secolo. Danimarca, Svezia e Norvegia erano diventati regni indipendenti e le migliori energie dei rispettivi sovrani erano dedicate alla gestione e alla prosperità delle proprie terre. La diffusione della cristianità indebolì progressivamente gli antichi valori dei guerrieri pagani, che si estinsero definitivamente. Anche i Norvegesi furono assorbiti dalle culture dei paesi conquistati. Gli invasori e i conquistatori dell'Inghilterra divennero Inglesi, i Normanni divennero Francesi e i Rus diventarono Russi.

5 aprile 2012 alle 18:36