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Hwoarang92

ha scritto una recensione su Assassin's Creed II

Cover Assassin's Creed II per PC

Tu sei un Auditore!
La struttura di gioco è nelle sue basi sostanzialmente la stessa del primo capitolo, Assassin's Creed II è un'avventura in terza persona che mette a disposizione una mappa di gioco ampia e da subito esplorabile per gran parte, una storia principale da seguire e tante diverse tipologie di missioni secondarie e facoltative. Ancora una volta tramite i ricordi di Desmond è possibile rivivere sequenze temporali che vedono coinvolto Ezio Auditore, "strategia" che viene utilizzata per passare da un periodo all'altro o per saltare inutili tempi morti, tanto è vero che lo scopo è quello di sincronizzarsi con tutto quello che è accaduto a fine 1400, e scoprire cosa può tornare utile ai giorni attuali.
Cambia l'ambientazione, cambiano gli attori, ma soprattutto cambia il modo in cui la progressione di gioco viene proposta al giocatore, dove gli sviluppatori sono riusciti per gran parte a limare quei difetti, ripetitività e schematicità, che rappresentavano appunto le maggiori criticità del primo Assassin's Creed.
Non saremo più costretti a dover scovare il primo punto d'osservazione, fare tre missioni predefinite e poi infine sbloccare il proseguo dell'avventura, oppure ad affrontare missioni sempre uguali e ripetitive perfino nei dialoghi. Sono finiti quei tempi bui, in Italia si è molto più flessibili e questo si riflette sulla storia principale, finalmente sempre disponibile, e nelle missioni secondarie, che seppur talvolta soffrono di situazioni già viste e riviste, sono ridotte in numero per tipologia e sfruttano meglio le possibilità offerte dall'ambientazione e da una mappa di gioco così vasta. Particolare menzione va fatta per quelle denominate "Tomba dell'Assassino", che permettono di esplorare dall'interno alcuni degli edifici più belli e famosi delle città presenti nel gioco, proponendo delle sezioni platform lunghe, complesse e interessanti. Le altre si alternano in classiche corse contro il tempo, pestaggio e consegna di alcune lettere, ma il loro bilanciamento è altresì perfetto e, sembrerà una sciocchezza, l'averle ridotte in numero ne ha migliorato tantissimo la loro fruibilità. Aldilà del fatto che Ubisoft abbia scelto il nostro paese come sfondo a questo secondo capitolo, è innegabile che la narrazione abbia subito un passo in avanti in quanto a colpi di scena e profondità, così come varietà di situazioni proposte. Le vicende dei Medici, dei Barbarigo, dei Borgia e degli stessi Auditore sono quantomai interessanti per il pubblico italiano ma crediamo anche in generale, e sono supportate da una realizzazione tecnica di primissimo ordine. Ezio è un giovane rampante, scattante come Altair e amante delle donne, è mosso da sentimenti di vendetta e man mano riuscirà a capire, almeno in parte, cosa sta accadendo attorno a lui. Nelle stradine di Firenze, nei canali di Venezia, dinnanzi ai mastodontici monumenti di alcune delle città italiane più straordinarie si respira una realizzazione trabordante di dettaglio, con ottima profondità visiva, texture convincenti, illuminazione che rende il tutto più vivo e dona un impatto a tratti eccezionale. Vedere Piazza San Marco o Santa Maria del Fiore oppure ancora uno dei canali nei sestieri di Venezia a mezzogiorno, dove tutti i palazzi e il sole riflettono sull'acqua, è davvero un piacere per gli occhi, tanto da far sembrare Gerusalemme e Acri di Altair come città solamente ordinarie.
Purtroppo qualche compromesso c'è, e qualcuno abbastanza visibile. L'interazione con l'acqua gode di quello che mi piace definire come "effetto Fable", ovvero tanto bello da vedere quanto non convincente da toccare. Il motore grafico poi è tutt'altro che solido, dove soprattutto a Venezia, quella che è meglio realizzata e più impressionante, sono visibili fenomeni di tearing per mantenere il frame rate alto (che soffre comunque nelle situazioni più estreme), e pop up di elementi anche a distanza ravvicinata, che influiscono, seppur in maniera non decisiva, sull'impatto finale.
Si è parlato di scene visivamente forti all'interno del gioco, ma in realtà sono ben mascherate e nulla di scandaloso, compreso il doppiaggio che nella versione Italiana ne ha attutito i toni e che in linea di massima fa bene il suo dovere senza inflessioni dialettali, salvo ripetizioni per i personaggi di secondo piano. La colonna sonora è invece di buona fattura e si sposa alla perfezione con quello che viene proposto a schermo, è invasiva al punto giusto e si fregia di alcuni momenti davvero ottimi per realizzazione.

Deve proprio aver bevuto del buon vino
Una struttura del genere però necessita di tutto il possibile per essere resa accattivante, e quindi Ezio Auditore dispone di tutta una serie di vantaggi rispetto al suo illustre antenato, rappresentati innanzitutto da una bella e comoda villa a Monteriggioni, che funge anche da centro per tutti gli oggetti (tanti) collezionabili presenti all'interno delle mappe, ognuno dei quali permette di sbloccare nuovi ricordi, risorse e così via. E'possibile restaurarla e abbellirla, e percepire quindi una rendita costante che è vitale per disporre sempre dei soldi necessari per gli acquisti all'interno del gioco. La sua introduzione porta quindi senza ombra di dubbio ad avere più voglia nel dedicarsi anche a tutto ciò che esula dalla storia principale, e approfondire le vicende degli Auditore e di tutto quello che li circonda. E ancora, novità assoluta sono i vari negozi sparsi per le città di gioco, che spaziano dai mercanti d'arte dove acquistare dipinti e mappe del tesoro fino ad arrivare ai sarti per il vestiario di Ezio, medici ed infine fabbri, quelli più utili alla causa in quanto vendono armi e gadget di vario genere. Esiste poi un livello famigerato per il protagonista principale, che determina come le guardie si rendono conto della presenza dell'assassino, che di contro ha la possibilità di assoldare ladri, mercenari o cortigiane per distogliere l'attenzione delle stesse e passare quindi indisturbati.
La possibilità di sfoderare spade, scimitarre, martelli ma anche lame fino ai doppi pugnali permette di aggiungere tanta dinamicità ai combattimenti, altra grossa criticità del precedente capitolo. Tenendo presente che ogni arma si differenzia per potenza, velocità e capacità di deviare i colpi, è caldamente consigliato utilizzarne di diverse in base al tipo di nemico e alla sua dotazione in termini di equipaggiamento. Abbiamo inoltre una schivata migliorata e la possibilità di sottrarre l'arma all'avversario per poi finirlo. I meriti però finiscono qui, perché purtroppo tanta dinamicità non è supportata da un livello di sfida alto, e anzi è piuttosto facile avere la meglio negli scontri, anche contro nemici multipli. In tal senso la situazione è leggermente migliorata, ma al massimo si viene attaccati da un altro nemico quando si è impegnati con il precedente, e basta premere rapidamente i tasti per evitare quasi sempre di essere colpito, mentre gli altri stanno a guardare diligentemente e ad aspettare il proprio turno. Per il resto il sistema di controllo è rimasto praticamente identico, con movimenti perfetti e automatici del protagonista alla pressione dei due tasti di corsa e scalata, che permettono di affrontare salti e corse in maniera molto fluida e integrata. Pur essendo completamente gestibile mediante l'analogico destro, la telecamera talvolta fa qualche bizza, soprattutto nelle situazioni più concitate come fughe, inseguimenti e grosse sezioni platform, dove il movimento di Ezio con il pad è contestuale alla telecamera stessa, e quindi talvolta fallisce in tal senso. Un'altra critica che mi sento di fare alla produzione e che in parte si riallaccia al comportamento dei nemici durante i combattimenti, è rivolta all'intelligenza artificiale che caratterizza gli stessi anche nelle altre fasi di gioco. Seppur migliorata e non così determinante per la tipologia del titolo, è talvolta calibrata male ed è possibile "fregarla" senza alcun problema magari attivando la sequenza successiva o parlando con qualcuno. Oppure ancora, in luoghi chiaramente inaccessibili per i cittadini, le guardie si comportano alla stessa maniera, ovvero in base al livello famigerato di Ezio seppur, chiaramente, in quel luogo una persona estranea non è ammessa: si avvicineranno, cercheranno di capire chi siamo, per poi dare l'allarme, una cosa molto lontana dal credibile.
Archiviate le critiche, mi preme sottolineare come nel suo insieme Assassin's Creed II rappresenti per larghi tratti quello che sarebbe dovuto essere anche il primo capitolo. Un'avventura varia, accattivante, affascinante per storia e ambientazioni, con tante cose da fare e con un gameplay dinamico seppur con le immancabili ripetizioni. Nella mia prova ho concluso le vicende degli Auditore in circa 22 ore, affrontando praticamente tutte le missioni secondarie e gli oggetti collezionabili. Realisticamente ne sono necessarie almeno 16-18 per portare a termine il gioco seguendo unicamente la storia principale e qualche extra, con punte superiori come nel mio caso. La parte finale è poi un misto tra blasfemo e surreale, molto interessante è ben congegnata, salvo un paio di modifiche fatte chiaramente in corsa per evitare la solita isteria di massa che sarebbe potuta derivare dall'argomento trattato. Mette le basi per il terzo capitolo e sono sicuro che ci saranno molte discussioni sul periodo nel quale sarà ambientato.

8

Voto assegnato da Hwoarang92
Media utenti: 8.9 · Recensioni della critica: 8.8