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The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel II – Recensione

Publisher: NIS America Developer: Nihon Falcom
Piattaforma: PS3 (disponibile anche per PS Vita) Genere: JRPG Giocatori: 1 PEGI: 12 Prezzo: 39,99 €
Con un ritardo di ormai due anni, NIS America è riuscita a far arrivare sul territorio europeo The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel II, ultima fatica del team Nihon Falcom e in uscita lo scorso 11 novembre su PlayStation 3 e PlayStation Vita. Proprio per la mancata versione current-gen, questo titolo non ha avuto la risonanza che meritava e i membri della Class VII sono passati un po' in sordina, lasciatemelo dire, immeritatamente.



Recensire questo titolo, per quanto piacevole, è stato enormemente difficile, un po' per la sua vastità e un po' per le sue meccaniche non certo alla portata di tutti, ma che rendono questo JRPG unico nel suo genere. Non perdiamoci in chiacchiere e andiamo subito ad analizzare il gioco.



Guerra, amicizia e tante botte



Prima di iniziare bisogna fare una premessa. Il titolo, essendo un seguito diretto, continuerà da dove ci aveva lasciato il primo capitolo. Nessuna paura però, infatti, nelle opzioni iniziali avremo a disposizione un database che ci consentirà di avere un recap generale degli avvenimenti e un focus dettagliato sulla situazione di ogni singolo personaggio; quindi, anche chi non ha avuto modo di giocare al primo episodio, può stare tranquillo.



Rean e il suo Ashen Knight, Valimar, dopo la sconfitta subita da Crow sono costretti alla ritirata e si rifugiano sul picco di Eisengard Range nei pressi di Ymir, città natale del protagonista. Il giovane, stremato dalla battaglia, rimarrà in uno stato comatoso per circa un mese, tempo in qui il movimento di rivoluzione prende possesso delle zone strategiche di Erebonia, e solidifica la sua presenza su tutto il territorio. Dopo essersi svegliato, in compagnia della gatta parlante Celine, non gli resta che incamminarsi per raggiungere il centro abitato e organizzare da lì, il suo ritorno.



Il gioco, dal punto di vista narrativo si divide in due macro sequenze: la prima, che vedrà la riunione di Rean con i sui compagni della Class VII, che in questo mese si sono divisi e sparpagliati per tutta Erebonia; la seconda, invece, che prevederà lo scontro con il movimento rivoluzionario che ha messo a ferro e fuoco l'intera nazione.



La narrazione è impeccabile, molto bella da seguire e senza dubbio una delle migliori a cui abbia assistito negli ultimi anni. Colpi di scena, felici ritorni e momenti bui si susseguono in un continuo flusso di eventi che ci porterà anche a conoscere molti personaggi che, nel primo capitolo, erano solo accennati e poco caratterizzati. I temi trattati sono molto maturi. Fondamentale è quello dell'amicizia, soprattutto tra persone provenienti da ceti sociali diversi, che riescono a relazionarsi e creare rapporti unici tra di loro. Inoltre, molti personaggi avranno un rapporto complicato con la loro famiglia e si troveranno a dover scegliere tra i loro genitori e i loro amici.



Dal punto di vista tecnico il gioco, soprattutto la versione PlayStation Vita, non sente del peso degli anni. I modelli dei personaggi sono ben curati fino ai minimi dettagli. Tutt'altro discorso invece per le ambientazioni, per gran parte formate dagli asset utilizzati nel precedente capitolo, che non eguagliano i modelli dei personaggi. Il doppiaggio in inglese, invece, è di ottima fattura e i sottotitoli, anch'essi in inglese, sono precisi ed espressi in maniera abbastanza semplice. Per intenderci, non bisogna essere di madrelingua per godersi bene la storia. Capita però molto spesso che, per esprimere un concetto, vengano utilizzate troppe sequenze, rendendo la narrazione un po' tediosa e pesante.

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21 dicembre 2016 alle 12:30

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