Oldboy

Dannatamente semplice e divertente. Sarò banale, ma penso che questi aggettivi riescano a definire perfettamente questo prodotto dei Psyonix Studios.
Si parla innanzitutto di un gioco semplice per la sua struttura, facilmente assimilabile e fruibile da chiunque: Rocket League si basa su partite di calcio in squadre dal numero variabile. La differenza, piccola ma allo stesso tempo incisiva, è che al posto di controllare classici calciatori, i nostri avatar saranno composti da macchinine radiocomandate. Il pregio maggiore del prodotto risiede sicuramente nell'immediatezza e nella grande partecipazione da parte della community. Il gioco non impiega più di una decina di secondi per il matchmaking e le partite hanno una durata standard di 5 minuti (più eventuali golden goal). Le brevi durate delle partite vanno così incontro a chi vuole divertirsi pur avendo a disposizione poco tempo.
In Rocket League prevale una forte varietà tra le partite, vuoi per la presenza di avversari e compagni sempre diversi, per le modalità d'incontro (1vs1, 2vs2, 3vs3 e 4vs4), per le impostazioni particolari da settare (come ad esempio l'uso di una palla più grande o più piccola, con maggiore o minore rimbalzo, un utilizzo illimitato del turbo o un'assenza di danni da infliggere alle vetture).
Inutile dire che in compagnia di amici il gioco viene goduto appieno. Quel che si nota sin da subito è l'assenza di componenti e strumenti in grado di avvantaggiare i giocatori. E' possibile scegliere tra molte macchinine e tante modifiche da applicare alle stesse, ma nessuna di queste permetterà al giocatore ambizioso di turno di rendere più potente (o comunque più vincente) il proprio mezzo. Gli incontri di gioco si svolgono sempre alla pari e la pratica è l'unica arma per risultare vittoriosi sugli avversari. E' comunque presente una barra dell'esperienza, ma ha un valore pressochè scenico all'interno del gioco.
Ad aumentare le impressioni positive sono anche la grafica curata e la colonna sonora, orecchiabile e coinvolgente. Se volessimo andare a cercare a tutti i costi le note dolenti, mi sento nella condizione di bocciare la campagna single player. La scarsa difficoltà dei bot (anche al livello massimo) fornisce davvero pochissimi stimoli nell'affrontare l'avventura in solitaria. Figuriamoci poi a farla prediligere alla ben più riuscita modalità online, unico vero cuore e motore del gioco.
Tralasciando il riscontro in generale positivo del gioco, mi piacerebbe vedere alcune piccole migliorie in futuro: l'inserimento di un Workshop gioverebbe sicuramente a questo prodotto e stimolerebbe gli utenti a rendere ancora più variegata la scelta di addobbi e oggetti per la propria macchinina. Non mi dispiacerebbe nemmeno la possibilità di realizzare veri e propri campionati o tornei online, visto che al momento le sfide si basano semplicemente su una valutazione generata dal numero di vittorie contro avversari casuali.
Rocket League, in conclusione, è quel gioco con cui potrete cimentarvi con piacere e senza doverci per forza dedicare troppo tempo. Se cercate un multiplayer riuscito, ben fatto e ben seguito dai suoi autori, non vi resta che dargli un posto nella vostra libreria.

UPDATE al 10/01/2017:
Psyonix Studios conferma di voler supportare costantemente la sua creatura. Sono infatti aumentate col passare del tempo le arene a disposizione, le auto (acquistabili tramite DLC, però), gli oggetti sbloccabili (alcuni rari da comprare con soldi reali, ma fortunatamente hanno solo una funzione estetica e non influiscono sull'esito delle partite).
Spiccano nuove modalità come la Rissa, in cui le sfide prevederanno la presenza di power-up distribuiti casualmente (come guanti a molla, stivali, attacchi di ghiaccio e via dicendo) e il Basket (non richiede spiegazioni). Finalmente presente un Workshop, anche se limitato alla creazione di mappe di gioco (almeno per ora).
Difetti: qualche volta, e per motivi assolutamente ignoti, il ping sale a cifre assurde nonostante la connessione sia assolutamente ok. In questi momenti, diventa praticamente un inferno poter giocare tranquillamente. Per fortuna, si tratta perlopiù di casi sporadici.