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Grand Kingdom – Recensione

Molti dei giochi nati nel paese del sol levante purtroppo finiscono per non raggiungere mai gli scaffali del resto del mondo, mentre altri per fortuna forti anche solo di un discreto successo in terra natìa riescono a superare i confini del Giappone per giungere finalmente a noi, il titolo di cui stiamo parlando in questa occasione è Grand Kingdom disponibile per Playstation 4 e Playstation vita, nonché titolo di debutto della sua casa di produzione la Monochrome corporation e successore spirituale di Grand Knights History, si tratta di un Jrpg di stampo tattico/strategico che si pone come obbiettivo quello di dare una boccata d'aria fresca al genere. Ma riesce nel suo intento?



In un'epoca di guerra



Dopo la caduta dell'impero di Uldein, il continente è diventato il teatro di una guerra senza fine tra quattro grandi nazioni precisamente tra quelle di: Landerth, Fiel, Valkyr e Magion, queste nazioni nate dalle ceneri del precedente impero si affrontano in un interminabile guerra con il solo scopo di imporsi e conquistare gli altri per ottenere la supremazia sul continente, in una situazione del genere gli eserciti regolari hanno fatto posto a gruppi più o meno indipendenti di mercenari, tra i quali ci saremo noi capitani di una piccola squadra. Durante una battaglia saremo costretti ad unirci alla più grande associazione di mercenari del continente: la Gilda, e una volta all'interno di essa il nostro scopo sarà quello di scalare i ranghi della stessa per ottenere soldi e fama.



Nonostante questa ambientazione medieval-fantasy molto accattivante la storia non riesce purtroppo a decollare, l'avventura del nostro alter-ego non riuscirà mai a coinvolgerci del tutto e nonostante il nostro protagonismo all'interno di essa ci sentiremo spesso spettatori di una storia che non ci appartiene. Questa spiacevole sensazione sarà data soprattutto dal fatto che non troveremo mai i già pochi personaggi della storia in battaglia, ma ci troveremo sempre a controllare truppe anonime; stessa cosa per i nostri avversari che verranno sostituiti in ogni momento dai guerrieri standard, relegando le interazioni alle sole scene di intermezzo.



Finalmente in battaglia



Le possibilità tattiche di questo gioco sono piuttosto numerose, e sono rese possibili soprattutto dalla grande varietà di classi che sarà possibile reclutare, ben 17 tra: Fighter, Lancer, Noble, Blacksmith, Rogue, Valkyrie, Paladin, Dark Knight, Hunter, Gunner, Archer, Witch, Shaman, Arcanist, Medic, Challenger e Dragon Mage.



Ogni soldato reclutabile sarà completamente personalizzabile a partire dal nome fino alla voce, l'unica cosa che non sarà possibile personalizzare sarà il sesso che sarà strettamente legato alla classe scelta.



Il giocatore potrà assoldare 24 soldati in tutto, con cui preparare 6 squadre da 4 soldati ciascuno, nonostante questa mole di personaggi utilizzabili potremo utilizzare solo una squadra per volta in missione.



Una volta che avremo finalmente accettato una quest e saremo partiti con la nostra squadra, ci ritroveremo in una mappa simile a quella di un gioco da tavolo dove potremo muoverci sulle caselle nelle quattro direzioni cardinali, in queste mappe saranno già visibili nemici, ostacoli e scrigni ottenibili. In ogni missione verremo però limitati da un numero prestabilito di movimenti possibili sul campo, questa scelta in teoria dovrebbe obbligare il giocatore ad una astuta premeditazione dei propri spostamenti con l'obbiettivo di ottenere il maggior numero di equipaggiamenti dal campo con il minor numero di spostamenti, peccato che ci verrà dato sempre una quantità tale di spostamenti dal rendere quasi impossibile il fallimento della missione, rendendo la pianificazione tattica inutile.



Quando finalmente incontreremo un nemico il gioco ci porterà in una diversa schermata dove a fare da campo di battaglia saranno tre binari orizzontali ove saranno possibili tutti i movimenti dei nostri mercenari, la battaglia si svolgerà seguendo una fila di turni, ad ogni turno ogni personaggio in campo avrà due specifiche barre: una del movimento e una delle azioni, che una volta consumate termineranno il turno di quel determinato personaggio. In questa sezione del gioco si mostrano i problemi che più gravano sul titolo, primo tra tutti il sistema di puntamento fin troppo impreciso nelle magie e negli attacchi in range che è inoltre talvolta completamente assente negli attacchi in melee, cosa che ci porterà spesso a ferire i nostri stessi compagni a causa della meccanica del fuoco amico. A limitare ulteriormente il gioco è l'impossibilità di schierare più di 4 personaggi per volta contro i sei che saremo solitamente portati a combattere rendendo gli scontri con avversari di livello più alto esageratamente difficili.



Una guerra di dimensioni Continentali



Ad arricchire soprattutto il gioco risulta essere il multiplayer asincrono che permetterà al giocatore di intervenire in vere e proprie guerre di espansione, infatti firmando un contratto con una delle nazioni in guerra sarà possibile entrare immediatamente in battaglia con lo scopo di guadagnare soldi e fama, questa modalità si potrà affrontare in due modi separati: la prima consiste nel partecipare direttamente all'attacco guidando le proprie truppe e affrontando squadre avversarie guidate dalla cpu, nella seconda si potranno invece mandare le proprie truppe in modo tale che siano esse ad essere controllate dalla cpu; questa modalità di sicuro risulta essere la più lunga e divertente del gioco e potrebbe permettere ai più appassionati del genere centinaia di ore di gioco.



Una bellezza per gli occhi



A fare da sfondo al gameplay avremo un buon comparto grafico di sicuro non eccelso ma davvero piacevole e visivamente colorato nella sua grafica da anime in 2D, inoltre il gioco gode di un ottimo doppiaggio sia in lingua originale che in lingua inglese ed è accompagnata da piacevoli melodie che accompagnano bene gli scontri e che non si ripetono eccessivamente.



Commento Finale



In definitiva, nonostante alcune pecche insite nel gameplay, il gioco risulta comunque godibile ed è in grado di regalare dalle 40 di trama alle centinaia di ore a seconda di quanto vorrete impegnarvi nelle war (che tra l'altro specifico non richiedono il playstation plus per essere giocate), il tutto accompagnato da una una coloratissima resa visiva e da una gradibile colonna sonora.

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28 luglio 2016 alle 21:31

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