Hafufu ha scritto una recensione su Kena: Bridge of Spirits
Quando Kena fu presentato, mi sembrò tra i titoli più promettenti destinati a PS5 (tralasciando la pubblicazione anche su PS4).
E queste impressioni rimasero sino ad oggi.
Forse osservando il voto, con questa introduzione, pensereste che Kena non è stato per me ciò che mi aspettavo.
In un certo senso speravo che Kena potesse essere quel gioco che mi avrebbe riconciliato con il videogioco contemporaneo, da cui mi sento sempre più distante.
E non per sua colpa, Kena racchiude tutti quegli elementi che invece rappresentano l'esperienza videoludica odierna: la ricerca (talvolta ostentata) di una emozione estemporanea, le cutscene con una impostazione cinematografica e sensazionalistica per sorprendere il giocatore ma soprattutto un gameplay con una appiattita fase esplorativa.
Io che non apprezzai God of War su PS4 (chi mi conosce sa come mi sono espresso al riguardo) mi ritrovo a giocare qualcosa che sembra essere una sua versione Pixar, edulcorata e che trae da quegli elementi costitutivi del gameplay.
Un gameplay che ritengo scarsamente stimolante.
Kena incorpora fasi esplorative (limitate a percorsi alternativi o scoprire anfratti con forzieri nascosti) con componenti platform piuttosto blande e intermezzi d'azione amorfe.
Non è una stroncatura ma una "mediocrizzazione" di un gameplay che poteva offrire di più.
Seppur in alcune parti (soprattutto quella finale) tutto funzioni sorprendentemente bene, con sequenze stimolanti e combattimenti impegnativi, il resto è traballante.
Soprattutto le fasi d'azione sono snervanti. Hanno una curva di difficoltà che reputo sbilanciata.
Non mi vergogno a dire che ho dovuto ripetere più volte alcune boss fight finché non mi sono arreso ad abbassare al minimo la difficoltà.
A mio parere non si tratta di proporre una sfida stimolante bensì di rendere inspiegabilmente ostici i combattimenti per delle meccaniche che non ritengo congeniali all'intento degli sviluppatori.
Non avere una visione periferica di ciò che accade, con angoli ciechi, in aree limitate con più nemici (soprattutto le falene svolazzanti) la considero una limitazione (meno stringente di quella che ho rilevato a GoW, non me ne voglia nessuno...).
Che l'intenzione fosse quella di mantenere costantemente allerta il giocatore, chiedendo di spostarsi spesso e voltare lo sguardo posso anche capirlo ma non le ritengo meccaniche consone per il grado di sfida proposto in alcune sezioni.
L'esplorazione con le fasi platform sono le parti realizzate con maggior accortezza. Combinare i poteri, una volta sbloccati, rende piacevoli questi segmenti.
Ma la narrazione, a cui probabilmente il gioco teneva più di ogni altra cosa, è un po' anonima.
È riconoscibile l'impegno per suscitare qualcosa, lasciare una traccia, mandare un messaggio.
Però non arriva. Almeno a me, sia chiaro.
Tristemente, dopo poco, ho perso interesse per ciò che stava avvenendo, per quanto stessi seguendo gli sviluppi.
E nei momenti in cui il gioco era intenzionato a toccare corde profonde, ha suscitato l'indifferenza derivata da uno sfilacciamento del tessuto narrativo.
A cosa è dovuto dunque il voto, che dopotutto racchiude in sé un giudizio modesto?
Per quanto il gioco non corrisponda al mio tipo di esperienza videoludica, devo comunque riconoscere un lavoro che possiamo ritenere notevole, per quanto perfettibile.
Soprattutto la parte artistica è sorprendente (ed anche qui, non incontra pienamente il mio gusto ma devo dare atto del lavoro svolto).
I rot, creaturine che ci aiuteranno nella nostra avventura, sono carine e adornabili con una quantità di cappellini e copricapi graziosi, sbloccabili e acquistabili in gioco.
Kena è un personaggio con cui si riesce ad empatizzare (ma che a me non riesce a stare a cuore come per molto altri giocatori).
La componente grafica è di gran pregio. Kena è un gioco coloratissimo e vivace, con panorami incantevoli.
Purtroppo non posso dire altrettanto per la parte sonora.
La soundtrack, per quanto consona al tono che vuole assumere il gioco, dà presto noia.
Doppiaggio (in inglese) non sempre all'altezza.
Kena poteva essere un gioco eccezionale se solo avesse fatto qualcosa di più in tutto.
Ma forse è l'impostazione scelta che non riesce a convincermi.
Ha dei momenti alti che forse arrivano troppo tardi, quando ormai ero già "stanco" e in procinto di chiedere questa esperienza.
Però quel che fa lo fa abbastanza bene, in tutto.
Chi lo ha giocato è rimasto piacevolmente sorpreso e ne comprendo i motivi, che probabilmente sono gli stessi per cui a me non ha pienamente convinto.
Indipendentemente dalle mie considerazioni, è un gioco che consiglio perché sono certo che a molti che non lo conoscono già potrà piacergli.
Voto assegnato da Hafufu
Media utenti: 8 · Recensioni della critica: 8.5
ChrisMuccio
"A cosa è dovuto dunque il voto, che dopotutto racchiude in sé un giudizio modesto?"
7.5 però non è un voto "modesto", è una valutazione buonissima.
Anzi ti dirò, a leggere la recensione, i pareri ed i toni usati, non traspare un gioco da 7.5, ma molto più negativo. Su alcune cose comunque mi ritrovo pure d'accordo, sebbene ritenga Kena un gioco di pregevole valore, sicuramente imperfetto ma che un cuore ce l'ha, e che batte bene
Hafufu
7.5 è un voto che merita per onestà intellettuale, anche se "cozza" con la mia recensione che forse dà l'impressione che io lo stia mettendo alla gogna.
Ammetto che il voto iniziale sarebbe stato 7 ma l'ho dato a giochi che meritavano pure meno dunque mi sembrava ingiusto.
È un gioco che fa tutto abbastanza bene ma che per me è troppo poco per andare oltre un voto "modesto" (con le medie attuali un 7.5 ha un peso diverso rispetto a prima ma per me è comunque un ottimo punteggio).