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Recensione Dead Space 2

Provato in versione PS3

Penso che in questi ultimi anni, con le nuove generazioni che avanzano, si sia perso un pochettino il concetto di "survival horror": ormai i recenti Resident Evil 5 o Silent Hill Homecoming sono ben lontani da quei giochi che ti facevano sussultare (o come direbbe Jovanotti "fuffultare") dalla paura o che non ti facevano dormire la notte. Ma una serie, nata dagli sviluppatori di Visceral Games, sta riportando la paura nelle case dei videogiocatori di oggi: parlo di Dead Space. Il primo capitolo della saga, nato nel 2007, ha addirittura ricevuto critiche per il fatto che i giocatori non potessero giocare per più di un'ora, per l'oppressiva tensione provocata dal gioco. Sarà riuscito ai ragazzi di Visceral il sequel di cotanta spaventevolezza? Lo scopriremo tra poco.
Un uomo dalla fortuna sfacciataDead Space 2 inizia in un ospedale psichiatrico situato nello Sprawl, una colonia spaziale, dove è rinchiuso il nostro caro Isaac Clarke. Dopo gli eventi narrati nel primo capitolo, sfido chiunque a non farsi curare. Comunque, il nostro amichetto sta lì dentro e indovinate chi arrivano? I necromorfi.
Superato un inizio piuttosto movimentato verremo catapultati in un mondo molto più vario a livello di ambientazioni e con molti più personaggi, e udite e udite, Isaac parla! Infatti il nostro eroe è doppiato da Diego Baldoin, che fa il suo lavoro piuttosto egregamente.
La trama del gioco è molto bella e non mancano i colpi di scena: come al solito in mezzo a tutto questo ambaradam ci sta il Marchio, e, di conseguenza, Unitology.



Ciao sono Isaac e sono un ingegnere, ma nel tempo libero faccio a fette necromorfi.Nonostante le ambientazioni di gioco sono diventate più varie; spaziando da un asilo ad una chiesa di Unitology, il gioco fa paura. Una paura fatta di mini-infarti e di tensione opprimente. Perché no, in questa serie non ci sono mai state orde gigantesche di nemici, ma pochi, dannatissimi necromorfi. Quando arrivano ti fanno andare su e giù il cuore, ma quando non ci sono sei sotto tensione perché potrebbero arrivare da un momento all'altro. Ed è una sensazione opprimente, ma tanto opprimente. La paura è sempre dietro l'angolo, e nel caso degli ultimi due capitoli raggiunge livelli mastodontici, per colpa dei dannati necromorfi immortali che assomigliano tanto all'Hunter del primo, solo che qui sono tanti. Il (magnifico) comparto sonoro fa da cornicie e rende il tutto ancora più pauroso, con effetti da brivifo. Concludo questo paragrafo dicendo che nonostante tutto la sensazione di paura è più alta nel primo che nel secondo, forse per le ambientazioni più claustrofobiche.



Tutto è più grande, più forte e più vario
I passi in avanti fatti da Visceral Games si vedono in tutto, a partire dalle sopraccitate ambientazioni per finire con una migliorata varietà di armi e nemici, passando per la grafica. Infatti non ci sono più le classiche armature che migliorano solo aria e protezione, ma ora ce ne sono più di una (con le rispettive versioni Elite sbloccabili tramite la Partita+) con aiuti anche nel negozio, come la tuta Vintage che ti da particolari sconti. Interessante la cura riposta nelle armi, ora più varie e divertenti da usare. Ad esempio ci sono armi che incitano ad un approccio più tattico, come il Piazza-Mine, o armi predisposte all'offensiva più sfrenata, tipo il Javelin o il classico Fucile ad Impulsi. Rimane invariato uno dei simboli della saga, il Plasma Cutter e non manca la strana new entry di turno, il Fucile a Ricerca (chi utilizzerebbe mai un fucile di precisione contro dei necromorfi!?). I necromorfi sono ancora più vari e agguerriti, con i classici Slasher o i nuovi Puker.
La grafica è molto curata e non manca di stupire con affascinanti paesaggi spaziali o con ambienti curati nei minimi dettagli,e la chiesa di Unitology ne è un esempio.



Un multiplayer accessorio, ma divertente.
Novità principale di questo Dead Space 2 è sicuramente il multiplayer, ma ora una piccola premessa.
Quando guardo il multiplayer di un gioco guardo principalmente tre cose: l'attinenza allo spirito del gioco; la longevità e l'importanza che ricopre quest'ultimo all'interno del gioco. Il terzo criterio è piuttosto contorto, perché se si parla di giochi come Unreal Tournament o Team Fortress accetto volentieri il fatto che ci sia solo multiplayer perché è lo stile di questi giochi. Ma quando vedo giochi come Call of Duty, mi da fastidio come l'offerta del gioco sia stata completamente stravolta. 10 anni fa COD era con una buona campagna e un online longevo, ma non invadente; ora invece l'online ruba spazio alla storia principale, che dura in media 6h oramai.
Detto questo cercherò di valutare il multiplayer di Dead Space 2 secondo questi criteri. Lo spirito del gioco è più o meno rimasto intatto, infatti c'è una squadra che controlla gli umani e una che controlla i necromorfi, ed ogni mappa ha una missione, quindi nel complesso è ok (nonostante nel gioco tu sia completamente da solo); la longevità è assicurata dai 50 livelli di esperienza che ci sono, e dallà dualità umano/necromorfo, che assicura una discreta varietà che farebbe giocare il gioco anche dopo aver raggiunto il massimo livello. La modalità multiplayer è anche piuttosto accessoria, quindi non toglie nulla al gioco in singolo ed è una bella aggiunta.



Conclusioni
Penso che Dead Space 2 sia il miglior survival horror della sua generazione, con le sue atmosfere opprimenti e la sua trama coinvolgente, e penso che sia anche molto migliorato dal suo predecessore in quasi tutti gli aspetti (il primo fa leggermente più paura)





Voto: 9,0

pubblicato alle 23:08 del 25/03/2012

Condiviso da piroteca e un altro.Piace a 6 persone

 

Bella recensione anche se non sono tipo da Dead Space (me la faccio addosso).
Però a quanto ho letto il fattore paura non è molto importante per te dato che consideri DS2 il miglior survival\horror di questa generazione e quindi migliore del primo Dead Space.