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Cthulhu

ha scritto una recensione su Yakuza 0

Cover Yakuza 0 per PS4

Come un drago

Il percorso di formazione di due uomini, il potere dei soldi (non a caso in questo episodio anche per potenziare il proprio personaggio saranno necessari i soldi), l'importanza di avere un amico, un fratello che ti possa supportare nei momenti difficili, quando non ce la puoi fare da solo, la nascita di una leggenda, odio, amore, morte, rabbia, sofferenza, lacrime, un apparentemente inutile parte della città, un piccolo spazio tra i vicoli di Kamurocho misteriosamente ambito da molti e disposti a fare di tutto pur di averlo, e dal quale si dipanerà tutta la storia di questo Yakuza zero, come sempre un puzzle i cui pezzi andranno ad unirsi perfettamente alla fine, nessun altro gioco racconta come Yakuza, nessun altro gioco ti dà quello che ti da yakuza.
Tokyo e Osaka, con le loro mille storie da raccontare, due città vive, colorate, luminose, varie, violente, perverse e solo Yakuza riesce a passare dalla serietà di certe storie all'ironia demenziale, farci quasi commuovere o incazzare e un secondo dopo ridere, solo Yakuza ci fa sentire la rabbia prima di certi scontri per poi affrontarli con un'immedesimazione totale (tre stili di combattimento sia per Kazuma che per Majima switchabili al volo durante il combattimento+un quarto sbloccabile con una secondaria), solo Yakuza omaggia Sega in modi sempre nuovi e inaspettati.
Quando racconta Yakuza tutti gli altri spariscono, adolescenti lagnosi che giocano col tempo, avventurieri alla Indiana Jones, sopravvissuti alle prese con funghi parassitari, sessuomani dai capelli bianchi e chi più ne ha più ne metta, non valgono neanche un decimo di quello che narrativamente parlando, vale Yakuza (senza parlare poi del gameplay).