Astral Carlo ha scritto una recensione su The Town of Light
Discesa nell'abisso della mente umana
Solitamente valuto abbastanza male i giochi "walking simulator" o quelli dove il gameplay non è parte dell'esperienza; ritengo che, in quanto videogioco, un titolo dovrebbe dare in egual misura trama e interazione.
In questo caso però ci sono molti fattori da considerare: l'italianità del progetto (che sicuramente mi fa esser un pò di parte), l'accuratissima ricostruzione ambientale del manicomio di Volterra, ambientazione principale o unica e sopratutto il modo con cui han trattato temi difficilissimi come la depressione, lo straniamento dalla realtà e gli abusi/metodi "di cura" di quei tempi.
Vivremo le avventure di Renèe, una paziente del manicomio, attraverso circa sei ore di gioco in prima persona, tra esplorazione, lettura, osservazione e risoluzione di semplici eventi ambientali.
La trama si sviluppa interamente nel manicomio e nella zona antistante, con sfasamenti temporali continui e rimandi al passato, non disdegnando tematiche di denuncia sociale e momenti quasi da horror ma che rispondono a quelle che erano le metodologie di cura in voga.
Nota di merito al doppiaggio; la ragazza scelta per doppiare la protagonista secondo me, per quanto a livello amatoriale, ha fatto un ottimo lavoro di caratterizzazione.
A metà tra videogioco, viaggio emozionale e testimonianza storica, è stato un viaggio che, assieme ad amici, abbiamo fatto volentieri e che consiglio praticamente a tutti, tranne ai più impressionabili (alcune scene verso la fine sono particolarmente pesanti, per quanto più che verosimili).
Voto assegnato da Astral Carlo
Media utenti: 7.5 · Recensioni della critica: 7.8