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Lux Veritatis

ha scritto una recensione su Life is Strange

Cover Life is Strange per PS4

Un videogioco intelligente

Life is Strange mantiene la promessa di offrire al giocatore un enorme potere decisionale sul tempo e sul destino, anche se saranno questi ultimi ad avere la meglio sulla protagonista che, alla fine, dovrà prendere una decisione cruciale.
La gestione degli eventi è ingegnosamente studiata per far combaciare tutti i pezzi del puzzle che compongono l'insieme delle scelte del giocatore. Non mancano fasi esplorative che fanno un po' spremere le meningi. Udite udite, è addirittura presente una breve sezione stealth un po' dark e ispirata al maestro Lynch.
Questo videogioco è un'avventura grafica. Questo significa che c'è pochissimo spazio per l'azione.
Grafica rétro: sembra di stare giocando al porting di un titolo del 2001-2002. I pixel non sono il suo forte, ahimè. Tuttavia, talvolta, le animazioni dei personaggi non giocanti risultano così buone che comincio a pensare che abbiano usufruito del motion-capture. Comunque, Max non correrebbe nemmeno a mazzate. Ci sono ben due situazioni in cui farebbe meglio a velocizzare il passo. Non lo fa nemmeno a pagarla oro. Questo, secondo me, è un limite "grave" del gioco.
Ho notato che questo titolo ha una particolarità: concilia il sonno.
Non sono sarcastico. Sembra tutto organizzato in modo tale che il giocatore sia rilassato mentre gioca appollaiato sul divano. Tutto è rilassante: le musiche un po' country, i colori prevalentemente "morbidi" della maggior parte del gioco, perfino la voce stessa di Max, che parla quasi tutto il tempo sussurrando.
Il quarto capitolo è stato il più devastante, soprattutto durante le fasi iniziali. Chi lo giocherà capirà.

Il gioco tocca diversi temi importanti, come quelli del bullismo, del suicidio, del chem sex e dell'eutanasia. Non ci si immerge totalmente, ma dà loro una certa considerazione.
Impossibile non contare la teoria del caos, che fa da padrona all'intera vicenda, le quali conseguenze condurranno Maxine Caufield a fare la scelta finale.
Non ho particolarmente apprezzato l'idea delle "realtà parallele". Se si è scatenato tutto quel putiferio, secondo me, è proprio perché di realtà parallele non dovrebbero essercene: gli universi paralleli sarebbero serviti a bilanciare il tutto, senza generare danni a quello primario. Invece no, hanno voluto incasinare tutto. E così facendo rendono completamente vano ogni sforzo di Max nel rimettere ogni cosa a posto: significherebbe che, a priori, la situazione non avrebbe trovato soluzione e che l'eroina del gioco si sarebbe semplicemente spostata da una realtà a un'altra? Bleh. Quindi sta solo facendo un duplicato di se stessa e della realtà in cui vive? Avrebbe avuto senso se l'uragano non fosse sopraggiunto, per me. Voi cosa ne dite?

Ci vuole una certa sensibilità per apprezzare questo gioco; sensibilità che molte persone non hanno. Non è semplicemente un gioco "girly", o "fag-friendly", come molte persone amano definirlo. C'è qualcosa di più. Bisogna andare un po' oltre la corazza, ogni tanto. Altrimenti, finiremmo per non goderci più nulla.

Da giocare con molta calma. Non abbiate mai fretta di finirlo.
In sostanza, promosso. Life is Strange è un titolo coraggioso, apprezzato da molti più per il suo contenuto che per la sua grafica.

8.6

Voto assegnato da Lux Veritatis
Media utenti: 8.7 · Recensioni della critica: 8.8