Bianconero The Brave ha scritto una recensione su Trek to Yomi
Gli Uno Samurai
Trek to Yomi è uno di quei giochi che ti fanno chiedere se a volte non sia meglio girare un film discreto che sviluppare un videogioco bruttino. Sul lato estetico e stilistico, infatti, il titolo Devolver è inattaccabile, ricalcando perfettamente una tipica pellicola à la Kurosawa per ambientazioni, trama e tematiche, il tutto arricchito da un bianco e nero pregevolissimo, ma i pregi non si spingono oltre. Sebbene da un hack 'n' slash a tema samurai ci si aspetterebbe un combat system tecnico e appagante, ci troviamo di fronte sempre gli stessi nemici, che fanno sempre gli stessi movimenti, a ripetere sempre le stesse combo sperando che per qualche motivo ci vada bene. A volte si muore e si deve ripetere una sezione, ma il pessimo feeling con i comandi che spesso sembrano ignorare gli input, mischiato al fatto che per giovamento estetico spesso l'azione sia concentrata in punti dello schermo in cui tutto ciò che accade risulta tutt'altro che intelligibile, annulla completamente il senso di progressione e trasforma lo stile di combattimento tattico e paziente tipico dei samurai in button mashing fine a se stesso. Ci sono "enigmi ambientali" che coinvolgono kanji che probabilmente hanno anche un significato, ma ovviamente per uno stronzo come me che non conosce il giapponese non viene spiegato niente e gli enigmi si riducono alla memorizzazione delle forme dei caratteri, ci sono scelte multiple ma a conti fatti risultano completamente inutili, ci sono (quelli sì) bug in ogni dove, nemici che non muoiono, dialoghi che non partono, roba così. A conti fatti, Trek to Yomi è un titolo che può anche risultare piacevole, ma fa più che altro innervosire per quello che sarebbe potuto essere con un gameplay degno. Dura sei ore, sì, ma in quelle sei ore potreste guardare I Sette Samurai in versione integrale e Ikiru, sicuramente un modo migliore per impiegare il vostro tempo.
Voto assegnato da Bianconero The Brave
Media utenti: 6.3 · Recensioni della critica: 7.4