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The Dakness

Il gioco che mette in relazioni in nostro ego, il suo lato oscuro e il suo lato benigno

Non avevo mai letto l'omonimo fumetto prima di aver acquistato il videogioco. Ne avevo sentito solo parlare: un fumetto creato da Marc Silvestri e Garth Ennis in cui il protagonista, di nome Jackie Esteacado, veniva a conoscenza di un oscuro potere che lo trasformava in un demone armato di strane creature tenebrose capaci di divorare il cuore dei normali umani di New York e dintorni. Ero quindi andato nel mio negozio di fiducia e mi ritrovai davanti questa interessante copertina un po' nascosta da altri titoli ma che immediatamente mi colpì, forse era destino. La critica giudicò questo titolo molto bene, ma non sottolinearono un importante lato del gioco: l'umanità di esso.



The Darkness è un prorompente titolo basato sull'omonimo fumetto uscito nel 2007 prodotto da Starbreeze Studios, software House svedese con un curriculum formato da titoli tripla A quali "The chronichle of riddick: escape from butcher bay", titolo con protagonista Vin Diesel che avrà un seguito chiamato "Assault on dark athena" e il recensissimo Syndicate, rifacimento in prima persona di uno storico titolo che con le meccaniche da sparatutto non aveva nulla a che fare. Una software house di tutto rispetto che in ogni caso è riuscita sempre a farsi valere producendo titoli interessanti, coinvolgenti e sempre più profondi. Considero the Darkness non solo il loro progetto più ambizioso, ma anche quello meglio riuscito in quanto riesce a toccare vette mai viste prima in un videogames, piccoli momenti che ora andremo a spulciare. Nato come sparatutto in prima persona, sin dai primi istanti di gioco ci si accorge che il tutto è stato ben contestualizzato e mescolato assieme alla trama. In poche parole non ci si ritrova a sparare a criminali arrabbiati senza un perché anzi: di perché ce ne sono a migliaia e il gioco riesce a far emergere ognuno di essi. Come dire: The Darkness è un'altro di quei titoli che riesce letteralmente a rapire il giocatore, a immedesimarlo nell'alter ego virtuale entrando dentro nel profondo della sua anima per estorcergli però tutta la sua malignità. Si, perché the Darkness è un gioco maligno, che metterà alla prova il pensiero di tutti nonché metterà in relazione il proprio lato oscuro con noi stessi. The Darkness ci spulcia fino al midollo, e ci fa capire molte cose che grazie alla maestria di Starbreeze riusciamo immediatamente ad assorbire il significato di ogni cosa. Dai toni prettamente Dark il gioco inizia con una sequenza ad alta dose di azione, in un tunnel, cercando di evadere da un inseguimento in auto dalla polizia. Faremo la conoscenza di due loschi individui, due tizi della mala che assistevano Jackie durante i suoi colpi per conto si suo Zio Paul Franchetti, boss mafioso locale. Dopo aver visto la morte di entrambi i malviventi scopriremo subito che in jackie c'è qualcosa che non va. E' il suo ventunesimo compleanno e nello stato di NY significa maggiore età ma per Jackie non ci sarà motivo di festeggiare perché verrà a conoscenza, lo stesso giorno, di essere maledetto da un arcano incantesimo che lo divorerà dall'interno facendogli commettere le più assurde atrocità.
Premetto che The Darkness è uno dei videogiochi più violenti degli ultimi tempi, ma non si tratta di una violenza stereotipata o esagerata come siamo abituati a vedere nei moderni videogiochi, è una violenza quasi realistica, soft ma dannatamente efficacie che riesce a colpire per la sua semplicità e rapidità fulminea praticamente ferina. Dopo aver fatto conoscenza dei demoni che inondano l'animo del protagonista, inizierà il gioco vero e proprio andando a incontrare decine e decine di personaggi diversi con cui fare conoscenza, chiacchierare e fare piccole missioni. La bellezza di the darkness è che, seppur lineare, riesce ad allargarsi grazie alla grande mole di missioni secondarie e collezionabili da trovare, tra cui lettere da spedire e numeri di telefono da chiamare cui le risposte spaziano da esilaranti a serie e provocanti. Ma non a caso il gioco, tradotto in italiano, si chiama "L'oscurità". Jackie, per diventare un demone in piena regola, deve stare nei luoghi in cui la luce è assente, per riprendere energia e far sbocciare i suoi tentacoli demoniaci in grado di divorare il cuore di ogni persona. Un cuore divorato significa un futuro upgrade della forza della tenebra, il potere principale di Jackie. Procedendo velocemente, dico che il gameplay di The Darkness si dimostra solido, bello e divertente. Varia in molti fasi per motivi che dopo vi spiegherò quindi risulta un fenomenale fps e per altro penso che sia lo sparatutto in prima persona con la trama più bella mai esistita.
Ritorniamo alla metropolitana. Questa zona di New York, famosa in tutto il mondo per la mole di persone che prendono ogni giorno i treni sotterranei, sarà il principale crocevia del gioco. i treni ci permetteranno di girovagare in una new york dai toni malinconici e molto dark, pervasa da una assurda violenza e traspare in ogni muro. L'obiettivo è molto semplice: Jackie vuole vendetta, uccidere Paul, colui che ha ucciso la sua amata, Jenny Romano. Ma fermiamoci un attimo. La metropolitana non è un luogo morto: li vi abitano molte persone: alcune aspettano il loro partner, altre cercano un oggetto perduto, altre ancora si dannano per una scelta passata o riposano nella speranza di fare un sogno che li sradichi a forza dalla realtà portando l'essere in un mondo bello e piacevole. Le persone che si incontrano all'interno di queste zone sotterranee ci chiederanno dei piccoli favori. Ma che cosa c'è di così interessante nel parlare con giovani e anziani in cerca di aiuto? Semplicemente la loro semplicità e spontaneità. Grazie a un ottimo stile grafico che riesce a rimanere fluido anche nelle situazioni più concitate, i vari personaggi risultano vivi, sembrano vere persone che parlano, respirano, pensano e vivono e quando aprono bocca non si riesce a far altro che fissare negli occhi chi sta emettendo quei suoni quasi come se fossimo davanti a una persona in carne ed ossa. Le animazioni facciali aiutano moltissimo ma sono le parole che affascinano: semplici, accoglienti, così normali che colpiscono letteralmente il giocatore. Un ragazzo che chiede informazioni, una vecchina che cerca un braccialetto caduto fra le rotaie e una anziana in cerca di una sfida: tutto appare normale, familiare, come se il giocatore non stesse vivendo una avventura in un videogioco bensì stesse controllando un vero uomo nella metropolitana di New York. Ma la parte bella deve ancora arrivare.
Come già detto molti giornalisti si sono scordati di parlare dell'umanità del gioco e del legame mistico che riesce a creare con il giocatore. Prendendo in mano il pad, oltre ad essere compiaciuti di una disposizione dei tasti ben solida, non si può fare a meno che continuare a giocare per scoprire la fine di Jackie, della sua anima e della sua povera anima gemella. Jenny Romano è stata decantata da pochi per una scena, una delle migliori per me nella storia dei videogiochi. Accade semplicemente questo: dopo essere stati traditi dallo zio e aver ucciso alcuni dei suoi scagnozzi, ci ritroveremo nella situazione di andare a trovare la ragazza del protagonista, Jenny, nel suo nuovo appartamenti in chinatown. Arrivando a destinazione il gioco ci proporrà di interloquire con la ragazza con varie opzioni. E' infatti importante dire che The Darkness offre la possibilità al giocatore di decidere cosa dire rendendo il gioco più vario e realistico visto che le reazioni saranno così UMANE da suscitare scalpore data l'imprevedibilità dell'animo umano. Dopo aver conversato con la bellissima ragazza, lei ci offrirà una graziosa torta per poi andare a sdraiarsi su un divano per guardare un film in bianco e nero. Ed ecco la scena più bella che abbia mai visto. Che cosa c'è di bello? Niente e tutto. Il gesto è semplice: Jackie si siede accanto alla sua ragazza, prendendogli teneramente la testa fra le mani per poi farla ricadere dolcemente sulla sua spalla in un modo così normale che fa impressione. Il tutto accade in pochi istanti in sensuali gesti che riescono a rapire il giocatore e a fargli pensare a tutte le sue esperienze amorose passate. Perché se da un lato The Darkness ci rapporta con il nostro lato oscuro, dall'altra parte fa risalire dentro di noi le nostre emozioni amorose, le nostre esperienze d'amore e la sua febbrile energia. Nell'istante in cui Jackie decide di baciare la sua ragazza, non si può non pensare a quando noi lo abbiamo fatto con il nostro partner, in un rito dolcemente sensuale e appagante denso di amore e significati indecifrabili. Tantissime emozioni traspaiono in pochissimi istanti, e tutto grazie a una scena di una normalità sovrannaturale, direi la scena più normale e dolce che io abbia mai visto in un videogioco. Il tutto si conclude con Jackie che dovrà uscire dal suo appartamento per fa fronte a un suo impegno facendo sdraiare lentamente la sua ragazza per esteso sul morbido divano. Un qualcosa di così bello che mi ha colpito e che ha colpito tutti i giocatori che hanno avuto una storia d'amore: arte allo stato puro.



Quello che accade dopo è terribile. jackie dovrà vagare per cercare suo Zio che nel frattempo prende in ostaggio Jenny e in una sequenza altamente emotiva accade questo.




"E quella..è stata la prima volta che io sono morto". In un modo terribile, angosciante e inaspettato, Jenny viene uccisa davanti agli occhi del suo unico vero amore, Jackie, che immobilizzato dal suo stesso demone che pochi minuti prima lo aveva aiutato in una situazione concitata, ora gli aveva negato la possibilità di salvare un'anima, una vita, la vita che loa vrebbe reso felice per sempre. L'emotività della scena, accentuata dalla freddezza di Paulie, Zio del protagonista, è incredibile. Ma la domanda è questa: si ha un grande potere che scaturisce dal proprio lato oscuro, una forza enorme che ci permette di sentenziare il prossimo. Ma che cosa accade nel momento in cui si perde l'unica cosa che valeva d'avvero, come l'amore? che cosa accade dentro di noi nel momento in cui l'equilibrio fa bene e male interiore viene interrotto, davanti ai nostri occhi ? E che senso avrebbe la vita a quel punto all'interno di un corpo privo di amore?
Il gioco ci risponde con l'apocalisse: guerra, carestia, pestilenza sono ciò che viene fatto vedere dopo la terribile sequenza, ma c'è qualcosa che non va. All'interno di questo mondo paranoico, dove il cielo è di un colore rossastro volto a sottolineare l'inferno del luogo, c'è una cosa che traspare: la speranza e l'amore di chi vive in quel mondo dimenticato e parallelo. SI incontreranno soldati inglesi della prima guerra mondiale combattere contro demoni dalle sembianze di tedeschi o austriaci, ma è solo una interpretazione da parte degli sviluppatori di ciò che la guerra è. Ci si ritrova a combattere contro una infinità di soldati, fino a incontrare persone che chiedono a Jackie di mandare lettere alle loro famiglie o alle loro mogli. Una, in particolare, di un soldato che aveva promesso sposa la sua amata prima di esser chiamato al fronte. Non più ritornato chiede a Jackie di dare in mano la lettera alla sua amata che si ritroverà nella stazione della metropolitana new yorkese, sonnecchiante e in attesa che Dio la faccia ricongiungere con il suo caro promesso marito. Nel momento in cui si darà in mano la lettera alla vecchia signora, non può che farci piacere vedere il suo stupore in faccia e la sua gratitudine. Sulla lettera, scritta con la calligrafia del soldato, c'era semplicemente scritto: "mi vuoi sposare?".
In questa dimensione parallela, intrinseca di odio, orrore e morte, si trova speranza e amore a fronteggiare le bestie demoniache. Si incontrerà anche un familiare di Jackie, colui che ha dato inizio al processo per cui la tenebra ha colpito Jackie. La parte finale ci rivedrà nella camera di comando di un treno, dopo aver passato mille peripezie e aver visto l'orrore della morte e la speranza che deriva dall'amore, una forza così enorme da essere immortale e in ogni dove, capace di infondere vita e di far vivere anche in eterno le anime intrise del suo potere. O almeno questo è l'interpretazione che il gioco da all'amore, una interpretazione incredibilmente bella e profonda e terribilmente affascinante.
Non vi sto rivelando tutti i significati del gioco perché quello che voglio farvi capire è come questo titolo riesce a relazionare la nostra parte più terribile con la nostra parte più gioiosa e amorevole, come se The Darkness volesse farci capire che dentro di noi esiste una lotta intestina fra bene e male, il cui equilibrio è facile da perdere con conseguenze sull'animo catastrofiche. the darkness fa pensare al giocatore che diventare demoniaci e altrettanto maligni sia positivo e di notevole guadagno ma che l'amore, d'altra parte, da molto di più del potere e del denaro. Ma andiamo all'ultimo oggetto.
Il treno ha un significato importante, oltre ad essere il mezzo di trasporto principale di Jackie, sarà anche il mezzo con cui jackie riuscirà a combattere se stesso. Il treno è simbolo di addii ma anche di ritorni, e allora che cosa ci volevano far capire gli sviluppatori con questa figura allegorica. Semplicemente l'atto di andare e tornare. Jackie continuamente si tutta nella sua totale malignità per poi ritornare ad essere quello che era grazie all'amore che nutriva per Jenny. I treni ci porteranno in ogni dove: una volta verso una meta positiva e un'altra volta verso una meta negativa. Un equilibrio che viene fatto viaggiare su rotaie in un viaggio mistico in cui il treno ha il suo significato letterale, di trasporto. Questo treno però non è un oggetto materiale; esso si muove in strette gallerie che raffigurano la nostra anima, la nostra essenza e il treno le nostre esperienze e ciò che siamo. Con i suoi lugubri e sporchi fari, il treno fa luce nelle gallerie, per non perdersi, per darsi fiducia quasi come a cercare una via che però sarà sempre la stessa quasi a far capire che il bene e il male rimangono su delle rotaie da percorrere a fanali accesi. Bisogna sempre accorgersi del binario che si sta percorrendo, quello del bene o quello del male, ma che dopotutto si può sempre tornare indietro e provare un' altra strada, un altro binario. Affascinante come The Darkness, con umana sfrontatezza, riesce a penetrarci e a far risaltare il nostro animo e ciò che abbiamo dentro. Che cos'è il maiglno, che cos'è l'amore? The Darkness da risposta a tuttociò con una saggia interpretazione, fino ad arrivare al tanto concitato famoso finale.

pubblicato alle 13:58 del 23/08/2012

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