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BioShock: The Collection - analisi comparativa

Sulla carta, il pacchetto BioShock: The Collection sembra allettante. Il primo BioShock, il suo sottovalutato sequel e tutti i suoi DLC hanno ricevuto un completo remaster per debuttare su console current-gen; ed in più c'è un porting in piena regola di BioShock Infinite, che si offre nella sua versione completa PC ai possessori di PS4 e Xbox One. Oltre a ciò, 2K Games ha puntato in alto in termini di performance e qualità dell'immagine, con risoluzione 1080p ed un'azione a 60fps su tutti e tre i titoli.



Ora, in teoria, questo target di qualità e prestazioni non dovrebbe presentare alcun problema, nel caso dei due primi episodi della serie almeno. Dopo tutto, nonostante la loro qualità grafica, BioShock e il suo sequel sono sviluppati con una versione modificata dell'Unreal Engine 2,5, un motore di gioco piuttosto antiquato e originariamente creato nell'epoca di PS2 e Xbox. Inoltre BioShock Infinite, nonostante i suoi glitch di streaming delle texture, ha dato prova di essere sviluppato con un codice molto solido su PC, rappresentando la base ideale per realizzare degli ottimi porting PS4 e Xbox One. Quindi le aspettative erano abbastanza alte.



In aggiunta ci sono buone notizie anche per chi possiede i giochi originali su PC, che avrà immediatamente accesso a tutti i titoli rimasterizzati senza dover spendere un centesimo. Sicuramente è un'iniziativa generosa da parte di 2K, visto che Blind Squirrel Games che ha curato il porting ha speso tempo e denaro nella conversione di BioShock e dei suoi sequel sulle piattaforme di questa generazione (i primi due giochi presentano nuovi effetti d'illuminazione, nuovi modelli e texture a risoluzione maggiore). E per finire, tutti e tre i titoli sono arricchiti da un commento del director della serie Ken Levine, sbloccabile raccogliendo nuovi oggetti aggiunti ad ognuno dei giochi.

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29 settembre 2016 alle 12:10