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REUS – Recensione

Publisher: Abbey Games Developer: Abbey Games
Piattaforma: PS4 Genere: God Game Giocatori: 1 PEGI: 7 Prezzo: 24,99 €
L'uomo da sempre si è interrogato sull'esistenza di essere divini che hanno il potere di controllare l'universo e con esso il destino di tutte le creature viventi, esseri a cui indirizzare le proprie richieste e attenderne un riscontro. Questo scenario è sfociato in un vero e proprio genere videoludico, ovvero il genere dei “God Game” che dopo un debutto eccezionale, soprattutto su PC anche grazie ad architetture videoludiche ben strutturate, col tempo è andato scemando tanto da andare incontro ad una calma piatta di tale genere. Almeno fino ad oggi, quando i ragazzi di Abbey Games hanno deciso di portare su piattaforma Playstation REUS, titolo già uscito 3 anni fa su PC.



Una settimana da Dio



Dal principio il nulla, ecco come si presenta il pianeta Terra: morto, desolato, senza vita. Ma un giorno, dopo essersi risvegliato da un sonno eterno, un dio decide di portare la vita sulla Terra avvalendosi dei suoi fedeli giganti elementali, iniziando così a plasmare la superficie del pianeta.



Inizia così il tutorial, alla presa con il destarsi dei quattro giganti in grado di creare foreste, oceani, paludi e montagne. Si sa, la vita inizia sempre dall'acqua e grazie al gigante dei mari possiamo facilmente iniziare a dar vita al pianeta, successivamente un bosco rigoglioso con il gigante delle foreste o un ambiente palustre con il gigante delle paludi è la sequenza che la quasi totalità delle volte darà inizio al gioco. In ultimo troviamo il gigante delle montagne, in grado di creare rilievi montuosi e deserti, anche questi potenzialmente adatti allo sviluppo di un insediamento umano, dopotutto la vita si insedia in qualsiasi angolo del globo, a patto di avere le giuste risorse adatte allo sviluppo.



Ecco che infatti i giganti sono dotati di altri poteri secondari, ovvero quello di creare risorse quali piante, animali e minerali che verranno sfruttati dai primi nomadi per dar vita agli insediamenti.



Si può notare la prima particolarità di questo God Game rispetto ad altri, ovvero che il giocatore ha il pieno controllo della superficie terrestre e del suo ecosistema ma è possibile solo “indirettamente” interagire con gli umani che la abitano, potendo quindi agire solo sulla terraformazione per rendere il pianeta più vivibile ed adatto allo sviluppo.



Ed ecco quindi gli umani, una volta instaurato un insediamento, sceglieranno autonomamente quale progetto portare avanti e saremo noi a dovergli fornire le risorse necessarie per il suo completamento andandole a posizionare ai confini del villaggio.



Qui entrano in gioco meccanismi molto più complessi, in cui dovremo evolvere e modificare le risorse per velocizzare lo sviluppo e far evolvere l'umanità, molto spesso ricorrendo alla combinazione dei poteri di più giganti per completare progetti sempre più complessi. Con il proseguire del gioco si renderanno sbloccabili altre abilità e ci sarà la possibilità di reclutare ambasciatori che saliranno sulle spalle dei giganti e fungeranno da veri e propri “power up”.

Continua la lettura su www.playstationbit.com

1 novembre 2016 alle 12:00

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