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alister

ha scritto una recensione su The Last Story

Cover The Last Story per Wii

Eccomi finalmente a recensire questo titolo, di cui ho tanto discusso e che quindi ho già sviscerato. A distanza di qualche settimana dalla conclusione del gioco, sono certa di poter valutarlo in maniera piuttosto lucida, ed è proprio con lucidità che confermo le impressioni a caldo: mi aspettavo molto di più.
Ho cercato di giocare The Last Story senza fare paragoni, conscia in partenza di quali fossero alcuni dei suoi "limiti". Innanzitutto, bisogna tener presente che The Last Story è un action RPG, e in quest'ottica vanno considerati alcuni aspetti come la longevità lontana dai canoni dei JRPG e l'avanzamento lineare della storia, che per la maggior parte del gioco impone al giocatore un ritmo forzato, salvo lasciargli in alcuni momenti il tempo di dedicarsi agli extra. Questi aspetti non li ho mai considerati limiti perché, appunto, ben si accordano con la natura di A-RPG di TLS; non ho mai avuto inoltre problemi con i giochi story-driven, qualora la trama che li trainasse fosse appassionante. L'aspetto più deludente di The Last Story è stata per me proprio la trama, però: procede su binari prefissati sin dall'inizio, propone un solo colpo di scena intuibile assai facilmente sin dalle prime ore di gioco e lascia molte cose inspiegate. Il protagonista, Zael, e la sua controparte femminile Calista, inoltre, sono davvero due personaggi dallo spessore di una tavola da surf, che evolvono assai poco; anche gli antagonisti non brillano molto di più, mentre i comprimari, pur essendo caratterizzati da tratti un po' stereotipici, risultano ben più di carattere e posseggono maggior mordente.
Non mi dilungherò in ulteriori analisi della trama perché non voglio inserire spoiler; dico solo che, da un gioco appunto basato sulla trama, che si presenta come una storia interattiva con tanto di capitoli e narratore, mi aspettavo decisamente di meglio. Sono avanzata per gran parte del gioco aspettando una svolta, e quando questa è arrivata l'ho trovata insensata e mal gestita, oltre che prevedibile; inoltre, ripeto, la trama non è esente da buchi, siano essi spiegazioni raffazzonate o addirittura assenti o risoluzioni assai spicciole di problemi fino ad allora insormontabili.
Torniamo al gameplay. In battaglia, il giocatore può controllare esclusivamente il protagonista, Zael; sebbene dai primi tutorial il gioco sembri veramente molto action, a poco a poco vengono introdotti anche elementi che danno un tocco maggiormente strategico al battle system. Tramite una modalità di comando, Zael può impartire ordini agli altri; ogni magia, inoltre, può avere campo effetti diversi su nemici e alleati sotto forma di cerchi, che Zael può propagare e rendere effettivi utilizzando le sue tecniche. Fondamentale anche il potere dell'Ignoto, il dono di Zael che gli consente di attirare l'attenzione dei nemici da buon tank della situazione.
Gli scontri si verificano esclusivamente nei dungeon, alla fine dei quali ci aspetta un boss; ogni boss va sconfitto usando tattiche particolari, che possono coinvolgere tecniche specifiche degli alleati o elementi dell'ambiente. Peccato che queste tattiche ci vengano prontamente suggerite (e ripetute allo stremo) dai compagni, lasciando poco spazio all'ingegno del giocatore.
Le battaglie sono abbastanza divertenti, seppur non particolarmente difficili; quella dei cerchi è sicuramente la feature più interessante, mentre un po' fastidiosa l'AI dei compagni, che continueranno a spammare l'azione che gli è stata ordinata fino a contrordine.
In The Last Story abbiamo una sola città esplorabile, Lazulis: sebbene questo possa far storcere il naso ai puristi del genere, devo dire che quest'unica città ha una bellissima mappa che vi impegnerà un bel po' perché la esploriate per bene e offre molte side quest, oltre alla classica arena in cui levellare. Una cosa che mi è piaciuta molto è la presenza di veri e propri capitoli opzionali, ossia side quest con i propri dungeon e le proprie cut scene, che arricchiscono l'esperienza del giocatore e offrono qualche spunto in più sui personaggi.
Anche con questi extra, comunque, difficilmente supererete le trenta ore di gioco; tuttavia, il ritmo serrato della trama non vi farà sembrare il gioco troppo corto, anzi, ritengo la durata tutto sommato opportuna.
Sotto il profilo tecnico, Mistwalker ha voluto provare a spingere la Wii al massimo: noterete sin da subito, per esempio, che il gioco esige i 60hz. Le cut scene in CG tanto amate da Sakaguchi sono eccelse, mentre per il resto non sempre questo sforzo tecnico raggiunge buoni risultati. Oltre a una gamma di colori molto spenta, spesso tendente all'ocra e al grigio, che contribuisce a invecchiare il gioco, The Last Story soffre di frequenti e fastidiosissimi cali di frame rate, che vi capiteranno un po' ovunque, sia che stiate combattendo, sia che stiate semplicemente salendo le scale della locanda. Nel complesso, la grafica è molto curata nei dettagli, e ciò si vede nei visi, mentre come resa complessiva di ambienti, figure e colori trovo meglio riuscito Xenoblade Chronicles. Gli ambienti, soprattutto i dungeon, finiscono con l'essere molto ripetitivi complice questa gamma spenta di colori e il fatto che in molte zone ci si trovi a tornare in più di un'occasione.
La colonna sonora, firmata Uematsu, è molto bella e alcune tracce lasciano il segno, anche se alcune paiono un po' già sentite. Anche il doppiaggio è riuscito, soprattutto per me che sono una fan dei doppiatori britannici.
Nel complesso, The Last Story è un gioco che intrattiene piacevolmente, ma per apprezzarne il gameplay dovete appunto partire dal presupposto di giocare a un Action RPG, non a un JRPG, mentre per quanto riguarda la trama... Beh, non aspettatevi una trama memorabile solo perché vedete scritto Sakaguchi, o almeno questo è il mio consiglio. Sebbene alcune scene lascino il segno, nel complesso la storia è prevedibile e non manca di cliché, per cui a mio avviso non è sufficiente a reggere un titolo story-driven. Io, da trailer, copertina e recensioni, mi aspettavo molto di più, tanto da aver comprato una Wii anche appositamente per questo titolo. Beh, questo per me non è un gioco che vale l'acquisto di una console; quindi, se avete già una Wii, giocatelo, altrimenti potete anche tralasciarlo.
Per un'analisi e un dibattito più spoiler-free e freschi di giocata (quindi di delusione xd) rimando anche a questo thread: http://pickaquest.blogfree.net/?t=484458 …