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Mark1one

ha scritto una recensione su Rise of the Tomb Raider

Cover Rise of the Tomb Raider per PS4

Dopo quasi un' anno di attesa, anche i possessori di PS4 possono finalmente godere di Rise of the Tomb Raider, uno dei migliori esponenti di un genere che negli ultimi anni, purtroppo, non ha avuto molto spazio. ROTTR (l'abbreviazione è a dir poco orrenda) è il tipico "more of the same": Lara corre, si arrampica e combatte proprio come nel reboot del 2013 (i gemiti pseudo-sessuali ci sono ancora, state tranquilli), ma le migliorie e le aggiunte apportate dagli sviluppatori consentono a quest' ultimo capitolo di elevarsi diversi gradini sopra al suo predecessore. La trama, innanzitutto, risulta decisamente più godibile rispetto a quella del reboot originale (sotto questo aspetto, Crystal Dynamics non mi aveva convinto pienamente), mentre la tenace protagonista gode ancora di una caratterizzazione a dir poco eccezionale. Oltre alla campagna principale, ROTTR offre diverse ore di contenuti, che vanno ad incrementare la longevità complessiva in modo tutt' altro che artificioso. Le tombe opzionali, già apprezzate nello scorso capitolo, fanno il loro ritorno e, in alcuni casi, presentano enigmi piuttosto ispirati e complessi. Le neo-introdotte sfide, invece, ci consentono di accumulare XP, completando alcuni obbiettivi sparsi in giro per il vasto mondo di gioco, come disattivare torri radio o abbattere droni da ricognizione ostili.
L' approccio stealth, ancora una volta, si rivela essere il più gratificante, nonché il più efficace, e le aggiunte al parco mosse, relative a questa modalità, offrono al giocatore interessanti opzioni di eliminazione furtiva, come gli abbattimenti dall' alto, in puro stile Assassin' Creed, oppure la possibilità di trasformare i corpi dei nemici in trappole letali.
Uno degli aspetti più criticati dello scorso capitolo (e a ragion veduta) è stato sicuramente il livello di difficoltà; anche a "difficile", il gioco, offriva una sfida piuttosto moderata alla maggior parte dei giocatori. Qui le cose, fortunatamente, sono migliorate sensibilmente. Certo, a livello "normal", completare ROTTR è tutt' altro che un' impresa, ma selezionando i due livelli di difficoltà più alti, si potrà finalmente affrontare una sfida degna di tale nome.
Lo scialbo multiplayer dello scorso episodio cede il posto alla modalità "Spedizioni", che offre una manciata di contenuti sicuramente più adatti ad un titolo spiccatamente single-player come questo. La suddetta modalità permette di rigiocare i singoli capitoli, aggiungendo un' interessante sistema di punteggio, e di partecipare alla "Resistenza dei discendenti", ovvero una serie di missioni in cui dovremo completare obbiettivi assegnateci di volta in volta. Ad aggiungere un po' di pepe al tutto ci pensano le "Carte Spedizione", che permettono di aggiungere una serie di bonus e malus di diversa natura. Sia chiaro, questa modalità non è certo in grado di impegnare i giocatori per mesi, ma rappresenta sicuramente un gradito extra. A proposito di extra: questa versione di ROTTR propone tutti i DLC usciti su Xbox One, compreso un capitolo aggiuntivo della campagna principale.

Cosa mi è piaciuto particolarmente:
-la caratterizzazione di Lara
-le meccaniche stealth
-gli enigmi (opzionali)
-l'ambientazione

Cosa mi ha fatto storcere il naso:
-la mancanza di enigmi complessi nella campagna principale
-alcune fasi un po' troppo "guidate"
-i gemiti della protagonista

Crystal Dynamics è riuscita a superarsi, limando diverse imperfezioni del primo (si fa per dire) capitolo e offrendoci un titolo complessivamente più godibile e longevo. Rise of the Tomb Raider non è un prodotto innovativo, ma semplicemente un gioco fatto come si deve.