Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Angry Birds – Il film – Recensione

Dopo ben quattro anni di attesa dall'annuncio della Rovio, finalmente sono stati lanciati sul grande schermo i buffi e goffi personaggi del videogioco Angry Birds in un film d'animazione ricco di gag che carica tutto il suo peso non tanto sulla trama, quanto sui suoi protagonisti, dando vita ad una commedia a tratti spassosa a tratti banale, ma godibile nel suo complesso. Per non dimenticare che le origini del film sono da ricercare nel videogioco, a cui il lungometraggio è per forza di causa maggiore inscindibilmente legato, i registi Fergal Reilly, storyboard artist di Hotel Transylvania (2012) e Clay Kaytis, che si è occupato dell'animazione del cartoon premio Oscar Frozen (2013), per la prima volta alle prese con la direzione di un lungometraggio ricordano sin dal principio l'appartenenza della loro opera prima al pattern creato dal videogame. E allora ecco che la prima sequenza di Angry Birds – Il film ricalca le modalità del gioco: Red, primo uccello a disposizione nel videogioco e principale eroe nella trama filmica, corre nei meandri di Bird Island con un uovo in mano cercando, invano, di proteggerlo tentando quasi di volare tra una liana e l'altra, esattamente il presupposto cardine del gioco, ossia salvare le uova provando a spiccare il volo. La prima sequenza, dunque, assume il carattere di premessa del film, affermando come tutto ciò che seguirà, azioni, personaggi, contrasti e risoluzioni, prenderà a prestito ciò che accade nel videogioco, amplificandone l'esperienza per poterla condurre al cinema!



Facendo un passo indietro non si può non fare riferimento al dicembre 2009 quando il videogioco per smartphone Angry Birds fece la sua comparsa sul mercato promosso dalla Rovio Mobile. Grazie alla semplicità e all'immediatezza che caratterizza il gioco, bisogna solo adoperare una fionda digitale e, lanciando i diversi uccelli a disposizione nei vari livelli, colpire i maiali verdi che hanno preso in custodia le uova, Angry Birds ha letteralmente fatto il giro del mondo, con successive edizioni provviste di peculiari ambientazioni che sono state scaricate da oltre tre miliardi di utenti, permettendo al videogame di assumere i connotati di fenomeno planetario! Constatando il successo del gioco, la Rovio decise di fondare la Rovio Animation, uno studio d'animazione autofinanziato in grado di gestire il controllo creativo di un progetto che potesse espandersi oltre il piccolo schermo dei cellulari ed approdare sul grande schermo cinematografico: nel maggio 2012 Mikael Hed (futuro produttore esecutivo e co-sceneggiatore del film), Mikko Polla (executive creativo della Rovio) e John Cohen (produttore di Cattivissimo me) iniziarono a collaborare per dare vita al soggetto originale del primo lungometraggio dedicato interamente agli Angry Birds, non senza assicurarsi il supporto di Jon Vitti, sceneggiatore de I Simpson – Il film, oltre che autore di tanti episodi del cartone omonimo.



E allora ecco che la prima sequenza di Angry Birds – Il film ricalca le modalità del gioco



I personaggi cardine del videogioco diventano eroi ed antieroi nel film, lasciando inalterate le peculiari abilità che ogni singolo uccello mostrava nel percorso ludico, ma elaborando tali caratteristiche per aderire pienamente alle necessità dell'audiovisivo: gli abitanti di Bird Island emettono lo stesso verso emesso nel videogioco quando “passano all'azione”, ma le loro capacità vengono tradotte per grande schermo, rimodellate e reinserite nelle azioni che compiono, nel modo in cui si esprimono, tramutando la bidimensionalità di personaggi da videogame nella tridimensionalità di protagonisti che usano le loro abilità per mandare avanti la trama.



Gioco e film iniziano allo stesso modo presentando i medesimi luoghi dell'azione, per poi proseguire parallelamente il primo concentrandosi sul puro divertimento ludico, il secondo sulla comprensione di una storia, con conflitti più estesi e relazioni tra i personaggi, ma poi i due binari, aventi lo stesso scopo, ossia recuperare le uova rubate dai medesimi antagonisti, finiscono per incrociarsi e dare vita ad un godibile connubio tra le due forme di intrattenimento, per un cartoon senza pretese che susciterà una risata tanto negli spettatori più giovani, quanto in quelli che si divertiranno ad associare gli elementi disseminati nel lungometraggio a quelli presenti nei diversi livelli del gioco Angry Birds.



L'articolo Angry Birds – Il film – Recensione è estratto da GamesVillage.it.

Continua la lettura su www.gamesvillage.it

20 giugno 2016 alle 11:40