Dioneamuscipula

Wrestler messicani

Ironico, colorato, in alcune fasi abbastanza impegnativo, ricco di riferimenti e omaggi ad altri giochi, questo è Guacamelee spassoso platform 2d della Drinkbox.

Il gioco si ispira chiaramente al culto dei morti messicano, per certi versi ricorda Grim Fandango (titolo peraltro omaggiato). Vestiremo i panni di Juan, un semplice contadino divenuto luchador per salvare la donna che ama dalle grinfie del malvagio Carlos Calaca, il quale ha in mente il folle piano di fondere il regno dei vivi con quello dei morti.

Il gameplay è composto fondamentalmente dall`alternanza di fasi platform, di combattimento ed esplorative. Un po` come in Rayman ci sono varie abilità che verranno sbloccate nel corso dell`avventura, le quali ci consentiranno di accedere ad aree inizialmente precluse. Il sistema di combattimento è molto divertente, diverse tipologie di nemici, alcuni protetti da scudi che potranno essere infranti solamente attraverso l`ausilio di mosse speciali. Altra cosa molto interessante è la possibilità di passare dal mondo dei vivi a quello dei morti e viceversa, cosa indispensabile per superare alcuni livelli e sconfiggere nemici “invisibili”.

La grafica come accennato è discreta, titolo ricco di colori accesi e flash (quasi da attacco epilettico!), longevità per essere un indie ottima, finito in 9 ore cercando di sbloccare più cose possibili. Musiche in alcune fasi allegre in altre più drammatiche, ma sempre orecchiabili.

La storia magari non brilla per profondità ed originalità ma risulta molto godibile, due i finali presenti, entrambi apprezzati (il secondo si sblocca solamente collezionando almeno 5/6 pezzi della maschera).

Giocato su Ps Vita, questo tipo di platform è la morte sua, consigliato!