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Grafica si, grafica no

Articolo volutamente provocatorio :) ma con leggerezza

Lo ammetto, probabilmente il mio modo di vedere le cose è condizionato dalla mia natura di giocatore di vecchia data: il considerare la veste grafica di un gioco nettamente secondaria rispetto al resto e il fatto di dare più importanza al gameplay nudo e crudo rispetto alla storia sono figli di decine e decine di ore davanti a grandi capolavori del passato...



Titoli "semplici", immediati, che non avevano la benchè minima complessità dei videogiochi che siamo abituati a vedere oggi, ma che nella loro semplicità avevano il loro punto di forza.
Mi spiego: prendiamo Duck tales, per NES, o per non andare troppo indietro Banjo-Kazooie, per N64. Questi erano giochi che "non potevano barare", nel senso che tutto ciò che erano te lo spiattellavano in faccia senza trucco e senza inganno; nessun orpello grafico pomposo a nascondere una pochezza di fondo disarmante, nessuna sequela di filmati e quick time events per allungare il brodo e dare la parvenza di giocare a qualcosa di "profondamente vario" quando invece la pochezza dell'esperienza è gigantesca. C'era il "press start to play"; un tasto e via, eri scaraventato li in mezzo a giocare, facevi parte in tutto e per tutto del mondo di gioco, e tutte le emozioni e le soddisfazioni le avevi GIOCANDO, e non c'era bisogno di tanti filmati, sequenze animate, introduzioni "filmiche" eccetera per poter fare dell'esperienza videoludica un qualcosa di esaltante.



Posso assicurare che ho provato più emozioni nello scoprire uno ad uno i livelli di "Little nemo: the dream master" (NES), piuttosto che osservare il finale di "Alan wake" (XBOX), oppure che ho avuto più cardiopalma ad affrontare Sigma (il boss finale) in "Megaman X" (SNES) piuttosto che saltellare da un tetto all'altro cercando di non farmi scoprire in "AC: revelations" (XBOX).
"QUINDI?" Direte voi... "ecco l'ennesimo retrogamer nostalgico che sputa sui prodotti odierni..che se ne stia rintanato a giocare coi suoi giochi passati se ciò che c'è oggi non gli va a genio..". In realtà non è così, perchè grazie al cielo c'è una parte del mondo videoludico che ha indirizzato la crescita e l'innovazione verso scelte meravigliosamente felici: per fortuna abbiamo Xenoblade, Skyrim, Mass Effect (il primo), i vari Zelda e tanti altri titoli davvero meravigliosi e meritevoli di essere giocati.



Ma teniamo bene a mente che molte delle cosiddette "migliorie" che anno dopo anno abbagliano i nostri teleschermi spesso non sono altro che specchietti per le allodole; immaginate a cosa gli sviluppatori potrebbero creare, con tutte le possibilità e l'improovement tecnologico che c'è oggi, se incanalassero le loro energie verso tutto TRANNE che la veste grafica...chissa, ne verrebbe fuori qualcosa di buono?

pubblicato alle 14:36 del 06/05/2012

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Guarda, mi trovo tutto sommato d'accordo su ciò che hai scritto: Half Life e Morrowind, giusto per citarne due, sono infinitamente superiori ai loro corrispettivi in genere odierni senza aver avuto bisogno di alcuna cut-scene o grafica mozzafiato. Però è innegabile che videogiochi sempre più cinematografici sappiano trasmettere molte emozioni se fatti e bene e se il gameplay non viene trascurato: ormai mi sto sempre più disinteressando al cinema, sarà per la scarsa qualità dei film, ma ho molte più soddisfazioni giocando ad un videogioco alla Mass Effect o alla The Witcher 2 che rimanere fermi due ore in sala per uno spettacolo in generale mediocre ai giorni nostri e senza alcuna possibilità di forgiare e plasmare ciò che vedi