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Recensione - Hitman: Absolution

Dopo tanti anni fuori dalle scene, 47 si prepara ad aprire di nuovo il suo sipario color cremisi.

Iniziamo ponendoci una domanda: Hitman è davvero tornato? La risposta è: non completamente. Alcuni cambiamenti apportati infatti rendono il titolo diverso ma allo stesso tempo fedele alla serie. Dopo aver finito da almeno una settimana questo nuovo episodio, mi è servito tempo per mettere bene a fuoco cosa nonostante tutto realmente offre questo Hitman: divertimento, soddisfazione, ma soprattutto: longevità. Infatti mi sono trovata di fronte ad una esperienza bella e soddisfacente, una delle poche che ho avuto modo di vivere in questo periodo videoludico.
Be' allora, da dove posso cominciare? Ci sono parecchie cose da dire sulla nuova fatica di IO Interactive, supportata questa volta da Square Enix, ma procediamo con ordine.



Una questione personale.
Una atmosfera gelida e tetra. La voce di Diana. Una figura in ombra: è il nostro Agente, che tra le mani stringe uno dei suoi contratti, la routine del suo lavoro. Lo guarda attentamente: è proprio Diana il suo bersaglio. I colori freddi si scontrano con le luci calde e tenui di una Chicago al tramonto. Perchè lei? Perchè proprio la persona in cui 47 ha sempre riposto la sua fiducia? Perchè il suo contatto più vicino dell'Agenzia?



La storia di Absolution, pur non essendo particolarmente intricata e originale, incuriosisce il giocatore e tiene incollati allo schermo fino alla fine, complice una regia di buon livello e una sceneggiatura curata nella sua semplicità. La trama, più lunga e coinvolgente, ci presenta finalmente una visione più introspettiva di 47. Era da Hitman 2: Silent Assassin che non vedevamo uno scorcio della personalità del nostro assassino, di quello di cui è stato privato fin da quando era un bambino: i sentimenti. Tranquilli, non abbiamo un Hitman smielato o roba del genere: il carattere gelido di 47 è rimasto pressochè immutato.



Impegnato in una questione personale, l'assassino farà di tutto pur di arrivare fino in fondo alla vicenda. In questo caso il grado di coinvolgimento della storia supera di gran lunga quello di Hitman 2. Le missioni infatti, a differenza dei precedenti episodi, saranno totalmente story-driven: non consistono più ormai in semplici contratti distaccati. Ogni situazione, ogni evento a cui parteciperemo sarà dettato dalla trama. Perfino l'assenza di un particolare attrezzo del mestiere è giustificata dalla vicende che ruotano intorno al nostro pelatone.



Scelgo questo o quello?
A proposito di attrezzi del mestiere... Come sempre ogni episodio della saga dell'assassino pelato ci ha messo di fronte ad una ampia libertà di scelta. L'inventario è stato rivisto e ci permette di portare pochi oggetti rispetto al passato, dovremo quindi fare affidamento all'ambiente che ci circonda. I precedenti episodi offrivano diversi modi per portare a termine un obiettivo e ci aprivano un mondo dove eravamo noi a decidere cosa fare, ma soprattutto come fare: uccidere silenziosamente il nostro obiettivo con la nostra fedele corda di pianoforte, sgattaiolando e cogliendolo alle spalle? Far sembrare tutto un incidente? O causare un bagno di sangue? In Hitman: Absolution il sistema non è cambiato molto, sta a noi decidere come procedere e come usare ogni oggetto con parsimonia. Tutto, dai dettagli, agli oggetti, ai personaggi, rendono il mondo di Absolution vivo e curato.



Le sfide che ci presenta il gioco offrono davvero tanto divertimento, permettendoci di procedere in un modo totalmente diverso oppure di compiere determinate azioni. Il tutto va ad aumentare la longevità e la rigiocabilità del titolo. Per esempio una missione in particolare cambierà radicalmente a seconda dell'approccio da noi scelto, con un finale completamente diverso. Ogni ambiente offre varie occasioni e una grande quantità di oggetti da usare a nostro piacimento. Le sigarette fanno male, perchè non insegnare la lezione ad un bersaglio che fuma troppo? Magari sabotando quel piccolo distributore di benzina accanto al quale sta facendo un tiro... O magari perchè non mettere ko un nemico colpendolo alla testa con una bambolina hawaiiana? Troppe scelte. Poco tempo.



La X indica il punto.
La mappa, presente nei precedenti episodi, è stata sostituita un piccolo radar posizionato in basso a sinistra che non offre più i suggerimenti e le posizioni di tutti i personaggi presenti nell'area, ma solo di quelli nelle immediate vicinanze. Tranquilli, perchè, al livello di difficoltà Purista non avrete nessuna interfaccia di gioco a guidarvi, e dovrete fare attenzione ai dintorni basandovi sui rumori e sulle ombre delle guardie. L'unico aiuto che avrete sarà un incessante fischio che si farà crescente all'avvcinarsi di una guardia oppure al livello di sospetto nutrito nei vostri confronti. Questo ha certamente contribuito a dettare un maggior realismo dell'esperienza di gioco e a lasciare i giocatori in balia degli ambienti e dei nemici ostili.
Ogni livello sarà strutturato in maniera da farvi pensare due volte prima di buttarvi nella mischia, prima di prendere ogni decisione, prima di proseguire. I precedenti episodi ci avevano ormai abituato ad ambienti enormi e pieni di scorciatoie e vie per giungere al nostro obiettivo.



Ed ecco che arriva la vera nota dolente del gioco. Ma quali livelli sono veramente enormi e liberi in Absolution? Semplice: potevano esserli tutti, ma in sostanza solo alcuni possono ricalcare fedelmente la struttura sandobx di alcuni livelli spettacolari dei precedenti Hitman. Il paragone non può che cadere proprio su Blood Money, titolo che ha saputo riunire tutti i punti di forza dei precedenti episodi, tra cui una lodevole vastità dell'ambiente di gioco. Cosa, quindi, mina il senso di libertà che gli sviluppatori ci avevano promesso? Purtroppo è la presenza di un sistema ad aree che tende a dare la sensazione di una mappa spezzettata. Una volta passati nell'area successiva, non si potrà più tornare indietro,impedendoci così di scorrazzare liberamente per tutto il livello, come accadeva in Blood Money. Ho notato una cosa del genere, ma molto più marcata, anche in Max Payne 3, infatti quando si passava da una stanza all'altra non si poteva più tornare indietro. Porta bloccata.Tutto ciò è per caso dati dai limiti delle attuali console? O dalla pigrizia degli sviluppatori? In realtà i livelli di Absolution sono davvero lunghi e belli, ma sarebbero stati ancora più d'impatto se, come in tutti i precedenti Hitman, ci fosse stata DAVVERO una ampia libertà di movimento per la mappa, senza questi checkpoint che tradiscono il senso di apertura e di libertà che ci viene offerto, o almeno sembra.
Questi punti di controllo in realtà fungono da sistema di salvataggio delgioco, dato che non sarà consentito salvare liberamente, se non trovando dei checkpoint “attivabili” e validi solo per la sessione di gioco. Così, data la lunghezza e la difficoltà di alcuni livelli, non sarete costretti a ricominciare tutto da capo se dovrete interrompere la partita e spegnere la console. Tengo però a ribadire che questo sistema ad aree purtroppo mina il senso di continuità che viene tenuto a galla da quel procedere incessante della curiosità del giocatore.



In poche parole gli sviluppatori hanno barattato quel senso enorme di libertà per i dettagli e il risultato è una esperienza meno "aperta"rispetto ai precedenti episodi, ma più snella e concentrata sulla storia.




Eh? Cosa era quel rumore?” Uh niente, è solo quello strano tizio calvo.
Giocando esclusivamente seguendo uno stile stealth ho trovato particolarmente soddisfacente l'IA dei nemici, che ai livelli più alti di difficoltà dà sicuramente del filo da torcere ed è capace di far snervare il giocatore. Per fortuna, ancora una volta, l'ambiente di gioco ci viene in aiuto. Se in Blood Money bastava una moneta dell'illimitato portafoglio di 47 per distrarre i nemici, in Absolution qualsiasi oggetto, meglio se bello pesante, può essere lanciato e usato per distrarre e interrompere la ronda di una guardia un po' troppo fastidiosa che ci intralcia la strada. A questo punto possiamo decidere se passare liberamente prima che la guardia ignara torni sui suoi passi oppure attirarla in un angolino buio e nascosto per stordirla, meglio ancora se abbiamo un posto dove nascondere il corpo, e prendere i suoi vestiti.



C'è da dire che la varietà di travestimenti è davvero notevole e cipermetterà di vestire i panni di quasi tutti i personaggi del mondodi gioco. Tutto il vestiario di cui ci saremo appropriati verrà poimostrato nelle statistiche, formando una vera e propria boutique deitravestimenti. Alcuni saranno davvero curiosi. Credete che un costumeda canarino possa davvero eludere l'attenzione delle guardie? Perchènon sparare all'impazzata indossando un costume da criceto?



Una novità interessante è rappresentata dalla modalità Istinto, una sorta di Occhio di Aquila che ci permetterà di intuire i percorsi dei nemici, di mettere a fuoco oggetti importanti e di seguire passo passo e in modo più dettagliato ciò che avviene attorno a noi.Molti hanno storto il naso quando questa particolare abilità fu annunciata da IO Interactive, temendo una estrema semplificazione del gameplay. Ebbene sappiate che l'uso dell'Istinto è praticamente a discrezione del giocatore. Tanto che è possibile disattivarlo dalle opzioni di gioco. Durante la mia partita, giocata seguendo l'approccio stealth e a livello Difficile, ho utilizzato per soli 19 minuti l'istinto, contro le circa 30 ore per portare a termine l'avventura. Il vero punto di forza di questa particolare abilità sta nell'ingannare i nemici che possono riconoscerci se portiamo la stessa divisa. Tutto è sempre fine allo stealth e in questo caso dunque la mimetizzazione attraverso l'Istinto si rivelerà piuttosto utile. Ma ricordate di usarlo con parsimonia perchè ne avrete una quantità davvero limitata a disposizione, che si rigenererà solo se farete determinate azioni, come lo stordire e nascondere un corpo.



Come stealth siamo tornati ai livelli di Codename 47 e Silent Assassin (dove, voglio ricordare, c'erano alcuni livelli in cui NON bisognava uccidere alcun bersaglio, ma erano semplicemente sezioni stealth). Ilgioco ci premierà assegnandoci dei punteggi e un rank che saràdeterminato dal nostro comportamento assunto nella missione. Piùstealth e silenziosi saremo e più il punteggio sarà alto. Levalutazioni migliori e più alte ci permetteranno di sbloccarediverse abilità che potenzieranno 47, sviluppandone maggiormente ledoti. Come recita il gioco, il compito dell'assassino silenzioso èquello di lasciare intatto l'ambiente in cui opera, sarà piùdifficile portare a termine la missione, ma è questa la firma delvero Hitman.



Ottima poi l'idea di voler dare un po' di respiro (soprattutto appunto a chi gioca stealth) ai giocatori inserendo dei livelli che sono quasi del tutto basati su semplici azioni e cinematiche.
Negli scontri a fuoco però troviamo alcune pecche. L'IA dei nemici vacillerà un po', e renderà la sparatoria un po' obsoleto, complici anche delle meccaniche vecchie per un TPS odierno. Anche qui l'Istinto può rivelarsi utile: è infatti attivabile una modalità Tiro Rapido che ci permetterà di fermare l'azione per designare i nostri bersagli (Come? Qualcuno ha detto Red Dead Redemption?) e scegliere dove colpire. Attenzione però, perchè in questa modalità l'Istinto si consumerà molto più velocemente. Il Tiro Rapido richiede come da titolo una azione rapida e precisa. Questo approccio è sicuramente sconsigliato alle difficoltà più alte.




Il contratto è servito.
Una delle vere novità di Hitman: Absolution è la modalità Contratti.Questa, giocabile esclusivamente online, si presenta originale e divertente, e il suo obiettivo è quello di dar libero sfogo alla fantasia dei giocatori, permettendo di creare delle missioni assolutamente nuove, usando come sfondo uno dei qualsiasi livelli del gioco. Anche qui troviamo un sistema a punti, che saranno convertiti in dollari: se soddisferemo le condizioni poste dal creatore del contratto, come finire il livello senza essere scoperti, uccidere un bersaglio con una determinata arma oppure completando la missione esclusivamente in giacca e cravatta, il nostro guadagno aumenterà di parecchi zeri per il contratto portato a termine con successo. I soldi sudati serviranno per comprare potenziamenti e personalizzare le nostre armi.




Oh! Oh! Cosa odono le mie orecchie?
Come molti avranno notato al sonoro manca lo storico compositore della serie, Jesper Kyd, il risultato infatti non è d'impatto come nei precedenti Hitman, con musiche poco presenti e alcune note un po' anonime. Il lavoro di Thomas Bärtschi, Peter Kyed e Peter Peter che si è potuto ascoltare però non è da buttare: il sonoro, nella sua semplicità, offre vari momenti gradevoli per le nostre orecchie soprattutto durante gli intermezzi. Un mix di cori e brani dal ritmo duro contribuiscono a rendere l'atmosfera cupa dove necessario.



Ho trovato particolarmente gradevole il doppiaggio nostrano, le voci sono davvero azzeccate ed escludendo alcuni piccoli e tristi problemi di sincronia (un filmato è totalmente non sincronizzato col labiale,e il risultato è a dir poco orrendo), ci troviamo di fronte ad un bel doppiaggio, che quasi riesce nel suo piccolo a tenere testa al cast stellare della versione originale, che vede attori del calibro di Powers Boothe e Keith Carradine doppiare magistralmente personaggi chiave del gioco.



Ottimi poi i dialoghi, reali e che certe volte ricorderanno quelli deliranti ma del tutto normali dei film di Tarantino. Alcuni di questi,specialmente tra i nemici, regalano momenti di ilarità generale. Ecco un esempio di guardia spaventata del rumore che ha appena sentito e sconcertata dall'aver appena trovato un corpo esanime ai suoi piedi: “Oddio, cosa è? Oddio no! Qui si mette male! Che...che succede? Sarà...sarà uno scherzo! Sarà Lenny che vorrà vendicarsi di qualcosa... Forse il cuscino scorreggia?”



La pagella.
Non sono molto ferrata a livello tecnico ma, nonostante abbia notato parecchio aliasing in alcuni ambienti, la resa grafica è per me più che buona, mi ha davvero convinto. I volti e le espressioni dei personaggi sono resi molto bene. 47 stesso sembra rispecchiare nelsuo volto qualche emozione in più dietro al suo distintivo sguardo gelido e al suo approccio distaccato.
Nonostante i difetti che lo precludono dall'essere davvero un titolo di grande spessore,non mi sento di dare un voto minore di 9. Il gioco mi ha coinvolto parecchio, è DAVVERO longevo, e la varietà di situazioni in cui ci andremo a trovare è davvero lodevole. Peccato davvero perquesto senso di "costrizione" che, per chi ha giocato i precedenti Hitman, segnerà un po' l'esperienza globale di gioco e che quindi lo pone qualche palmo sotto Hitman: Blood Money.
Hitman:Absolution non annoia e non stanca mai. Sarà dimnuita la vastità degli ambienti e quel senso di completa libertà familiare per chi ha già giocato i precedenti episodi ma questo Hitman offre sicuramente una coinvolgente esperienza videoludica come poche nel suo genere. E'un titolo che merita ed è da giocare.



Pro:



  • Gameplay vario
  • Esperienza coinvolgente
  • Atmosfere azzeccate
  • Grado di difficoltà davvero soddisfacente

Contro:



  • IA non sempre all'altezza
  • Minore senso di libertà

Grafica: 8.5
Longevità: 9
Gameplay: 9
Sonoro: 8.4
Voto globale: 9



pubblicato alle 18:48 del 10/12/2012

Condiviso da Dante_X_ e altri 5.Piace a 22 persone, 2 persone

 

peccato per la mancanza del backtracking... sisi cmq must buy nulla da dire .. lo prendero' quando trovo uno spiraglio libero tra i millemila titoli che devo fare asd

 

Eh già la mancanza del backtracking si fa sentire, le aree però sono quasi tutte abbastanza ampie e i checkpoint "obbligatori" sembrano lontani, specialmente nella prima run. asd
Grazie a tutti per i complimenti! xd Sono lieta di aver chiarito un po' le tue idee Leo. ;)
Grazie Lalilulelo! (Chi sono i Patriots? [cit.] ahsisi )
Salvo quell'8.4 eh...non me la sentivo di dare l'8.5 pieno. Proprio no. xd Anzi quasi quasi...8.3? asd

 

Scrivo anche qui che purtroppo gli errori di battitura sono dovuti all'editor di testo Open Office che si mangia automaticamente degli spazi se importi il testo in un altro editor ç_ç chiedo venia ç_ç
Anzi se piro o Fabbro dovessero vedere il commento chiedo il favore di mettere in ordine gli spazi ribelli asd

 

Bellissima recensione, complimenti. A mio parere, il problema principale del gioco è proprio quello dell'IA nemica. Giocandolo a normale mi è capitato di defenestrare una guardia, senza che il tizio con cui stava parlando affacciato alla finestra si accorgesse di nulla. Ed è successo più volte in diversi punti A causa di questo problema mi è generalmente piaciuto di meno rispetto a Dishonored. Aggiungo che a difficoltà "Normale" si lascia giocare abbastanza tranquillamente, più ostico della media dei giochi attuali ma niente di particolarmente difficile.

 

Grazie Zagarosh! Uh forse ho capito cosa intendi, e soprattutto dove xd proverò a fare la stessa azione (sempre impostando il livello difficile) e ti farò sapere, ma comunque generalmente l'IA ad una difficoltà inferiore è più clemente, anche se ho riscontrato anche io qualche intoppo, anche a difficile. Mi è capitato però di nascondere un corpo defenestrandolo, vedendo che me lo aveva segnato come "corpo nascosto" ho provato a nasconderne un secondo e a quel punto la IA nemica si è insospettita, e ha cominciato a setacciare tutto l'edificio, soprattutto la stanza da dove avevo buttato i corpi. Sono tornati a "Prudente" dopo un po' ma purtroppo non mi è mai spuntato "Via libera" costringendomi a riavviare il checkpoint per la eccessiva presenza di guardie xd

 

Io l'ho comprato al day one (edizione da 110 euro con la statuetta di 47 :D ), e l'ho finito in meno di due giorni... bellissimo! E ora sto finendo di sbloccare gli obiettivi. Premetto che sono una novella nel mondo di Hitman, ma ho adorato questo gioco da subito, tant'è che ho fatto la garanzia per due anni, e non smetterò più di giocarlo!