Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Overcooked – Recensione

Publisher: Team17 Developer: Ghost Town Games
Piattaforma: PS4 Genere: Cucina in co-op Giocatori: 1-4 PEGI: 3 Prezzo: 15,99
Avete sempre desiderato partecipare ad uno di quei programmi televisivi in cui le vostre doti culinarie vengono messe alla prova, mentre venite insultati da chef incazzosi che non mancano di scagliarvi contro tutti i santi del calendario come se non ci fosse un domani, solo perché avete messo mezzo granello di sale in più del necessario? Bene, se questo tipo di autolesionismo è sempre stato il vostro sogno nel cassetto (de gustibus non disputandum est) grazie ad una delle nuove IP più fresche di questa estate potrete colmare questa vostra lacuna.



Re Cipolla, sua maestà: ti salveremo!



Niente Gordon Ramsay e pagliacciate da televisione, in realtà, in Overcooked. I ragazzi di Ghost Town Games, studio di sviluppo con sede a Cambridge, ci metteranno nei panni di un cuoco che non dovrà vincere alcuna competizione, ma al contrario avrà un compito molto più importante: salvare il regno di Re Cipolla, messo in pericolo da una famelica Belva (che, ad onor di cronaca, altro non è che un'enorme polpetta sorretta da degli spaghetti).



Pronti via, ci ritroveremo subito davanti a questo insaziabile nemico, contro il quale non potremo nulla; torneremo dunque indietro nel tempo, sempre grazie a Re Cipolla, per giungere maggiormente “skillati” in occasione della battaglia finale. Come avrete capito, la trama è totalmente fuori di testa e non ha altra funzione che quella di accompagnarci per i diversi livelli di gioco, insieme a quella di stamparci un sorriso ebete sul volto, dato il nonsense imperante.



Fatto sta che saremo catapultati su una mappa di gioco, a bordo di un furgoncino, dove potremo scegliere quale stage affrontare di volta in volta; uno totalmente inedito, per proseguire la nostra avventura, oppure uno già completato, per tentare di migliorare il nostro punteggio e ottenere le agognate tre stelle.



Ma in che cosa consiste, allora, il gameplay di Overcooked? Beh, parliamo di un titolo dalla natura molto arcade, in primis, e cooperativa. Precisiamo sin da subito che se non avete un secondo DualShock 4 e/o un compagno di giochi, potete già qui interrompere la lettura e rivolgere altrove la vostra attenzione. Se invece potrete condividere questa esperienza ludica con almeno un “collega” videogiocatore, beh, Overcooked sarà una delle cose più belle che abbiate avuto modo di provare nel recente passato. Le meccaniche sono estremamente semplici, come un titolo arcade richiede: procurarsi un ingrediente; tagliarlo e preparalo, se necessario (parliamo di una fetta di carne o delle verdure in generale, ad esempio); metterlo in padella, in pentola o in forno (è questa volta il caso del riso o della base per la pizza, tanto per dire); infine mettere tutto su un piatto e mescolate quanto prodotto.



La procedura è “solamente” questa. E la mappatura dei tasti non poteva che essere altrettanto intuitiva: stick analogico per muoversi, tasto “X” per afferrare, spostare, inserire; tasto quadrato per tagliare; tasto cerchio per eseguire uno scatto (attenzione, però, nel caso in cui colpiste un altro giocatore lo scaglierete lontano!); tasto triangolo, il cui utilizzo è assolutamente facoltativo, per fare partire insulti e epiteti coloriti vari al nostro cuoco, velati sotto un rumore indefinito e confuso – meglio così, sempre per la storia di Ramsay di cui sopra.



Facile da giocare, difficile da padroneggiare. Questo è il dogma di qualsiasi gioco arcade degno di rispetto. Eccoci allora ad introdurre alcune varianti che rendono Overcooked la piccola, grande perla videoludica che è. Cominciamo a parlare degli ordini, che avranno una scadenza da rispettare, pena l'abbassamento del punteggio. Ma parliamo anche del buon numero di ricette presenti, a volte compresenti in uno stesso livello, cosicché andare in confusione sarà questione di un attimo, come hamburger, pizza, fish & chips e zuppe assortite. Citiamo anche il fatto che i piatti saranno di volta in volta da lavare; che tutto potrebbe andare a fuoco (potrebbe finire per essere overcooked, quindi) e sarà necessario l'utilizzo dell'estintore; che il level design è ispiratissimo e spesso sarà appositamente studiato per obbligare alla collaborazione voi e i vostri amici cuochi, fino ad un massimo di quattro giocatori; che il nonsense di cui si è parlato ha permesso agli sviluppatori di ambientare cucine su una nave pirata, in zone artiche, a bordo di camion, negli inferi o ancora, udite udite, nello spazio. Con, ovviamente, ogni località che presenta caratteristiche proprie: nell'appena menzionato spazio dovrete smanettare con i comandi dell'astronave, al polo tutto sarà scivolosissimo e dovrete stare molto attenti a non finire in acqua; sulla nave pirata, senza troppo preavviso, tavoli e postazioni potrebbero spostarsi da un momento all'altro per un'onda un po' troppo forte.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

1 agosto 2016 alle 15:10

Condiviso da popcornking.Piace a 2 persone