Groargirl

Vi capita mai di iniziare un gioco proprio nel momento in cui ne avete bisogno? Un gioco che tratta tematiche che in quel preciso istante vi stanno più a cuore, o di cui siete più sensibili?
E' questo che mi è successo con spiritfarer, è arrivato al momento giusto e mi ha aiutato tanto in questo periodo particolare della mia vita.

Questo non è il migliore degli anni, e ho dovuto affrontare due lutti. E', tra molte virgolette, la prima volta che mi affaccio così da vicino alla morte, perchè altri li ho vissuti da piccolissima e non li ho sentiti come ora. E in un certo senso non sapevo come affrontare il tutto, so che non esiste un modo giusto, migliore, unico. Ognuno affronta una perdita a modo suo e il mio non mi sembrava giusto, non mi sembrava nemmeno di affrontare la questione. Ora, non voglio condoglianze, non voglio conforti. Il punto a cui voglio arrivare dopo questa lunga premessa è che in spiritfarer prenderemo il posto di Caronte e accoglieremo nella nostra nave vari avventurieri che dovranno affrontare il loro ultimo viaggio.

E' un gioco estremamente dolce, in cui ci prenderemo cura di questi personaggi eccentrici, li abbracceremo forte, li nutriremo, ascolteremo la loro storia. Affronteremo sfide al loro fianco, affronteremo questo viaggio verso la pace eterna. Non saranno sempre storie felice, spensierate, c'è chi alla fine deciderà di andarsene senza salutare, chi invece si lascerà andare e chi non troverà mai il coraggio di andarsene.

Viaggeremo con una nave ampliabile e migliorabile, nella quale dovremo costruire alloggi per i passeggeri e varie strutture per la lavorazione dei materiali (dalla cucina, alla falegnameria e così via). Ogni struttura avrà un suo minigioco, come ad esempio il frantoio nel quale premendo ripetutamente un tasto lo faremo funzionare. Ogni passeggero ci donerà un Obolo che serviranno per sbloccare delle abilità della piccola protagonista, come il doppio salto, la planata, lo scatto ect.

Spirirtfarer è un titolo ricco di cose da fare, tutto ha un mini evento o un minigioco, e ogni personaggio è ben caratterizzato con l'umore da tener conto, cibi preferiti ed altro. Si potrà inoltre pescare, fare qualche missione secondaria da npc secondari ed esplorare isolette. Il tutto con una grafica super colorata che sembra disegnata a mano, animato in modo spettacolare e fluido, accompagnato da una piacevole colonna sonora.

The last campfire è un gioco semplice senza troppe pretese, ma che scalda il cuore.

Impersoneremo un piccolo Ember, in questa piccola avventura nata da un naufragio. Ogni piccolo ember che si perde finisce in questo mondo ostico, diventando di pietra perdendo la propria speranza. Noi, un passo dopo l'altro accenderemo i vari falò, facendo breccia nell'animo dei piccoli ember, e non solo, risolvendo degli enigmi.

Un gioco dolce, positivo, che ogni tanto va a scatti, ma assolutamente da giocare.

Non ricondo nemmeno l'ultima volta che ho recensito un gioco, però, vorrei far conoscere anche a qualcun'altro questo gioco.

Ho addocchiato questo titolo da qualche anno, e da amante di giochi subacquei non potevo di certo farmelo scappare. Beyond blue vede come protagonista Mirai, una giovane esploratrice e scienziata e con l'aiuto di due collaboratori farà immersioni per seguire la vita di una famiglia di megattere. In questo viaggio farà partecipare l'intero mondo, tramite delle dirette durante le immersioni per mostrare la bellezza del mondo sommerso a chiunque.

Il gioco è molto semplice, si ha una parte sott'acqua esplorativa in cui dovremo scannerizzare ogni forma vivente che troviamo, e tramite delle boe avremo dei punti specifici da seguire con piccole quest, come scoprire cosa c'è in quel punto, prelevare campioni, o appunto scannerizzare qualche pesce specifico. Inoltre c'è una seconda fase, alla fine di ogni immersione torneremo nel sottomarino della protagonista, nel quale potremo consultare documenti, ascoltare una playlist che man mano si aggiornerà, e parlare con i collaboratori e la sorella di Mirai. I dialoghi danno la possibilità di avere risposte multiple e una volta finiti si sbloccherà la prossima missione.

Non c'è altro, no, ad ogni immersione si parlerà e si scoprirà qualcosa di diverso, si parlerà di specie in via d'estinzione, della vita marina, dell'industrializzazione, dell'ecologia e si sbloccheranno dei mini documentari di due, tre minuti che approfondiscono un pochino l'argomento. Il gioco vuole trasmettere l'amore per il mare e far riflettere sulla sua importanza.

Non è un capolavoro, lo scanner col drone non funziona benissimo, la colonna sonora non è nulla di che, a parte qualche canzone della playlist che mi è molto piaciuta. Anche graficamente non attira molto, ma l'ho trovato un titolo molto rilassante e dolce. Vari momenti mi hanno emozionato, e ogni tanto ci sta avere in libreria un gioco breve e senza pretese.

Gris è un platform con enigmi ambientali molto delicato, dalla grafica acquarellosa in cui seguiremo le vicende di questa ragazza fra colori e sensazioni. È un gioco breve, senza una reale trama, infatti si basa tutto su quello che vediamo e saremo noi poi a trarne una conclusione, oppure no. A me ha fatto pensare alla lotta contro la tristezza, potrei sbagliare, però l'ho trovato molto dolce.

Le pecche sono che è molto corto e molto semplice, ma ha un comparto visivo e uditivo di grande qualità.