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Alone With You

Benjamin Rivers ci riprova. Dopo aver impressionato (in positivo) con il pixelloso horror Home, il giovane sviluppatore canadese tenta nuovamente la strada del successo con Alone With You, avventura grafica di stampo classico dalle tinte sci-fi, dove ancora una volta la narrazione la farà da padrona. Rilasciato lo scorso 26 Agosto, Alone With You è disponibile sullo store digitale di PlayStation 4 e PlayStationVita al costo di 9,99€ (in versione cross-buy).



Versione Testata: PlayStation 4



Alone…
Come abbiamo avuto già modo di affrontare in questi mesi, la solitudine è una tematica ricorrente, dalla musica alla letteratura, passando dal cinema fino ai videogiochi. L'abbiamo visto proprio con Adr1ft, walking simulator spaziale, che strizzando l'occhio al filone survivalista hollywoodiano proponeva alcune delle situazioni viste proprio in pellicole come Gravity e The Martian. Più vicino al secondo come atmosfere, Alone With You vi metterà nei panni dell'ultimo sopravvissuto di una colonia destinata alla terraformazione del pianeta Hudson-Cartier. Nonostante i grandi progressi fatti in campo tecnologico e le buone speranze per portare la vita su questa promettente nuova “terra”, tutto viene mandato in fumo dall'arrivo di un cataclisma, pronto a spazzare via il pianeta, e noi con lui.



L'unica nostra speranza è fare affidamento sui consigli di un'avanzata intelligenza artificiale, AF48/3B (una specie di Hal 9000, ma con meno sete di sangue) che ci proporrà un ingegnoso piano di fuga. All'interno della Colonia è presente la camera Holo-Sim, un macchinario in grado di creare realistiche simulazioni spesso utilizzate dai coloni come svago dalla monotona routine quotidiana, e l'idea di AF48/3B sarà quella di utilizzare il simulatore per “ricreare” le personalità di 4 figure chiave della base, che collaborando potranno fornirci tutto l'aiuto necessario per ripristinare la navicella di salvataggio e scampare alla distruzione del pianeta.
Alone With You ci vedrà quindi esplorare i resti degli stabilimenti della colonia alla ricerca di materiali utili per la nostra fuga, per poi interagire con le 4 personalità simulate sperando di riuscire ad ottenere l'aiuto necessario.
Già dai primi minuti salta all'occhio lo schema ciclico con il quale le due attività si alterneranno, giustificate a livello narrativo da esigenze di natura energetica. Di giorno quindi si concentrerà l'attività di ricerca, mentre di notte, risparmiando le risorse potremo far visita ai nostri compagni virtuali in base alla zona esplorata.



…with you
Il gioco di Benjamin Rivers punta molto sull'aspetto narrativo, concentrandosi prevalentemente sulle figure dei suoi protagonisti a scapito di un ritmo del racconto abbastanza lento e rilassato, in forte contrapposizione con il disastro naturale che dovremo fronteggiare e il nostro poco tempo a disposizione. L'esplorazione delle varie aree della colonia avverrà come nelle più classiche delle avventure punta e clicca, analizzando (tramite la pressione di R2 o X a seconda dei casi) i vari elementi presenti a video, alla ricerca di qualche dettaglio che possa esserci utile. Nel corso dell'avventura non mancheranno poi situazioni in cui dovremo spremerci le meningi alla ricerca di una soluzione ai puzzle che ci verranno proposti, per lo più codici per sbloccare nuove zone e che richiedono al giocatore buon spirito d'osservazione e doti intuitive. Una volta completata la ricerca ed ottenuto tutto il necessario, potremo interfacciarci con uno dei 4 “compagni di sventura” virtuali: Winnie Laurier, esperta di comunicazioni ci fornirà aiuto per riparare il sistema di navigazione della navicella, Pierre Tong, direttore della colonia e ingegnere qualificato che ci fornirà supporto con il sistema propulsivo, Jean Lumumba responsabile delle risorse della colonia e del carburante dell'astronave, e Leslie Bharadwaj agronoma che ci fornirà tutto il supporto per l'alimentazione durante il viaggio di ritorno. Su questi 4 personaggi riaffiora nuovamente l'abilità di Rivers nel saper delineare i suoi personaggi, che pur essendo consapevoli di essere delle semplici “copie” degli originali mostreranno il loro lato emotivo, avvicinandosi sentimentalmente a noi e stringendo un forte legame. Non solo, durante le fasi esplorative verremo a conoscenza di numerosi retroscena della colonia, che infrangeranno l'apparente facciata della tranquillità portando alla luce rancori irrisolti, paure e invidie che renderanno i 4 ancora più umani, e quindi imperfetti per definizione.
La storia poi prenderà pieghe inaspettate anche grazie alle nostre scelte, che avverranno tramite risposta multipla, che serviranno a delineare non solo il rapporto con le IA ma anche uno dei due finali disponibili, fornendoci nuovi spunti per affrontare una seconda run e riportare alla luce tutti i segreti del gioco (la prima volta che si affronta il gioco è possibile completarlo a seconda della velocità con la quale si risolvono gli enigmi in circa 6/7 ore).



Lui, lei, l'altro
Alone With You resta coerente con il lavoro svolto sul piano grafico con Home e i precedenti lavori di Benjamin Rivers, rimanendo nel campo della pixel art e proponendo uno stile molto affine a quello delle avventure grafiche dei primi anni '90 di casa LucasArts. L'ambientazione spaziale ha premesso di creare location futuristiche dallo strano look retrò tipico delle prime produzioni cinematografiche spaziali. Nonostante ci sia qualche problema di proporzioni fra alcuni elementi del fondale e lo sprite del nostro personaggio, nel complesso il lavoro svolto è buono e funzionale all'avventura, con diversi dettagli animati del background e animazioni che determinano alcune azioni sul campo (ad esempio il raccogliere un oggetto o l'attivare un computer) o effetti di transizione fra una zona e l'altra. A dare risalto all'avventura troviamo l'accompagnamento musicale di Ivor Stines a scandire i nostri ultimi giorni di permanenza sul pianeta Hudson-Cartier. Una colonna sonora che si fa carico dell'assenza di doppiaggio, per esternare tutti i possibili stati emotivi dei suoi protagonisti, e creare la giusta atmosfera mentre ci troveremo a leggere decine di righe di testo.
Piccolo appunto da fare riguardo ai testi è relativo alla sola presenza della lingua inglese. Sebbene questi non siano mai troppo impegnativi, possono diventare un ostacolo nel momento della risoluzione degli enigmi per trovare le varie password necessarie per il proseguo dell'avventura, in quanto la padronanza della lingua aiuta notevolmente.



Alone With You
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2 ottobre 2016 alle 18:50