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Shadow Complex Remastered – Recensione

A distanza di 7 anni, Shadow Complex si rifà il trucco e torna in questa generazione sotto forma di remastered. Esclusiva per Xbox 360 e acclamato nel corso della generazione passata in virtù di un level design ispiratissimo ed un gameplay immediato e di spessore, Shadow Complex Remastered è un platform/adventure o, se preferite, un metroidvania ispirato al romanzo Empire di Orson Scott Card, ponendosi come prequel a quest'ultimo per mano del fumettista Peter David, cui sono state affidate storia e sceneggiatura del gioco. Perduto ogni forma di vincolo contrattuale e di esclusiva, il gioco approda sulle console next gen e su PC per la gioia gioia di chi è alla ricerca di un titolo d'impatto e dalla straordinaria immediatezza. Ma cosa è cambiato in questa nuova incarnazione del prodotto? Poco, davvero poco. Ma si tratta di uno dei rari casi in cui non è affatto un male.



A SCUOLA DI LEVEL DESIGN
Shadow Complex Remastered, lo diciamo fin da subito, incarna tutti i difetti dell'originale. Storia e sceneggiatura non sono per nulla ispirate e si perdono in luoghi comuni piuttosto banali, in funzione dei quali una neonata storia d'amore incappa, per uno strano intreccio del destino, nel piano di una potente organizzazione segreta e comunista che vuole rovesciare il governo degli Stati Uniti e prenderne il controllo. Così, nel corso di una scampagnata a sfondo speleologico, Jason e Claire si avventurano per alcune grotte ma, perdutisi di vista, la giovane ragazza viene fatta prigioniera da alcuni soldati della suddetta organizzazione terroristica che la scambiano per una spia e la portano via nei meandri della loro immensa base realizzata, appunto, nell'enorme complesso di caverne sotterraneo designato dai due amanti come destinazione della loro gita romantica. Per uno strano scherzo del destino, quindi, Claire viene fatta prigioniera ma, aggiungendo ironia su ironia, a quanto pare il gruppo terroristico ha scelto la vittima sbagliata poiché Jason è figlio di un alto ufficiale dell'esercito americano ed ha passato la vita ad essere addestrato dal padre alla guerra, pur non essendo mai entrato in nessuna forza armata a causa dello scarso interesse per il mondo militare. E così, Jason trova finalmente il suo valido motivo per combattere e parte alla ricerca di Claire, sortendo l'effetto collaterale di sgominare l'intera organizzazione terroristica armata di tutto punto. Se l'incipit narrativo non è tra i più originali (ma presenta comunque una sua validità di base), è lo sviluppo della fabula a rendere tutto poco credibile e, in diverse occasioni, ridicolo. Dialoghi, colpi di scena e quant'altro di utile all'impianto narrativo sembrano qualcosa di realmente approssimativo e totalmente marginale in un prodotto che, invece, ben si sarebbe prestato ad una narrazione più avvincente. Insomma, poco più di un pretesto per giustificare quanto si verificherà su schermo da li in avanti.



Accantonata quindi la critica sul principale difetto del gioco (l'impianto narrativo, appunto), Shadow Complex Remastered si rivela per quello che è: un gioiello di insolita caratura in termini di struttura, design e giocabilità al punto che, a distanza di 7 anni, rimane termine di paragone mai realmente raggiunto da nessun altro (nel genere) ed un prodotto ancora capace di fare scuola.



Shadow Complex Remastered si rivela per quello che è: un gioiello di insolita caratura
I livelli sono ispiratissimi, caratterizzati da una progettazione davvero eccellente e senza sbavature di sorta. Ciò è vero al punto che l'esplorazione rappresenta uno dei capisaldi della produzione e, per una copertura totale della mappa di gioco, acquisiti nuovi potenziamenti, sarete spesso chiamati a tornare indietro per esplorare ogni anfratto ed accedere ad aree precedentemente precluse ed in cui guadagnare ulteriori power up. Tornare spesso sui propri passi non mina affatto la giocabilità e, anzi, la impreziosisce: in ogni situazione, tutto è scandito da un ritmo eccellente e cadenzato dall'alternarsi di esplorazione, conflitti a fuoco o corpo a corpo. Tra le aggiunte di questa remastered, va segnalata la profondità di campo come elemento di minaccia. Infatti, nonostante la struttura bidimensionale del gioco, spesso e volentieri molti nemici faranno la loro comparsa da corridoi o meandri sviluppati sull'asse Z. Per quanto l'aggiunta sia più che gradita e dia un'ulteriore ‘profondità' alla struttura di gioco, il sistema di mira non si presta troppo a questo tipo di soluzione e, in tante occasioni, non sarà agevolissimo sventare le minacce dal fondo. Eccellenti, invece, gli attacchi corpo a corpo, altamente spettacolari e resi ancor più belli da vedere, rispetto al titolo originale, da tutta una serie di nuove animazioni implementate per questa remastered. Le migliorie di questa edizioni risiedono tutte nel comparto tecnico ed estetico: nuove animazioni, come già detto, 1080p di risoluzione per 60 frame al secondo granitici, oltre a modelli poligonali leggermente più complessi ed elementi di scenario più particolareggiati. Anche le texture sono state tutte ricampionate per la resa in full hd. Il quadro di insieme è davvero gradevole e, per quanto il gioco tradisca nell'impianto cosmestico la sua derivazione old gen, comunque l'Unreal Engine 3 svolge nel complesso un ottimo lavoro e restituisce al giocatore un impianto tecnico di buona fattura, godevolissimo ed impreziosito ancora di più dal ricampionamento degli effetti sonori che, pur non raggiungendo lo stato dell'arte, fanno bene il proprio lavoro e contribuiscono a rendere l'esperienza ancora più immersiva. Il titolo non è purtroppo lunghissimo, spaziando dalle 7 alle 12 ore, dipendentemente da grado di difficoltà selezionato ad inizio avventura e dalla scelta dell'utente di scovarne o meno tutti i segreti. Tuttavia, i suoi numerosissimi pregi e la rimasterizzazione agli odierni standard di risoluzione, lo rendono ancor oggi un prodotto pieno di fascino, capace di coinvolgere e di divertire senza riserve.





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1 giugno 2016 alle 16:01