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Dragon Age 2 è davvero un Gioco di Ruolo?

Statistica o narrativa? Matematica o immaginazione?

Cos'è un Gioco di Ruolo?
Sarebbe facile rispondere prendendo ad esempio una definizione di Wikipedia, o di qualsiasi altra "fonte" più o meno attendibile. Ma non mi va di propinarvi una simile sofferenza. Secondo il mio personale e opinabilissimo modo di pensare la cosa, un Gioco di Ruolo, comunemente abbreviato quale GDR o RPG (Role Playing Game) è, in ambito videoludico, un videogioco all'interno del quale ci viene chiesto di interpretare un personaggio. L'interpretazione è il termine più corretto con il quale sia giusto intendere un Gioco di Ruolo. In un qualsiasi altro genere videoludico al giocatore viene solitamente chiesta un'opera di immedesimazione: c'è un personaggio, si chiami esso Master Chief, Bayonetta o Super Mario e spetta a noi saltare, sparare o tirare calci per portare a termine l'avventura, vivendo le gesta di un personaggio già immaginato e completato nella testa di chi gli ha dato vita.



Nel gioco di ruolo, invece, il sommo creatore, ha il compito di porre delle basi alle caratteristiche di un determinato personaggio e dar vita ad un complesso mondo interattivo, pieno di insidie, nemici ed altri personaggi con i quali avrà a che fare.



Il nostro compito, in qualità di videogiocatori è quello di completare il personaggio, che nelle nostre mani diventerà l'eroe buono o cattivo a seconda delle nostre decisioni e delle nostre azioni. Saremo quindi degli interpreti del mondo virtuale circostante, all'interno del quale abbiamo il compito di capire e risolvere come meglio crediamo tutte le sfide e le insidie che il creatore ha posto di fronte al nostro cammino. Il personaggio stesso, anzi, l'eroe dei Giochi di Ruolo, è tipicamente dinamico nelle sue specifiche e abilità. Generalmente parte svantaggiato e privo di abilità, quasi come se fosse un bambino, ed in tale contesto è interessante comprendere l'efficacia di una similitudine del genere applicata nella pratica, come accade nel criticato Fable, dove l'eroe all'inizio della storia è proprio un bambino. Muovendo i fili dell'eroe in genere si va incontro a delle sfide da affrontare in una scala crescente di difficoltà, cosa che porterà ad aumentare l'esperienza del personaggio e a consentirci di personalizzare le sue abilità. Ma non è solo una questione di Forza, Destrezza o Carisma. L'eroe dei giochi di ruolo è dotato del più grande fardello dell'intero mondo dei videogiochi: la capacità di parlare e discutere. Il videogiocatore\interprete parla, letteralmente, con i personaggi non giocanti, decide cosa far dire al suo eroe, e saranno questi ultimi a regolarsi agendo e rispondendo di conseguenza e dando vita così, ad una pressoché infinita possibilità di soluzioni e intrecci narrativi.



Quanto appena detto è, a mio modo di vedere, la base di un qualsiasi Gioco che meriti di essere definito "di Ruolo". Ed è per questo che quanto leggo determinate recensioni di Dragon Age II, all'interno delle quali si dice che Bioware non ha creato un gioco di ruolo solo perché ci sono meno statistiche e tatticismi di quelli visti nel precedente Origins, non posso che dissentire apertamente, e ricordare a tutti che la vera anima dei Giochi di Ruolo non è la matematica, ma l'immaginazione dell'interprete, ovvero il videogiocatore, applicata alla bravura nel creare un mondo pienamente interattivo da parte del creatore, ovvero Bioware.



Dragon Age II è un Gioco di Ruolo. Che poi vi piaccia o no questo è un altro discorso.

pubblicato alle 16:05 del 12/03/2011

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Non saprei dire se mi trovo d'accordo o no. Il fatto è che una volta le distinzioni erano più chiare mentre oggi in molti giochi ci sono dinamiche da RPG e molti RPG hanno dinamiche da gioco d'azione.