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Felix98

ha scritto una recensione su Fire Emblem Fates: Retaggio

Cover Fire Emblem Fates: Retaggio per 3DS

Torna a casa, Corrin

Devo ammetterlo, prima di iniziare la mia avventura su questo gioco ero partito piuttosto prevenuto. Al mio iniziale scetticismo contro la suddivisione di un intero gioco in tre parti si aggiunsero tanti altri interrogativi. C'è chi lo ha amato, c'è chi l'ha odiato, c'è chi diceva che non era all'altezza dei precedenti, c'è chi lo ha trovato troppo facile... il gioco stesso era stato pensato per essere facile, per differenziarlo dalla sua controparte Conquista.
Tuttavia, cos'è successo? Ho deciso di mettere da parte tutti quei pareri che erano inevitabilmente giunti alle mie orecchie, e di iniziare il gioco in modalità difficile (che in realtà si dimostra come una difficoltà standard camuffata da difficile), e di godermi il titolo Intelligent Systems senza troppi problemi. Ci sono riuscito?

Corrin (o un qualsiasi altro nome) nasce in Hoshido, per poi venire rapito da degli invasori di un altro regno, il Nohr, ancora in tenera età. Il giovane crescerà proprio nel Nohr, protetto ed accudito dai suoi fratelli ed attendenti. Tuttavia, dopo essersi reso conto della crudeltà di Re Garon, sovrano del Nohr, e dopo aver scoperto la sua origine hoshidese, il giocane sarà costretto a scegliere da che parte stare, gettando i due regni in aperto conflitto.
In questa versione, che lo vede difendere la sua terra natale, la trama seguirà il suo percorso per ristabilire la pace tra i due regni, e spodestare il malvagio re nohriano.
La trama, tuttavia, non si dimostra mai particolarmente intrigante o emozionante, salvo qualche colpo di scena verso il finale, e non sarà destinata ad essere ricordata a lungo.
Per fortuna, il cast di personaggi, nonostante non spicchino personalità originali o memorabili, sono tutto sommato ben caratterizzati e delineati, con un tocco di classe che Yusuke Kozaki presenta qui come in Awakening.

Parlando del gameplay, sono stati fatti diversi accorgimenti rispetto al precedente capitolo per 3DS. I duo adesso sono divisi in due categorie distinte, uno prettamente offensivo (con due alleati adiacenti) e uno difensivo (con due alleati uniti in un unica casella), ed è stata estesa questa funzione anche ai nemici. Tuttavia, rimane il problema principale di questa funzione: facilita eccessivamente il tutto, proprio come in Awakening.
Il triangolo delle armi è stato esteso introducendo anche gli archi e altre armi, privandole della loro neutralità.
Una delle principali caratteristiche della serie di Fire Emblem, ossia il deterioramento delle armi (con conseguente distruzione) è stata qui rimossa ad eccezione delle bacchette curative e degli unguenti.
Tutto ciò, penserete, porterà ad utilizzare prettamente le armi più potenti senza preoccuparsi di romperle. Tuttavia, le diverse categorie di armi sono ora dotati di effetti secondari, che variano a seconda che l'arma sia di bronzo, di ferro o così via. Più l'arma è potente, più saranno i parametri che l'utilizzatore vedrà abbassarsi ogni volta che la userà. Il tutto quindi è opportunamente bilanciato.
Insomma, il gameplay di questo Fire Emblem tenta di proporre qualcosa di diverso, rimanendo pur sempre negli standard della serie, e questo è indubbiamente un bene.

Una vecchia conoscenza dello scorso capitolo fa ritorno qui, e sto parlando delle appendici, missioni secondarie sbloccabili dopo aver raggiunto il massimo livello d'intesa (sostegno) tra due personaggi che possono avere un figlio. Ebbene, in queste appendici sarà possibile affrontare delle missioni, il più delle volte più ostiche di quelle della trama principale, per poter accogliere tra le fila del proprio esercito questi figli.
Sono sicuramente stati gestiti meglio rispetto ad Awakening, visto che con il progredire della storia (e quindi col conseguente potenziamento dei nostri personaggi) saliranno di difficoltà, e non ci troveremo mai nella spiacevole situazione di affrontare un'appendice con dei personaggi estremamente più forti dei nemici, e garantendo sempre un livello di sfida più che buono (ma qui ci torniamo dopo).
Tutto molto bello, condito da un iniziale entusiasmo mentre mi scorrevano le noiosissime appendici in Awakening fatte soltanto alla fine del gioco... se non fosse per alcune maledettissime situazioni. Facciamo un esempio: siamo a metà della storia, abbiamo sbloccato un'appendice in cui il figlio presente combatte contro nemici del suo stesso livello, ma per motivi diversi decidiamo di continuare la storia e lasciare l'appendice per dopo. Tornati nel post game, il figlio e i nemici saranno entrambi al livello 20 (il level cap delle classi base), ma lui sarà ancora un lottatore asta... mentre i nemici con cui si scontrerà saranno dei berserker, una classe avanzata nettamente più potente, mentre prima erano solo dei lottatori, portando il povero malcapitato a commettere un suicidio, e il giocatore a strapparsi i capelli per trovare una soluzione.
Per ottenere tutti i figli, poi, si dovrà far accoppiare necessariamente il proprio main con determinati personaggi, dato che possono avere figli solo con lui. Questa cosa c'era anche su Awakening, ma il giocatore non si trovava mai in questa situazione, potendo ottenere tutti i figli disponibili accoppiando i propri beniamini con chi gli pareva.
Insomma, un mezzo disastro per quanto riguarda questa parte.

Passiamo ora ad uno dei punti cardine di questa recensione, la domanda che mi ero posto prima di giocarlo: questo Fire Emblem è difficile?
Rimembrando la premessa iniziale, ricordo che l'ho giocato in difficile.
In modalità difficile non ci sono mai picchi di difficoltà da segnalare, e l'avventura scorre bene per le sue circa 30 ore, mai eccessivamente facile e neanche impegnativa, fatta eccezione per alcuni stage.
Era ovvio già da Awakening che la difficoltà media è stata considerevolmente tarata verso il basso, e probabilmente questo Fire Emblem potrebbe essere portato a termine ad occhi chiusi giocato alla difficoltà di default e da un veterano della saga... anzi, i veri veterani troverebbero una barzelletta anche la modalità difficile.

Non troppo marcato ma comunque percettibile, graficamente il titolo presenta un passo in avanti rispetto al capitolo precedente. Animazioni più fluide e modelli più raffinati rispetto al passato gli conferiscono un bel colpo d'occhio, anche considerando la macchina. Stupende come al solito le cutscenes in cell shading.
La colonna sonora si attesta su ottimi livelli, assieme al doppiaggio, con brani tutti orecchiabili e qualche eccellenza che mi porto in testa tutt'ora.

Non ho problemi a dirlo, Retaggio è probabilmente il più debole capitolo della saga. Le buone qualità non mancano, stiamo pur sempre parlando di un Fire Emblem, ma tanti fattori portano a preferire le altre fette di tutta la torta che è Fire Emblem Fates. Una trama debole ed una difficoltà decisamente bassa purtroppo lo oscurano, ma comunque non nascondo di essermi divertito, come tutti i capitoli della saga sono riusciti a fare.
Un acquisto consigliato più che altro ai neofiti o a chi è in cerca di un gioco non eccessivamente pesante, anche se il precedente capitolo gli è superiore su tutta la linea.
Chissà che sarebbe successo se Corrin avesse scelto l'altro lato...