coscienza ha scritto una recensione su Max Payne 3
Ma(r)x Payne.
A distanza ormai di anni le polemiche che avevano accompagnato il titolo appaiono un po' infondate. Il cambio d'ambientazione è solo apparente: Max rimane noir nell'animo e anzi l'inferno sudamericano coi suoi colori e le sue baraccopoli dà un'impressione di degrado e schifo molto maggiore del nero&grigio di New York, Los Angeles. Inoltre diamine, il gameplay funziona alla stragrande e non lesina qualche passaggio difficile. Certo, fastidiossime le cut-scene della Rockstar, infilate in ogni dove, a ogni più piccolo passaggio di scena. Tocchi una porta, e zac! Cut-scene. Ti avvicini un personaggio mentre recuperi munizioni e zac! Cut-scene. E lasciatemi giocare, diamine!
Non male neppure il finale, che comunica un senso di pace e tranquillità rarissimo nei videogiochi, senza per forza spintonare e ammiccare per un seguito. Fanno anche piacere ogni tanto certi passaggi (quasi) stealth, che non funzionano ma danno un gradito cambio di atmosfera.
Un buon gioco. E poi Max sfoggia una bella barba, con buona pace della moda glabra&asessuata tanto di moda...
Voto assegnato da coscienza
Media utenti: 8.3 · Recensioni della critica: 9