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Su Bianconero The Brave

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Bianconero The Brave
Cover Rocksmith 2014 Edition per Xbox 360

Ubisoft, E3, 10 Giugno 2013. Tutti si aspettano un grande titolo della famosa Software House francese per iniziare al meglio la conferenza. Assassin’s Creed IV: Black Flag, Watch Dogs, Rayman Legends o Splinter Cell Blacklist, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ed eccolo lì, l’annuncio a sorpresa: sale sul palco Jerry Cantrell, chitarra e voce degli Alice in Chains, prende in mano una Gibson Les Paul nera, e il pubblico capisce subito cosa sta succedendo: viene annunciato Rocksmith 2014 Edition. Ai tempi non avevo ancora recuperato il primo capitolo, e da neofita del brand non sapevo se essere felice o rimanere perplesso di fronte a tale annuncio. “Di già un nuovo Rocksmith? E cosa avrà di nuovo?” Volete saperlo anche voi? Continuate a leggere!

GAMEPLAY
La prima volta in cui inseriamo il disco di gioco nella console, notiamo subito che la struttura dei menù è completamente diversa rispetto a quella del primo Rocksmith. Subito dovremo scegliere se iniziare a suonare da chitarrista ritmico, solista o bassista. Il primo capitolo della serie offriva la possibilità di cambiare arrangiamento per ogni pezzo, ma fondamentalmente è una differenza di poco conto.
Dopo aver scelto gli arrangiamenti che suoneremo, scordiamoci la Modalità Carriera e i concerti a punti: ci verrà immediatamente introdotto il menù principale, dal quale spicca la modalità Impara un Brano. Il concetto di “imparare” è stato rivoluzionato con Rocksmith 2014 Edition. Dopo il primo tentativo non ci accontenteremo del nostro punteggio passando a un altro pezzo: per perfezionare la nostra esecuzione sarà necessario eseguire correttamente ogni parte del brano. E, quando incontreremo difficoltà, sarà il gioco stesso a consigliarci esercizi di tecnica specifici in base alle sezioni da migliorare. Potremo suonare ogni singola sezione del brano separatamente, alla velocità desiderata. Quando ci sentiremo abbastanza sicuri, via con la sfida a punti: sceglieremo il livello di difficoltà per imparare il brano sempre meglio. E quando la nostra esibizione sarà accettabile anche al livello Difficile, sbloccheremo la difficoltà Master, che già avevamo assaporato nel primo Rocksmith: sullo schermo potremo leggere solo la posizione che dovrà avere la nostra mano sulla tastiera, il resto dovremo ricordarcelo a memoria. Questo nuovo sistema di apprendimento ci permette di imparare letteralmente ogni brano: partendo da zero arriveremo a riuscire a suonarlo perfettamente, senza il bisogno di leggere le note sullo schermo.
Un’altra interessantissima modalità che troveremo sarà la Modalità Sessione. Vastissima e strutturata perfettamente, ci permetterà di modificare il nostro sound, gli strumenti che ci accompagneranno, la tonalità in cui suoneremo, la scala che adopereremo, la complessità della Jam Session, il tempo, il groove, la presenza o meno della variazione di tempo e la stanza in cui suoneremo. E una volta scelto tutto questo, potremo improvvisare come accompagnati da una vera band, con elementi che cambieranno tempo insieme a noi e si adatteranno al nostro modo di suonare. Questa modalità è forse la miglior novità che offre Rocksmith 2014 Edition: essa permette agli amanti di ogni genere di musica di divertirsi senza necessariamente suonare in compagnia.
Dopo la Modalità Non-Stop, una semplice successione di brani random della tracklist per un tempo da noi prestabilito, troviamo le Lezioni. A differenza di quelle che potevamo provare nel primo capitolo, sono veramente pensate per i neofiti. Saranno presenti tutorial di più livelli, molto più numerosi e più vari. Se il Rocksmith uscito (da noi) l’anno scorso insegnava ai meno esperti le tecniche desiderate molto approssimativamente, Rocksmith 2014 Edition li porta all’interno di un corso più simile a quello di una scuola di musica che a una semplice successione di tutorial di un videogioco.
E, infine, la modalità più difficile in assoluto, i Guitarcade. Battere gli high-scores sarà possibile solo agli esperti delle sei e quattro corde, saranno necessari soprattutto ottimi riflessi e un’ottima conoscenza del manico dello strumento.

COMPARTO TECNICO E DIFFICOLTA'
In tutta questa lunga serie di possibilità troviamo un HUD fluido e meno confusionario rispetto a quello del primo Rocksmith, l’ennesimo tallone di Achille del primo titolo della serie eliminato da Ubisoft. Ciò ci renderà più facile riconoscere le note presenti sullo schermo. Uno dei punti deboli del gioco, tuttavia, è il ritardo tra le pennate che daremo sulla chitarra e l’uscita del suono dalla nostra TV, un ritardo che non è stato ancora eliminato completamente e che risulta molto fastidioso in canzoni in cui ci sono molte note veloci consecutive. Nonostante questo, il cavo funziona benissimo e il riconoscimento delle note è eccelso. Ci basterà accordare la chitarra per notare la precisione dell’accordatore in-game: non ci capiteranno più gli spiacevoli inconvenienti che capitavano nel primo Rocksmith, in cui il gioco sbagliava il riconoscimento delle note più acute, minando inevitabilmente l’esperienza di gioco (soprattutto nei Guitarcade). Sarà possibile, anche in Rocksmith 2014 Edition, creare sound personalizzati. La scelta di effetti da aggiungere per creare quello che più ci aggrada è aumentata notevolmente, e gli effetti saranno molto simili a quelli originali.
Ci troviamo di fronte a una delle migliori tracklist sul mercato dei giochi musicali. Riesce a soddisfare il giocatore qualunque sia il suo genere preferito, senza mai risultare troppo banale. I pezzi della tracklist offrono anche una difficoltà decisamente maggiore rispetto a quelli presenti nel primo Rocksmith, e questo farà sicuramente piacere ai musicisti più esperti. Soli impossibili di Dimebag Darrell, Joe Satriani e Alex Lifeson vi daranno sicuramente del filo da torcere. Oltre al livello di sfida notevolmente aumentato, i brani avranno molte accordature diverse, dalle più classiche E Standard e Drop D, fino ad arrivare all’atipica Eb Drop Db. Ci verrà anche chiesto di utilizzare una frequenza diversa, come in Cemetery Gates dei Pantera, in cui dovremo accordare il nostro strumento in E Standard con A=434 Hz.

CONCLUSIONE
Grazie a una tracklist perfetta, a un gameplay migliorato, a delle lezioni più approfondite e all'azzeccatissima Modalità Sessione, Rocksmith 2014 Edition prende tutto quello che c'era di buono nel primo Rocksmith e lo perfeziona ulteriormente. Il risultato è un gioco musicale quasi esente da difetti, che non può mancare a nessun musicista che si rispetti. Dimenticate i vecchi Guitar Hero e Rock Band e provate Rocksmith 2014 Edition.

9.5

Voto assegnato da Bianconero The Brave
Media utenti: 8 · Recensioni della critica: 8.7