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Final Fantasy V



Nel regno di Tycoon il re è allarmato dal vento che spira in quei giorni, per cui si reca al santuario del vento con il suo Hiryuu, lasciando la figlia Lenna con il timore che gli accada qualcosa.



La principessa si dirige a piedi verso il santuario, quando poco lontano da lei cade un meteorite. Il meteorite in realtà è cavo e contiene al suo interno Galuf, un vecchio originario di un altro mondo venuto per avvisare tutti di un pericolo imminente; purtroppo nell'impatto perde la memoria. Lenna e Galuf sono soccorsi da Bartz, un girovago, accompagnato dal suo pennuto bipede, Boko.



Bartz e Galuf decidono di seguire la principessa, finché lo stuoletto non capiterà in un nascondiglio di pirati; essi vagheggiano di rubare una nave che riesce a navigare senza vento ma, scoperti dai pirati, vengono imprigionati. Subito dopo verranno liberati dal capitano Faris (in realtà femmina), la quale segue il terzetto fino ad arrivare la santuario del vento, dove però accade la tragedia: il cristallo del vento lì custodito si frantuma, uccidendo il padre di Lenna, ma consacrando i quattro al loro destino, ovvero divenire i nuovi guerrieri della luce, ed essi ricevono dai frammenti del cristallo il potere degli antichi guerrieri.



Il quartetto viaggia in cerca degli altri tre cristalli per sviarne la frantumazione. Durante il loro viaggio gli eroi scoprono che i cristalli sono collegati a macchine che ne amplificano il potere ma, al contempo, lì indeboliscono. Nel "Regno del Fuoco" il gruppo sale sulla nave del fuoco ed incontra il costruttore di tali macchine: Cid.



Nel "Regno dell'Acqua" salgono sulla torre di Walz, e si recano nella città volante per raggiungere il cristallo della terra, ma in tutti e tre i casi non avranno successo, condannando il pianeta alla morte. Vicino ad ogni cristallo avviene sempre la caduta di un meteorite, infittendo così il mistero.



Dopo di ciò Galuf recupera la memoria, ricordandosi di essere il re di un altro mondo, e correrà a casa sfruttando il potere delle meteoriti. I suoi tre amici lo seguono e svelano molti misteri: i quattro cristalli servivano, oltre che per fornire i quattro elementi all'esistenza, come sigillo a uno stregone malvagio, Ex Death, cui ordì un progetto per annientare i cristalli e sprigionare il potere suo.



Inizia così una guerra tra l' esercito del malvagio stregone e l’esercito di Galuf, che si concluderà, grazie al sacrificio di alcuni guerrieri dell'alba (gli antichi guerrieri che sigillarono Ex Death, di cui fa parte anche Galuf, che morendo successivamente lascerà il suo posto alla nipotina Crile), con l'intrusione nella base nemica e la sconfitta di Ex Death, che distruggerà anche i cristalli dell'altro mondo, facendo così in modo che i due pianeti si riunissero nella loro forma originale.



A questo punto lo stregone otterrà il potere del “Void”, il “Vuoto”, minacciando di distruggere l'esistenza stessa. I quattro guerrieri della luce porranno fine ai suoi piani grazie a incantesimi e armi antiche ottenute in un difficoltoso viaggio.



Final Fantasy VI



Ci troviamo mille anni dopo la "Guerra dei Magi" (魔大戦 Mataisen), una battaglia che portò alla totale distruzione del potere conosciuto come magia.
Uno dei primi esponenti del suo genere di appartenenza ad affrontare temi universali ed adulti come il lutto, la famiglia, la solitudine o il suicidio, e a farlo con un coraggio ed una sapienza artistica che hanno dell'inverosimile, questo sesto episodio ci trasporta in un mondo steam-punk in cui un malvagio Impero medita di usare la potenza militare degli ultimi ritrovati tecnologici combinata con quella di arti da secoli perdute per i suoi progetti di conquista. Ad esso si oppone un gruppo di ribelli, i Returners, che nell'intento di porre fine alle atrocità dei conquistatori dovrà trovare un modo per dotarsi dei poteri arcani delle divine entità Esper per lottare ad armi pari.
Una particolarità di questo capitolo della saga è l'assenza di un vero e proprio personaggio principale. Sono ben quattordici i personaggi controllabili nel corso della partita, ognuno di essi è alle prese con una propria storyline intrecciata a quella degli altri.
La sconvolgente alchimia tra una notevole offerta ludica e metariferimenti assortiti, un semplice ma d'impatto sistema di apprendimento delle abilità magiche da usare in battaglia, un cast perfetto che coniuga qualità e quantità, un comparto artistico ai massimi livelli e una narrazione senza punti morti ed anzi costellata di momenti indimenticabili, non solo consegnano alla storia uno dei migliori JRPG mai usciti, ma sanciscono un vero e proprio salto di qualità della saga da semplice videogioco ad opera multimediale dalle ambiziose implicazioni letterarie ed artistiche.

7 aprile 2013 alle 12:59

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