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"Ah, i videogiochi rendono violenti e sono pericolosi..."

"...mentre tenere le armi in casa è saggio e sicuro."

Non ci si deve più stupire oramai.
Slaughter, Louisiana, 22 Agosto 2013. Bambino di otto anni si arma di pistola e spara in testa alla nonna novantenne, uccidendola mentre guardava la televisione. Inizialmente il Baby-Killer aveva dichiarato normalmente di star giocando con la pistola, e che BUM, colpo partito, cosa che fa del signorino soltanto uno sbadato bambino che gioca con una pistola carica e senza sicura.
Ma nelle ultime ore, le autorità, tanto brave, sono riusciti a smascherare il piccolo, dimostrando la volontarietà della sua azione. E come possono le autorità riuscire a provarlo? Ma è ovvio! Gli è bastato scoprire che il pargolo stava giocando con la Macchina Infernale™ meglio conosciuta al mondo come PlayStation 3, e precisamente a...Seriamente lo devo dire? Vabbé: Grand Theft Auto IV!
E quindi, nient'altro da dichiarare: il bimbo ha agito perché sotto effetto del violento GTA, questo quello che la stampa, in breve, dice. Si tratta dell'ennesimo caso in cui i videogiochi fanno impazzire la gente, che prende allora la propria pistola comprata regolarmente e alla mano di tutti per far stragi.



Ed assistiamo, a malincuore, all'ennesimo caso in cui la colpa va data ad i videogiochi, e non alla sanità mentale dell'assassino o quanto meno alla continua ed inutile presenza di armi da fuoco, a portata di un bambino di otto anni a quanto pare, nelle case americane. Sì, perché guarda caso la maggior parte di questi tristi eventi avviene nel suolo americano, dove ottenere un'arma è semplice quanto comprare un pacco di biscotti.
E se foste curiosi, il bambino non rischia nessuna penalità, visto che in Louisiana se non hai ancora compiuto dieci anni, la legge non ti riguarda.
La copia di GTA invece sarà condannata a morte.

pubblicato alle 22:57 del 25/08/2013

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E nessuno spende una parolina per il proprietario dell'arma che la lascia, CARICA, SENZA SICURA, INCUSTODITA e alla mercé di un minore? Qui si parla di minorato, altroché. Basta nascondersi sotto il caro buon vecchio sotterfugio dei videogiochi violenti, non è una tesi che regge più. Oltretutto ricordiamo che in tutti i videogiochi esiste un simpatico bollino, presente sia nella confezione che nei titoli del gioco, che indica chiaramente il target adatto a quella specifica esperienza videoludica. Quindi, ammesso che l'arma usata fosse probabilmente di un genitore, questo si rivela idiota e sconsiderato ben due volte, in quanto ha anche permesso che un bambino di otto anni si avvicinasse indisturbato a un videogioco non adatto a lui. Questi non sono altro che casi in cui una famiglia si prende responsabilità 0 sugli accaduti domestici, dove si vengono a creare condizioni favorevoli a ogni genere di incidente per la dabbenaggine e il menefreghismo dei genitori, che non tutelano e non assistono la propria prole. Poi che la legge americana sia del tutto particolare non ci piove, non mi sento nemmeno di criticarla troppo, visto quella che passano qui da noi.

 

Beh, se la storia è diversa ovviamente ritiro tutto, e mi scuso anche per essermi infervorato. Ma non è la prima volta che si sente un resoconto simile, e sinceramente nel 2013 non è più ammissibile. Comunque, alla faccia della pubblicità...

 

Ce ne vogliono di pelazzi sullo stomaco per fare pubblicità su un morto.
Sarò troppo in buona fede ma spero che non sia una storia montata ad arte sarebbe davvero squallido.

 

Ma se la notizia è poco chiara anche nei giornali americani, come fai a sapere che quello che hai scritto è giusto?

 

beh, stando a quello che hai detto, a me sembra più una cosa per mettere in cattiva luce gta, invece che un gesto per fargli pubblicità...

 

non é che ha messo lo zampino l'avvocato (mi sembra si chiami canzona) quello della costa concordia e altre panzane...................