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Eneas

ha scritto una recensione su Life is Strange

Cover Life is Strange per Xbox One

Era almeno un anno che non giocavo ad un titolo così coinvolgente.
Life is Strange si inserisce in quel filone di titoli ben rappresentato da Heavy Rain, avventura interattiva con la possibilità di poter scegliere e intervenire direttamente sulla trama.
Senz'altro questa possibilità è presente ormai in moltissimi titoli, prima di tutto quelli targati Bioware, tuttavia in questo titolo (come nel prima citato HR) la parte da padrone spetta alla trama e l'esplorazione degli ambienti di gioco; ponendo il gioco, più o meno, nel genere delle avventure grafiche.
Nel corso del gioco potremo trovare numerosi omaggi a telefilm, videogiochi e film, che faranno estremamente piacere ai fan di una qualunque delle opere che verranno menzionate... personalmente ho potuto constare che la maggior parte di queste fanno riferimento alla serie di Twin Peaks, che ha senz'altro ispirato gli sviluppatori.
Molto è stato detto sugli influssi di questo titolo sui videogiocatori, un gioco che cattura l'anima toccandone le corde più profonde. Ebbene vedrò, con immensa difficoltà, di descrivere un'opera così complessa.

Trama:
Maxine Caulfield è un adolescente che frequenta una prestigiosa scuola per aspiranti artisti e fotografi ad Arcadia Bay, sua cittadina natia, dove ritorna dopo un lungo periodo, appunto per frequentare l'istituto.
La trama prende il via già ad anno scolastico iniziato, ma nel suo diario possiamo leggere come la speranza, la voglia di instaurare nuove amicizie, di confrontarsi e di aprirsi nei confronti di un mondo che, sembra averla ferita, siano difficili fin dall'inizio. Un ambiente complesso quello della Blackwel Academy, così come è complessa l'adolescenza di ognuno di noi, fatta di incomprensioni, difficoltà a fidarsi delle proprie capacità e degli altri, paura di essere feriti, di insicurezze e di nevrosi che non manchiamo, a volte, di scaricare sugli altri.
Max dovrà infatti constatare come è difficile relazionarsi con i suoi compagni, non solo per una sua difficoltà, ma anche per il carattere dei suoi compagni, afflitti da quelle problematiche che, bene o male o descritto prima, spaccato dell'attuale società.
Tutto ciò avrà le sue conseguenze nel corso della trama, trama che prende il via durante una lezione di ottobre, quando Max, dopo la lezione di fotografia, nel tentativo di sventare una sparatoria che vede coinvolti due ragazzi, scopre di avere il potere di riavvolgere il tempo, in un modo che nemmeno il Principe di Persia...
Da questo momento, Max si troverà coinvolta in una vicenda più grande di lei, non solo per il potere che dovrà (e dovremo insieme a lei) gestire, ma anche per i misteri e le vicende che avvolgono la Blackwel Academy e Arcadia Bay. Certamente c'è un fil rouge che tiene legata una trama che potremmo "etichettare" come un Thriller, ma a far da contorno a ciò c'è un mondo, c'è la vita di una persona e tutto ciò che ci circonda. E sarà con tutto ciò che avremo a che fare, compiendo scelte non sempre semplici, pentircene, tornare indietro nel tempo, ripentircene e così via...

Aspetto tecnico e grafico.
Come già detto, si tratta di una avventura interattiva, quindi aspettiamoci lunghi dialoghi e la possibilità di compiere le nostre scelte.
Queste non rimarranno limitate alle fasi "dialogo", ma anche quando dovremo interagire con il mondo circostante, fotografando o cercando quegli indizi che risulteranno fondamentali per risolvere il caso (anzi i casi) che hanno lacerato Arcadia Bay negli ultimi mesi.
Graficamente ci attestiamo su livelli old gen, con ambientazioni ben caratterizzate, anche se non mancano diversi bug che, nel complesso, non limitano l'esperienza di gioco.
Menzione speciale alla colonna sonora e alle canzoni scelte... tutte perfettamente azzeccate, ciò ci permette di immergerci perfettamente nell'ambiente.

Conclusioni:
Perdonatemi se non sono riuscito a restituire doverosamente ciò che questo titolo è riuscito a darmi.
Life is Strange è uno di quei videogiochi capaci di lasciare il segno per molto tempo nel cuore e nella mente dei giocatori. Certamente, non è un gioco esente da difetti, ma è un gioco capace di rendere anche quelli parte integrante di un meccanismo in cui la perfezione è l'imperfezione. Quella della nostra vita, di ciò che ci circonda, delle nostre scelte, della nostra identità che, vogliamo o non vogliamo, subisce l'influsso del tempo.
Saranno questi alcuni elementi che permetteranno a Max di crescere, di maturare e di affrontare la vita.
Life is Strange ci permette, immergendoci nella quotidianità, di cogliere l'importanza delle nostre scelte e di riflettere, prima di compierle.
Riflessione, forse è una delle parole chiave di questo titolo, riflessione sul rapporto uomo-ambiente, sull'amore, sull'amicizia, sul tempo, su noi stessi e sul nostro rapporto con l'altro.
Il gioco è in generale consigliato a tutti, certamente non potrà piacere a tutti... chi lo troverà eccessivamente ridondante (come questa recensione, probabilmente) e chi estremamente coinvolgente, ma certamente su una cosa tutti concorderanno: la vita è strana...