Hafufu

Just Dance è uno dei fenomeni videoludici degli ultimi anni che, volenti o nolenti, si è ritagliato una sua fetta di utenza, bistrattata da tutti quei giocatori che tendono ad etichettare casual gamer ed hardcore gamer.
Just Dance pone indubbiamente delle regole diverse al tradizionale intrattenimento videoludico, laddove è richiesta una intensa attività fisica, in contrapposizione alla abitudinaria sedentarietà a cui si è abituati con i videogiochi. Perché in Just Dance bisogna dimenarsi davanti al televisore, ballando e divertendosi.
A tutti quegli scettici che staranno storcendo il naso o che si sentono ridicoli nell'immedesimarsi ballerini del caso, dico semplicemente di abbatter qualsiasi pregiudizio su un gioco che, fondamentalmente, non ne ha e non ne pone. Just Dance non è un gioco diretto solo a persone dotate di un corpo snodabile, agile e filiforme come si potrebbe pensare, nel modello ideale che non ci farebbe sentir inadeguati per dilettarsi nel gioco; Just Dance è per tutti e anzi, da una possibilità ai più timidi e insicuri di trovar un pretesto, una scusa, per liberarsi e scatenarsi, abbattendo quei freni inibitori che bloccano tutti coloro che si sentono impacciati. Non vi credete che nascano tutti imparati: inizialmente è naturale andar fuori tempo, esser magari scoordinati, imprecisi e per l'appunto, sentirsi inadeguati; ma basta sciogliersi e non pensar a nulla, soprattutto se si è nel proprio salotto di casa, soprattutto se si è tra amici a cui concedersi la libertà di lasciarsi andare e anche di sbagliare, umanamente, quei passi che non conosciamo in qualcosa in cui non siamo abituati. L'importante è divertirsi e vi assicuro che ci si divertente senz'altro.
Just Dance è immotivatamente impiastrato da quella comunità di gamer che mi chiedo sempre se si siano presi la briga di scrostarsi dalla poltrona per provare, oppure se si sentono esser superiori che preferiscono tornare a smanettare sui loro JRPG rincoglionendosi per centinaia di ore ma decantando quale presunta profondità.
Questa ovviamente è una provocazione, ma io credo bisogni essere anche eclettici e flessibili mentalmente, in un mondo quale il videogioco estremamente vario e che propone diversi modelli d'intrattenimento, dai più impegnativi ai più sbarazzini.
Just Dance è dunque un tentativo da apprezzare per come si pone, per ciò che offre, al di là del pubblico che lo predilige e preferisce a discapito di altri titoli che magari hanno un 'peso' più importante e una complessità narrativa non paragonabile all'accessibilità e al modello semplicistico che caratterizza il dance game di Ubisoft. Who cares?
Io spero possiate provare e ricredervi e che tutti gli haters, che si accaniscono gratuitamente su questo gioco, semplicemente vivino e lascino vivere perché ammetto che JD mi propone un modello di divertimento inedito e senz'altro il più 'extravideoludico' di tutti.
Let's dance!