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Tokyo Twilight Ghost Hunters: Daybreak Special Gigs - recensione

A tempo di record, circa un anno e mezzo dopo le versioni PS3 e PS Vita, Tokyo Twilight Ghost Hunters arriva su PlayStation 4 con una versione potenzialmente riveduta, corretta e ampliata. "Potenzialmente", perché il risultato finale non è forse quello che i fan del gioco originale si aspettavano.



Parliamo di un'avventura grafica, una visual novel per essere precisi. Un genere decisamente raro su PlayStation 4, specialmente in occidente. Per chi non ha letto la recensione del gioco originale del nostro Filippo Facchetti, è d'obbligo un breve riassunto: siamo in una scuola, il classico liceo nipponico che abbiamo visto in centinaia di anime e manga.



I protagonisti sono quelli classici, tra ragazzine "kawaii" e studenti che spaziano dall'imbranato totale al figo dal carattere scontroso. C'è però qualcosa di diverso rispetto agli studenti che popolavano le puntate di Lamù e Ranma ½: il protagonista (personalizzabile in alcuni parametri fisici che vanno dall'altezza al gruppo sanguigno) è dotato di un potere unico che gli consente di entrare in contatto con il mondo spiritico. Questo gli permette di entrare in un esclusivo gruppo di "acchiappafantasmi" chiamato Gate Keepers e indovinate quindi quale sarà il vostro obiettivo nel gioco?

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30 novembre 2016 alle 11:00