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SOLERO

ha scritto una recensione su Vanquish

Cover Vanquish per Xbox 360

Veloce, fluido, frenetico.

Così si presenta uno dei titoli più apprezzati targati Platinum Games. Uno dei migliori gameplay che un Third Person Shooter possa mai desiderare, affiancato ad un art design futuristico elaborato quanto stupendo.
"In poche parole, sei l'arma da combattimento definitiva, progettata dalla compagnia DARPA: un'armatura velocissima con un sistema Turbo ai piedi, con la possibilità di aumentare i riflessi in maniera esplosiva e, come ciliegina sulla torta, una potenza fisica in grado di poter spaccare il metallo con un singolo pugno. Ancora non ti basta? Un arsenale dotato di fucile d'assalto, fucile a pompa, lanciarazzi, fucile di precisione, mitragliatrice pesante e lanciadischi può andare bene? Magari ti porti appresso qualche granata esplosiva e delle EMP per far tiltare tutti quei robot giganti Russi mentre li prendi a fucilate su quel fottutissimo nucleo comunista. Che ne pensi, ti va di scendere sul campo di battaglia?"
Questo è il linguaggio con cui Vanquish mi ha parlato, durante tutta la (breve) durata del titolo. Platinum Games sa sempre come si elabora un gameplay come Dio coman-ah, no (Burns docet).

Finora immagino che meglio di così non potevo desiderare, vero? E invece...

Boss riproposti in maniera eccessiva durante tutto il gioco, level design estremamente altalenante (dal perfetto allo schifo più frustrante), storyline orrenda e con un finale per nulla appagante (spero immensamente in un seguito), hanno puntato così tanto sul gameplay, perfetto, per gettare nella spazzatura tutto il resto. Questo titolo ha dimostrato come la Platinum Games abbia un concetto così arcaico del videogioco, tanto è vero che, alla fine di ogni missione, abbiamo un briefing del punteggio, munizioni usate, nemici uccisi, morti subite, ecc.
Male? Insomma. Consiglio vivamente il titolo a chiunque ritenga che il videogioco sia, anzitutto, giocare. Il mio problema è, anzitutto, che un videogioco ha molte cose su cui incentrarsi: in primis il gameplay, e questo è certo. Ma credo che sia necessario dover dare rilevanza ad una storia almeno discreta e, soprattutto, se vuoi gridare al capolavoro, dammi più varietà di bossfights e fammi dei livelli elaborati come si deve. No che un livello me lo progetti con una mappa in cui puoi persino elaborare tante strategie quante sono le armi (che puoi potenziare ma che, attenzione, ne perdono quando si muore) e un altro mi ritrovo bombardato di proiettili e Kamikaze senza potermi assicurare un riparo e finire ucciso dall'ennesimo megalaser o kamikaze di turno, magari mentre il tempo rallenta per gli eccessivi danni e che NON POSSO FERMARE, portandomi al forzato surriscaldamento della tuta.
Tra l'ottimo e il discreto, mi aspettavo decisamente di più.