Albout ha scritto una recensione su Just Cause 3
Datemi un rapino e una tuta alare e conquisterò il mondo
Riuscirà Rico Rodriguez a rovesciare la dittatura di Sebastiano Di Ravello e quindi a liberare questo piccolo arcipelago nel mediterraneo? Su questo sostanzialmente è basato il plot narrativo, un buon incipit ma purtroppo la trama è indubbiamente sviluppata in modo molto superficiale e leggero, i personaggi invece sono caratterizzati bene ma inseriti male nel contesto.
Il rampino e la tuta alare saranno quasi sempre il mezzo preferito per esplorare le isole della mappa e non solo, il rampino può essere utilizzato in tantissimi modi molto divertenti, ponendosi come unico limite le leggi della fisica del mondo di gioco.
Questa volta son riusciti ad implementare un sistema di coperture che funziona bene, rendendo i combattimenti meno frustranti e più fluidi, tuttavia i nemici continuano ad avere una mira infallibile, e dominare il campo di battaglia con le armi non sarà sempre facile.
Tante sono le attività secondarie, tutte molto divertenti, al contrario le missioni della quest principale sono poche e mal sviluppate.
Medici, lo stato immaginario in cui si svolgono le vicende, è costituito da un arcipelago stupendo pieno di posti belli. Gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro con l'ambientazione e il level design, meno con le texture e i modelli degli edifici che sembreranno un po' troppo datati. Inoltre cali di frame e bug vari fanno cadere ancora più in basso l'aspetto tecnico di JustCause3.
Non ci avrei scommesso un fico secco su JC3 e invece dopo l'aberrante esperienza di JC2, ecco che gli sviluppatori son riusciti a mettere a posto la maggior parte dei difetti del predecessore, rendendolo un titolo giocabile e molto divertente.
Voto assegnato da Albout
Media utenti: 7 · Recensioni della critica: 7.7