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Seasons After Fall - recensione

Seasons After Fall non lo rende immediatamente chiaro, ma il suo unico obiettivo è quello di ammaliare l'utente, di stordirlo con un art design estremamente curato, di immergerlo in ambientazioni bucoliche e vergini, di emozionarlo con una soundtrack delicata e allo stesso tempo avvolgente.



Non dichiara apertamente le sue intenzioni solo perché, a differenza di tanti altri giochi simili come Abzu e Journey, le ambizioni puramente ludiche, sulle prime, sembrano ben più determinanti nell'economia generale della produzione di Swing Swing Submarine, piccolo team francese che ha lavorato al progetto per ben sei anni.



Il protagonista dell'avventura è un piccolo Seme, entità dotata di una coscienza propria, che per completare la missione che gli è stata affidata, risvegliare i Guardiani, gli spiriti custodi delle stagioni, avrà tuttavia bisogno di prendere in prestito il corpo di una volpe, rea di aver assecondato la sua curiosità sino nei pressi del Santuario in cui l'epopea si avvia.

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11 novembre 2016 alle 17:10