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Mark1one

ha scritto una recensione su Middle-earth: Shadow of War

Cover Middle-earth: Shadow of War per PS4

Attendevo veramente tanto questo sequel, ma non pensavo sarebbe entrato di prepotenza nella mia personalissima top-five dei migliori titoli del 2017. Dopo aver speso una settantina abbondante di ore per completare quasi tutto il completabile, non posso che fare i miei complimenti più sinceri ai ragazzi di Monolith, nonché consigliare l'acquisto de L'Ombra della Guerra a chiunque "mastichi" il genere.

-Assassin's Creed: Shadow of Arkham
Dire che il gameplay del titolo Monolith è derivativo, è come dire che EA punta alle grandi masse; esattamente come nel precedente capitolo, Talion compie azioni furtive alla Assassin's Creed e combatte come il Batman dei Rocksteady, ma, vuoi per la "figosità" dei poteri del protagonista, vuoi per la possibilità di passare dal combattimento a viso aperto allo stealth (o viceversa) con maggiore fluidità, vuoi per la brutalità delle esecuzioni, i due titoli Monolith, a livello puramente ludico, sono riusciti a convincermi maggiormente rispetto a quelli sopra citati. A volte anche le piccole cose possono fare la differenza...d'altronde, chi direbbe mai che COD è identico a Battlefield?

-Nemesys System
Veniamo ora a quello che, senza ombra di dubbio, rappresenta il cuore pulsante della produzione. Durante il gioco potremo soggiogare mentalmente gli orchi ostili, creando a poco a poco una vera e propria armata. Gli orchi "addomesticati" potranno essere infiltrati come spie nelle fortezze nemiche, impiegati per tendere imboscate ai capitani ostili, oppure potranno essere inviati in apposite arene a sfidare altri pelle verde. Il fine ultimo di questi incarichi, ovviamente, è quello di aumentare il livello del nostro seguace. Un gruppetto di orchi ben livellato sarà la chiave del successo negli assalti alle fortezze, e soprattutto durante la "Guerra delle Ombre", il massiccio End-Game del titolo, che consiste, invece, nella difesa delle varie fortezze, dai continui attacchi delle armate di Sauron.

-Un parco giochi epico
Ne L'Ombra della guerra non dovremo andare soltanto alla ricerca dell' orco più grosso e cattivo da reclutare; difatti, il gioco propone una quantità più che generosa di missioni-storia, suddivise in quattro campagne distinte. Se col precedente capitolo siete rimasti delusi dalla pochezza narrativa, qui non avete proprio nulla di cui temere. Il mondo di gioco, suddiviso in quattro regioni, è veramente enorme e, cosa più importante, denso di attività. Missioni storia, missioni nemesi (dove dovremo dar man forte ad un nostro orco seguace durante una delle sue scorribande), assalti alle fortezze, brevi quest in cui impersoneremo direttamente il Lucente Signore. Insomma, L'Ombra della Guerra è il classico sequel "più grosso e più cattivo".
Anche questo titolo non è riuscito a rinunciare ad una corposa componente GDR. Salendo di livello, potremo equipaggiare Talion con armi ed armature sempre più potenti, nonché sbloccare diverse abilità relative al combattimento, allo stealth e all' utilizzo delle varie bestie. Nulla di particolarmente originale, per carità, ma il sistema di crescita del personaggio aggiunge un po' di pepe ad un piatto già piuttosto saporito.

-Pay to win?
Veniamo ora al punto più hot di questa mia "recensione". L' uscita del gioco è stata accompagnata da tutta una serie di polemiche riguardo il bilanciamento dell' End-Game, che, a detta di alcuni, sarebbe veramente arduo da completare senza effettuare l'esborso di valuta reale. La verità?Beh, a mio modesto avviso, il problema è stato ignorato da alcuni (recensori in primis) ed enfatizzato da altri. Se da un lato è innegabile che il bilanciamento dell' End-Game favorisca le microtransazioni, dall' altro non possiamo certo dire che resistere a tutti gli assalti delle armate ostili, senza metter mano al portafogli, sia un' impresa poi così assurda. Ok, un po' di grinding sarà necessario, ma non siamo, per esempio, ai livelli di un Arkham Knight (anche se li non era possibile "barare"), in cui, per sbloccare il vero finale, era necessario recuperare una quantità improponibile di oggetti collezionabili. In conclusione, penso che sarebbe veramente un peccato snobbare un titolo di questa caratura solo per questo motivo qui.