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Felix98

ha scritto una recensione su Dragon Quest Heroes

Cover Dragon Quest Heroes per PS4

I cavalieri del drago (wooo oooh)

Il genere musou è tanto odiato quanto amato, specialmente in Oriente. Tuttavia, una sua interessante peculiarità è quella
di poter abbracciare più personaggi dello stesso brand con una facilità disarmante (assieme ai picchiaduro). E dopo il
tutto sommato buon lavoro svolto con One Piece, il team di Omega Force ha voluto scommettere su una vera e propria gallina
dalle uova d'oro della scuderia Square Enix, Dragon Quest. Scommessa vinta?

I mostri dell'universo di Dragon Quest (oltre a costituirne un'icona) son sempre stati ostili nei confronti degli esseri
umani. Tuttavia nel regno di Arba, grazie all'albero della vita Ygdrasil, i mostri convivono pacificamente con gli abitanti
del regno. Tuttavia, un'oscura presenza attaccherà l'albero, causando nei mostri un rapido ritorno alle loro vecchie abitudini: essere ostili.
E' qui che entrano in gioco i due protagonisti della storia, a cui potremo dare un nome e scegliere chi tra i due sarà il
personaggio principale dell'avventura, a dover risolvere la situazione e salvare il regno, facendosi strada tra orde di
nemici. Un canovaccio piuttosto banale, ma nulla di grave per un gioco di questo genere, specialmente se parliamo di Dragon
Quest, saga che ci ha sempre abituati a delle trame molto semplici ma non per questo mal sceneggiate (oppure con delle
vere e proprie eccellenze come Dragon Quest V).

Durante l'avventura principale, ci districheremo tra varie missioni in cui uccidere ogni mostro che ci capiterà sott'occhio,
difendere dei particolari oggetti o degli NPC, il tutto con il classico schema dei musou, quindi con dei territori ben definiti, ricolmi di orde su orde (su orde) di nemici
che tenteranno di ostacolarci. Nemici che continueranno a venire fuori se non si chiudono i varchi creati dai guardavarco.
C'è da dire che Dragon Quest Heroes è decisamente meno caotico della media dei musou. Difatti, gli attacchi saranno più lenti, saranno presenti nemici che non voleranno
via se colpiti, o che addirittura pareranno i nostri colpi. I nemici di stazza più grossa avranno addirittura dei punti deboli.
Il nostro party sarà composto da un massimo di quattro membri, switchabile a piacimento durante ogni missione, e con delle abilità differenti, che per essere utilizzate
richiederanno un dispendio di PM (un richiamo alla saga e ad innumerevoli giochi di ruolo, altro punto a sfavore del button mashing sfrenato tipico della maggior parte
dei musou). Ogni membro del party possiede uno skill tree che andrà via via espandendosi tramite l'aumento di livello e il conseguimento dei PA. Inoltre, sarà possibile
dotare i propri eroi di armi, globi (sostituti delle armature) e di altri accessori, proprio come un vero gioco di ruolo.
I nemici possono essere richiamati in battaglia praticamente droppandoli. Ogni mostro svolge una propria funzione, e si suddividono in unità (che si piazzeranno in un'area designata
con una propria barra di HP) che rimangono in gioco fino alla loro sconfitta, ed altri con effetti monouso. Un vero peccato che i mostri del primo tipo rimangano fermi
in un solo ed unico punto, mobilitandosi solamente quando un nemico rientra nel loro campo visivo. Anche l'intelligenza di nemici ed alleati non brilla, questi ultimi
difatti ci seguiranno come delle calamite, senza la possibilità di impartire alcun tipo di ordine (cosa molto gradita vista la natura più "strategica" del titolo).
Come tutti i musou, la ripetitività è sempre dietro l'angolo, anche se l'approccio più tranquillo di Dragon Quest Heroes la fa sentire molto meno pressante che in passato.
Difatti, il gioco riesce a divertire per tutte le sue circa 20 ore di quest principale, senza contare le tante attività secondarie e le missioni extra.

Tecnicamente il titolo non è certo tra i più spaccamascella sulla console di casa Sony, ma rimane comunque gradevole. Personaggi e mostri sono ben modellati ed animati,
con un'attenzione in particolare ai mostri, che eseguiranno le stesse animazioni delle loro controparti dei capitoli principali. Nella cabina di character design c'è,
come di consueto, il maestro Akira Toriyama. Il tutto si muove sui 60 fotogrammi al secondo, che rare volte hanno mostrato incertezze.
La colonna sonora è un misto tra brani vecchi e nuovi, che faranno da sfondo alle nostre battaglie, e che i fan della serie sicuramente apprezzeranno.
Sempre per i fan della serie, di ottimo livello è anche il cast. Il doppiaggio in Inglese non è certo tra i migliori, ma le voci quasi caricaturali di certi personaggi
(vedasi Alena) fanno quasi sorridere, svolgendo il loro dovere... e alla fine manco ci farete più caso.
Il titolo è completamente (e, sorprendentemente, accuratamente) localizzato in Italiano.

Dragon Quest Heroes non è un musou di Dragon Quest, è un vero e proprio Dragon Quest mascherato da musou, e questo per tanti motivi, tra cui l'approccio più tattico e
ragionato. Un titolo godibile soprattutto dai fan della saga (tra cui io), che ne apprezzeranno ogni sfumatura.

+ Approccio più tattico e ragionato del solito
+ I fan di Dragon Quest ne rimarranno piacevolmente colpiti
+ Divertente e ricco di cose da fare

- Alla lunga ripetitivo
- Intelligenza artificiale migliorabile