Blackwood Crossing – Recensione
Quali sono i canoni che definiscono una bella storia? Quali elementi permettono di distinguere fra una narrazione che riesce nell'intento di intrattenere ed emozionare da una che fallisce nel raggiungere gli obiettivi prefissati? Può una storia senza particolari colpi di scena e contorti avvenimenti colpire lo spettatore e tenerlo incollato allo schermo? Quando si deve valutare un titolo appartenente al sottogenere dei “walking simulator”, che tanto va di moda in questi anni, in fondo, si prova più o meno a rispondere a queste domande. Si può parlare, con maggiore o minor cognizione di causa, di tanti aspetti. Dalle scelte registiche alla fotografia. Il punto è che risulta impossibile essere perentori e totalmente oggettivi perché il giudizio non può che derivare da un mix di esperienze…Read More...