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Alde

Devo dirlo: io per prima non ho mai prestato troppa attenzione ai lavori Ninja Theory dopo aver provato Enslaved tempo addietro. Il gameplay un po' troppo ripetitivo e la storia che non è riuscita ad entrare nelle mie corde non è riuscita ad attirare troppo la mia attenzione dietro i loro progetti. Ho voluto però dare una possibilità a Hellblade proprio per il tema che tratta, un tema estremamente delicato che ad una prima impressione è difficile credere che il medium videoludico possa raccontare in maniera soddisfacente e sopratutto adeguata. E Ninja Theory ci è incredibilmente riuscita.
Opere del genere (sì, stavolta voglio chiamare così un titolo nonostante le mie priorità ludiche) dovrebbero essere da esempio per portare ad un ulteriore passo l'industria videoludica, oltre un nuovo livello di messaggio che tu possa trasmettere ad un altro essere umano. La storia della psicosi che attanaglia Senua non è solo una facciata o una delle tante caratteristiche del gioco, tanto per rendere più particolare un personaggio, ma rappresenta tutto il tema centrale, tutta la fonte che crea un videogioco intorno a lei e al giocatore stesso. Pensare che un lavoro simile sia stato fatto da sole 20 persone è eccezionale, dal punto di vista tecnico, narrativo e audio. Questo in particolare è qualcosa di MOSTRUOSO, da esempio a tutti i videogiochi più blasonati, a dimostrazione di quanto questo elemento possa essere fondamentale per inserirsi di più nell'esperienza del gioco, uguale a quanto possa essere il comparto estetico.
Ho letto commenti riguardo questo titolo terrificanti, più giustificati forse quelli che hanno trovato il gameplay monotono (anche se è cristallino come questo non sia il fulcro del gioco, guardacaso problemi del genere non si presentano mai per tanti altri titoli invece più blasonati), meno quelli che pretendevano tutt'altro dalla storia e dalla protagonista, come se avere il solito fantasy con una donna cazzuta che sa usare la spada fosse invece originale per loro. Vedere come un titolo del genere sia passato essenzialmente in sordina nonostante il lavoro di realizzazione dietro è ingiusto, sbagliato e profondamente deleterio ad questa industria. Magari dovremmo imparare più a vedere il media videoludico anche da prospettive diverse e non solo da quelle che conosciamo, senza la fissazione di trovare uno standard simile in tutti i titoli di quest'industria.