Ludopatia a proposito di Pillars of Eternity: Complete Edition
Ieri sera alle 21 lo metto nella console
"Lo provo soltanto, vediamo di che si tratta"
*1:30*
Spengo forzatamente altrimenti domani non sarò una persona socialmente normale
Paladino dualsword, scontroso, difficoltà facile. Ho provato a normale ma sono una pippa in questi giochi, preferisco godermelo a facile. Tral' altro lo trovo ancora abbastanza difficile
Sasa.
È bellissimo un giorno ci feci 6 ore filate senza rendermene conto, sa rapire.
Ludopatia
È il mio primo gdr puro
Non pensavo fosse tanto bello
Recupererò ogniccosa
FeelTheFury
Pippone
Dove sei arrivato?
Ludopatia
Ho finito di fare tutte le quest di valdoro, ora proseguo il mio cammino
FeelTheFury
@Ludopatia se vedi che fai fatica, visto che comunque i compagni di squadra non li trovi proprio subito subito, non esitare a reclutare gente inutile alla taverna.
In ogni caso ti torneranno utili più avanti.
Ludopatia
Nono adesso vado bello spedito, mi danno problemi i gruppi di nemici numerosi e le bestie enormi, avendo un party di sole 2 persone...
Il problema era più che altro che il mago castava i spell come je pareva, e così li buttava! Ho capito solo all' 1 di notte che dovevo settare la sua IA in modo che scelgo io cosa fargli fare
Ma menomale che ho scelto un pg melee all' inizio. Cioè, se partivo col mago deiforme con uno sputo di vita che cazzo mi inventavo? Se mi muore il paladino il mago crepa con 100% di sicurezza
FeelTheFury
@Ludopatia classi con poca vita in questi giochi come sempre vanno saputi usare.
Partono merda e poi diventano bestie.
Però ricordo che l'arciere spaccava i culi dall'inizio alla fine, sia perché il migliore in combattimento e sia perché utilissimo durante l'esplorazione.
Comunque per quanto riguarda la tua squadra ti consiglio sempre di fare ogni mossa personalmente, soprattutto quelle di tank ecc. altrimenti te li ritrovi nella mischia a girare su loro stessi morendo senza fare nulla
Ludopatia
@FeelTheFury ho notato, sono dei down
Eh volevo quasi farmi il ranger
Vabbè ormai