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Atelier Firis: The Alchemist and the Mysterious Journey - recensione

La longeva saga di jRPG Atelier, iniziata nel lontano 1997 su PlayStation One, giunge alla sua diciottesima incarnazione con Atelier Firis: The Alchemist and the Mysterious Journey, che rappresenta anche il secondo episodio del filone "Mysterious". Lo sviluppatore Gust si è dimostrato ardimentoso con questo nuovo capitolo, prendendo le distanze dal collaudato gameplay degli episodi per PlayStation 3.



Nonostante infatti Atelier Firis sia il secondo episodio ad uscire su current-gen (Atelier Sophie era stato pubblicato sia su PS3 che su PS4), è di fatto il primo che sfrutta le potenzialità offerte dalla maggiore potenza hardware, proponendo un'impostazione open world ed un mondo di gioco 10 volte più grande rispetto al precedente capitolo.



Come ormai sapranno bene i fan della serie, il nome della protagonista dà anche il nome al titolo. Dunque la star di quest'ultimo capitolo è Firis Mistlud, una giovane adolescente che vive ad Ertonia, una città sotterranea in cui si vive del solo lavoro in miniera. Molti dei cittadini, tra cui la stessa Firis, non hanno mai visto il mondo esterno. Gli approvvigionamenti sono affidati ad abili cacciatori ed avventurieri e tra questi c'è Liane, sorella maggiore di Firis.

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31 marzo 2017 alle 10:40