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Gegge

ha scritto una recensione su Gungrave G.O.R.E

Cover Gungrave G.O.R.E per PS5

Un gioco autentico

Premesso che recensisco poco perché non mi reputo un bravo scrittore, su questo titolo ho voluto dire la mia:
Sin da subito il gioco trasuda ignoranza da tutti i pori, abbiamo mira automatica con doppia pistola per Grave che massacra ogni uomo/oggetto/mutante che si muove a schermo, sin da subito vengono aggiunge mosse corpo a corpo e colpi Demolizione che consentono alla nostra bara (si perché quello che porta il protagonista in spalla, per chi non lo conoscesse già, è proprio una bara) di usare punti demolizione per massacrare i nostri nemici a suon di missili, colpi perforanti, fiammate e smitragliate!
Inoltre il tutto fila poiché nulla ci distrae dall’azione, ne cutscene, ne dialoghi inutili, ne insulsi collezionabili da raccogliere, ne menate da giochetti di guerra che si prendono troppo sul serio.
L’avventura si articola su 31 missioni della durata media di circa dieci minuti ciascuna, ci sono quattro livelli di difficoltà (facile, normale, difficile e G.O.R.E).
Consiglio di giocare a normale e parallelamente ripetere le missioni a facile per grindare un pochino soprattutto all’inizio dove si ha bisogno di mettere punti sulle statistiche del protagonista. Finito a facile e normale si ottengono armi bonus necessarie per riuscire nelle difficoltà più alte.
Il bilanciamento è buono, io ho fatto tre run (facile, normale e difficile) che ho completato con entusiasmo senza particolari difficoltà se non in un paio di boss che hanno necessitato di qualche try per capire i moveset.
Che dire, un gioco sicuramente dal budget modesto che non può essere definito un capolavoro assoluto ma sicuramente un buon titolo di un piccolo studio che meriterebbe altri mezzi per mettere in luce tutte le sue capacità. Dovremo ringraziare la critica che a suon di 4 e 5 bolla come “spazzatura” o di “serie B” senza capire le potenzialità e la bontà artistica di titoli come questo Gungrave G.O.R.E che meriterebbe la fiducia di un pubblico più ampio.
Doveroso enunciare qualche nota di demerito, sicuramente una va alla storia quasi assente rispetto a quelli usciti per PS2 e un’altra alla colonna sonora che avrebbe meritato tracce più rock (probabilmente è sempre una questione di budget).
Alla fine il gioco va goduto e giocato per quello che, ovvero un titolo scanzonato e leggero pur essendo a base di piombo… ne uscissero di titoli così! Anzi se ne conoscete altri fatemi i nomi!

Gegge

ha scritto una recensione su Persona 5 Royal

Cover Persona 5 Royal per PS4

Vi confesso che per le prime 40 ore mi sono esaltato e ho gridato al miracolo jrpg, però superato il terzo/quarto palazzo il troppo testo e la moltitudine di relazioni da coltivare mi hanno iniziato a far calare il latte, dopo altre 20 ore il latte è finito e le nespole hanno iniziato a scendere, dopo altre 20 a gonfiarsi fino a dover usare una carriola per portarle, alla 120esima ora volevo morire, soprattutto perché dopo il 25 dicembre il gioco continua altri tre mesi con l'ultimo palazzo, il nono, e non vedevo l'ora di vedere la scritta "Fin" che è arrivata all'ora n. 124 di gioco. Rispetto alla media penso di aver fatto pure una volata (ho preso comunque tutti i trofei) ma veramente troppo troppo troppo lungo. Non riesco nemmeno a parlare dei pregi. Ovviamente Persona 5 Striker non lo voglio nemmeno vedere in libreria, aspetterò per tornare in questo mondo.

Gegge

ha scritto una recensione su Sekiro: Shadows Die Twice

Cover Sekiro: Shadows Die Twice per PS4

Parto subito con il dire che Sekiro è difficile, il più difficile degli ultimi titoli From Software, pochi giri di parole, dissentite da chi dice che serve solo pratica, che dopo un po' ci si abitua ecc ecc. È difficile, è un gioco pensato per veri nerd, per chi ha la sacrosanta pazienza di non mollare, di trarre appagamento da una vittoria sofferta, dal giocare al limite del dolore ai tendini, dal trovare nel proprio orgoglio di nerd il fatto di non poter accettare la sconfitta e proseguire con i tentativi finché non arriva la vittoria con tanto di scritto 'Esecuzione Shinobi'.
Forse sono così diretto perché il mio primo finale è stato "Shura", ovvero quello da traditore infame dove ho dovuto affrontare il vecchio Isshin che seppur putrescente mi ha letteralmente massacrato di botte, per batterlo mi ci sono volute due ore di try finché non è caduto sotto i colpi, i parry e le tecniche del Lupo, Lupo chiamato Sekiro dallo stesso Isshin. Tant'è ma è la verità.
Questa mia sensazione sulla difficoltà tuttavia non rappresenta necessariamente un punto a sfavore, anzi, è senz'altro uno dei giochi da cui ho avuto più appagamento in assoluto nel vedere i titoli di coda dunque lo metto tra i plus di Sekiro Shadow Die Twice rispetto ad altri action moderni.
Per quanto riguarda i punti dolenti non mi sento di andare a cercare il pelo nell'uovo perché il gioco è tecnicamente valido, graficamente appagante e il per il resto From Software è la garanzia del prodotto ma si poteva fare di più nel dare valore agli strumenti prostetici che non ha praticamente mai usato o comunque trovato conveniente usare (shuriken a parte).
Mancano forse gli NPC degli altri souls che davano quel tocco di vissuto al mondo di gioco, la Lore è sicuramente meno originale di altri titoli ma tutto sommato posso affermare che ciò che non c'è rispetto a ciò che c'è di nuovo ha meno valore in quanto ritengo che servisse una ventata di novità al genere.
Ho apprezzato molto la dinamicità dei movimenti di Sekiro e dei nemici, la verticalità dei livelli e il combat system.
Concludo dicendo che il voto è un 8.5 perché come ho detto all'inizio per portare a termine il gioco ci è voluto veramente parecchio manico e questo non consentirà a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta a questo genere di portare l'avventura a termine, figuriamoci le quattro volte che servono per godere di tutti i finali.

Gegge

ha scritto una recensione su Riddled Corpses EX

Cover Riddled Corpses EX per PS Vita

Indi bellissimo, godibile, difficile quanto basta non troppo lungo. La campagna è composta da sei stage ognuno con boss finale. C'è un sistema di progressione per cui si devono portare tutti i personaggi al massimo livello per superare agevolmente gli scenari che consistono nel dover resistere a orde di vari zombi, scheletri, gargoyle, giganti non morti ecc. ecc. con difficoltà crescente. Ci sono, oltre alla story mode, anche la modalità sopravvivenza ed arcade, quest'ultima godibile per qualche run disimpegnata.
Ogni personaggio ha la sua arma e abilità passiva esclusive, come oggetti consumabili abbiamo invece lo scudo e la torretta (potenziabili). Come oggetti comuni per facilitare l'uscita da situazioni critiche abbiamo la bomba e il rallentamento del tempo.
Il gioco si completa al 100% con 10/12 ore.
Consigliato a tutti gli amanti di twin stick shooter isometrici!
Per chi come me è amante delle edizioni fisiche, nel momento in cui scrivo, è possibile acquistare il gioco si cartuccia PS Vita e PS4 su www.redartgames.com.

7.5

Voto assegnato da Gegge
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