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alister

ha scritto una recensione su Gravity Rush

Cover Gravity Rush per PS Vita

Non nego che mi aspettavo qualcosina di più da questo titolo, considerando che ha la reputazione di killer application per Vita. L'ho apprezzato, questo sì, ma non lo trovo affatto un capolavoro, ma piuttosto un primo tentativo di sfruttare idee innovative di gameplay e di gettare le basi di una trama che si preannuncia complessa. Più che un gioco con un sequel in cantiere, Gravity Rush mi è sembrato il prologo di una serie in cui si abbozzano tanti elementi, in attesa di ricalibrarli in vista del successivo capitolo.
Partiamo dal gameplay: si basa sull'innovativa idea di alterare la gravità, che ci rende liberi di ribaltare letteralmente l'ambiente a nostro piacimento. Sulla carta, l'idea è ottima; messa in pratica, saltano fuori i primi difetti. Innanzitutto, i controlli non sono esattamente il massimo e non sfruttano nel migliore dei modi le funzionalità di vita: perché usare il touchscreen per schivare e lo stick e i tasti per decidere dove spostarsi quando si altera la gravità? Perché tirare gli angoli dello schermo e scuotere la console per scivolare e saltare durante le scivolate? Si aggiunga alla ricetta il fatto che troppo spesso gli attacchi risultano imprecisi (manca ahimè la possibilità di lockare il bersaglio desiderato, e troppo spesso Kat finisce a schiantarsi sui marciapiedi anziché sul boss quando vorremmo usare l'attacco speciale) e l'esperienza di gioco può risultare in alcuni frangenti leggermente fastidiosa.
Inoltre, sebbene sia appunto possibile ribaltare come già detto l'ambiente, camminando su soffitti e pareti come se si trattasse del suolo, il gioco spinge a sfruttare questa meccanica davvero poche volte, perché nella maggior parte dei casi risulta più immediato e comodo semplicemente usare i poteri gravitazionali di Kat per fluttuare/volare nell'aria da un posto all'altro, o da un nemico all'altro. A livello di attacchi, le mosse sono limitate e si finisce ad usare nella maggior parte dei casi i potenti calci gravitazionali per distruggere i nuclei dei Nevi, sfruttando gli attacchi speciali (solo 3, e troppo spesso imprecisi, ribadisco) per massimizzare i danni.
Per completare il quadro gameplay, menzionerei le sfide a tempo, che dovrebbero aumentare la longevità del titolo e che si sbloccano riparando parti della città consumando gemme: io le ho trovate noiose e frustranti, e ho smesso di dedicarmici dopo un paio di ore di buona volontà.
Passando al resto, il gioco è davvero artisticamente ispirato, e questo si nota sin dall'inizio. Ha una sua personalità ben definita che si riflette su ambientazione, character design e sequenze di trama disegnate splendidamente a mo' di graphic novel. I personaggi sono indubbiamente molto piacevoli, non solo Kat, ma anche i comprimari che ricorrono di capitolo in capitolo.
La trama, invece... Beh, più che di trama dovremmo parlare di "elenco di interrogativi": il gioco comincia con Kat che si sveglia senza ricordi, ma dotata di poteri dati dal gatto Dusty, in una città misteriosamente bersaglio dell'attacco dei Nevi, mostri di origine e natura imprecisata. Inoltre, la città è stata divisa, e sarà compito di Kat riportarne le parti mancanti in alcuni capitoli. Durante il gioco, un sacco di interrogativi si aggiungeranno a quelli iniziali, senza che mai venga data anche solo una mezza spiegazione su chi sia Kat, da dove vengano i suoi poteri, da dove vengano i Nevi, chi siano i Creatori, che cosa voglia fare il governo, chi sia il ladro Alias, etc etc... Fino ai titoli di cosa compresi, si aggiungono soltanto altre domande, che rendono la lista delle cose irrisolte davvero lunghissima. Ora, ero ben consapevole che, avendo un sequel in cantiere, Gravity Rush avrebbe lasciato aperte diverse questioni, ma da qui a non dare neanche mezza risposta nel corso dell'intera trama sicuramente poteva esserci una via di mezzo. Posso apprezzare una trama criptica, ma credo fermamente che, se si lasciano aperti tanti interrogativi, almeno ad alcuni si debba dare una risposta, magari anche solo parziale. Per me in questo Gravity Rush qualche minima spiegazione sarebbe dovuta arrivare, anche per spronare maggiormente il giocatore ad avanzare nella trama: non si può campare solo di domande!
Nel complesso, ambientazione ed atmosfera sono davvero affascinanti, e la città di Hekseville è molto bella, curata in ogni sua zona e divertentissima da esplorare. L'unica pecca a livello di immersione è forse la colonna sonora, che - ad esclusione di un paio di tracce - non brilla di personalità.
Riassumendo, potrei fare uno specchietto di pro e contro in questo modo:

PRO:
- Artisticamente ispirato
- Personaggi e ambientazione curati e apprezzabili
- Idee innovative alla base
- Tecnicamente bellissimo

CONTRO:
- Controlli che lasciano a desiderare e meccaniche di gameplay spesso imprecise
- Extra piuttosto noiosi
- Trama con davvero TROPPE domande e zero risposte
- Colonna sonora che non lascia il segno, a differenza del resto del comparto artistico.